Alcuni mesi fa ad Ramechhap, un piccolo paese nel Nepal, è nato un bambino con quattro mani e quattro braccia. In poco tempo è diventato un vero fenomeno, considerato alla stregua di una divinità. Ed il suo villaggio è diventato una meta di pellegrinaggio.
Infatti il bimbo è considerato come la reincarnazione del dio Ganesha. Per la religione induista Ganesha è una delle rappresentazioni divine più conosciute e venerate: viene rappresentato con una testa di elefante, provvista di una sola zanna, ventre pronunciato e 4 braccia. A volte mentre cavalca un topo o viene servito da un topo; molto spesso seduto con una gamba un po’ sollevata e l’altra ripiegata sull’altra: un po’ come il bambino nato in Nepal, che, come potete vedere nella fotografia riportata dal giornale tedesco Bild ( da dove il sito olandese ´Zij online´ ha ripreso la notizia), ha un viso normale, dolcissimo.
I medici dicono che deve essere operato subito altrimenti rischierà di morire. Ma anche dopo l’operazione la possibilità di sopravvivenza sarà solo del 25%.
Speriamo che la credenza popolare non abbia il sopravvento ( il culto di Ganesha è assai diffuso anche fuori dall’India) e che questa povera creatura possa essere aiutata a sopravvivere alla sua malformazione; come è avvenuto nel caso dell’ “uomo albero”, una storia che ha tanto commosso i nostri lettori.
Infatti ora l’uomo albero (link) è ancora vivo, ha ripreso a lavorare e dice di essere felice. Auguriamo la stessa cosa a questo tenero bimbo con 4 mani e 4 braccia, perchè gli si possa assicurare il diritto ad una vita normale che, se continuerà ad essere venerato come un Dio, non potrà mai godere; nemmeno per poco tempo.
Maria Cristina Giongo
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