Dall’ennesima inchiesta sulla sessualità risulterebbe che le donne non amano le avventure sporadiche perchè si sentirebbero poco apprezzate dal partner.
Contemporaneamente, in tema di orgasmo femminile, una seconda inchiesta pare concludere che, il 10% delle donne non lo ha mai raggiunto, il 60% lo raggiungerebbe attraverso la stimolazione esterna, il 30% mediante la penetrazione.
Toh, finalmente una buona notizia: che le donne stiano imparando ad essere sincere?
Da decenni guardo con perplessità e stupore certi films americani, da qualche tempo malamente imitati anche da pregevoli registi di casa nostra: qualche scambio di convenevoli e subito, tac, salta la spallina e via di corsa verso il lettone, che diventa teatro di evoluzioni ardite ed orgasmi multipli. Le donne di mia conoscenza si confidano poco sul sesso (però vorrebbero sapere…). Le loro confidenze sono generiche, ma quasi tutte, alla fine, confessano che se è bello ogni tanto incontrare un uomo che ti mostri interesse, in quanto a complicità, ad appagamento…beh, proprio non ci siamo. E qualcuna delle più consapevoli, ed arrabbiate, la dice tonda e quadra: “si è messo a pedalare come se stesse facendo il giro d’Italia, non ho avuto una carezza, un’attenzione, mi sono sentita come un vibratore (ma ti ha mai detto niente la tua ex moglie?), di preservativo poi manco a parlarne“.
Queste donne non pretendono la cosiddetta gioia al primo incontro intimo, sanno benissimo che quasi sempre viene dopo che si è instaurata una complicità, ma almeno che si consideri anche la loro esigenza di affettuosità ed attenzione, questo si!
Gli uomini sembrano solo preoccupati di fare bella figura di fronte a se stessi, di dimostrarsi che ce la fanno ancora, e molti si spingono, con parole o atteggiamenti, a richieste di variazioni sul tema molto più opportune ed auspicabili fra coppie collaudate.
Sembra che più il rapporto sia occasionale e più gli uomini pretendano e non diano.
Ma come possono fare le donne, in fondo sempre attaccate alla favola del principe azzurro che con un bacio risvegli la loro affettività, a capire la reale intenzione di un uomo verso un progetto di coppia, soprattutto nel contesto di una società frettolosa che non consente i necessari tempi per conoscersi ed apprezzarsi ma corre subito verso la sessualità espressa?
“Se decido di farlo è già un inizio, se poi si interrompe diventa un’avventura”, dicono le donne.
La regola sembrerebbe facile facile, più frettoloso e pretenzioso è lui , meno ha voglia di un progetto comune; ma è proprio qui che il famoso intuito femminile, a volte ottenebrato da lunghi tempi d’attesa di un incontro, spesso fa cilecca.
Come si è arrivati a questo? Perchè gli uomini sembrano non apprezzare il dono che le donne non osano offrire, la sessualità qualitativa, quella condita di affettività ed attenzione?
Nelle generazioni meno recenti le ragazze venivano ammonite a non farlo se non dopo il matrimonio, con lo spauracchio della gravidanza o del discredito sociale; i ragazzi si lasciavano praticamente liberi di fare ogni esperienza, e a nulla importava se pescavano nel torbido, ”tanto ai maschi non si attacca niente”.
Purtroppo nessuna cattiva esperienza scivola via come l’acqua.
Le generazioni più recenti imparano prestissimo e malamente (e senza “la presenza dei genitori”) sui video di Internet, dove alla qualità del rapporto (l’ascolto dell’altro, i fattori emotivi della creazione di una complicità) non è dato spazio alcuno: inoltre i siti audaci mostrano donne sempre disponibili ad ogni evoluzione, senza accenni alla diversità dei tempi e delle reazioni fisiche.E così scoppiano i matrimoni, aumentano i plotoni dei separati, ritornano le compagnie di soli uomini, terrorizzati all’idea di nuovi rapporti vincolanti, nonché i cenacoli confidenziali di sole donne.
Voglio toccare un argomento al quale nessuno sembra badare, l’aumento e la diffusione dei rapporti mercenari, anche purtroppo tra i giovanissimi.
Fenomeno vissuto con leggerezza sia dagli uomini (li esonera dall’occuparsi della partner), sia dalle donne, che liquidano l’argomento come attività di puro sfogo, estraneo all’affettività e quindi non importante. La pratica della prostituzione abitua l’uomo ad una concezione distorta del rapporto sessuale, concentrandolo solo sulla propria rapida soddisfazione. E così, spesso, per trasposizione, la cenetta, la pizza che precede la conclusione della serata a due viene considerata la mercede, senza altri “obblighi “ o risvolti affettivi.
Carla Corso, prostituta e sindacalista delle prostitute, ebbe a dire che i rapporti mercenari non educano l’uomo: “l’amore si impara insieme a chi sia ama”.
Le istituzioni sono inerti nel contrastare questa pratica, i media sono spesso colmi di piacioneria e di insulsaggini sull’argomento, al massimo divulgano i filmati notturni delle nostre strade.
Alla stessa Chiesa cattolica, il messaggio della quale da secoli è rivolto a limitare e proibire l’attività sessuale, sembra sfuggire l’autentico messaggio del Cristo, evidenziato nel Vangelo e riportato dagli apostoli, sulla qualità del rapporto sessuale, che ovviamente deve intendersi rivolto ad entrambi i sessi : “ i due saranno una sola carne…stolto, se ti unisci ad una meretrice fai una sola carne con lei “…
Che dire, come concludere? Auspicando, sempre auspicando, che uomini e donne comincino finalmente ad abbracciarsi ed a parlarsi davvero. Non di tutto e niente, come alla fine della giornata, ma di loro.
Elisa Prato
Elisa Prato nasce la domenica della pentolaccia di un nevoso inverno piemontese, sotto il segno dell’Acquario, ma con una forte interiorità capricorniana.
Laureata in legge, lavora come funzionario e dirigente nella pubblica amministrazione.
Oggi è consulente e formatore in comunicazione e fiscalità, nonchè cultrice di reading ed arti sceniche.
Evergreen nel DNA, crede fortemente nella capacità femminile di individuare forme di maturazione personale e di unirsi agli uomini per promuovere comuni forme di revisione sociale.
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Tags: carla corso, elisa prato, internet, orgasmo, preservativo, prostituzione, vibratore
Vabbè, ormai lo sappiamo che certi argomenti lasciano tutti impietriti…meglio
il festival di Sanremo
Cara Elisa, perchè? Il tuo articolo era interessante, vero e ironico. Nessuno ha scritto commenti negativi. Ciao!!!