Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
la poesia che vi propongo stavolta è della scrittrice Annelisa Addolorato e prende le mosse da una tenera o meglio sognante rassegnazione che, pur attraversata sempre da una favilla di speranza (pronta ad esplodere in qualunque momento), piega spesso il ginocchio dinanzi alle (s)torture dell’esistenza; ma quella in oggetto è anche una lirica che –con movenze musicali, orchestrate a meraviglia da un intenso afflato filosofico– nasce di soprassalto, come un bimbo in punto di vita, dalla repentina brevità di un’intuizione sia cinematografica che letteraria, per poi avventurarsi fra locuzioni e frasi che –baroccamente “intarsiate”, talora, d’incisi intricati e convulsi– sembrano voler alludere agli inestricabili, caotici garbugli dell’inconscio umano.
Pietro Pancamo
CHI SONO