Quando ormai ero convinto che il clima uggioso e gramo dell’inverno sarebbe durato per sempre, una filastrocca per bambini è venuta in mio soccorso con allegro ottimismo, offrendomi gradito conforto e restituendomi piena fiducia nel sole (che pur essendo ancora debole e sbiadito, saprà puntualmente riportarci, al momento opportuno, il tepore del bel tempo).
Questa filastrocca “corroborante” adesso la propongo anche a voi, cari amici del «Cofanetto Magico», sperando che possa consolarvi come ha fatto con me e dimostrarvi come lasciar riemergere il proprio fanciullo interiore sia, talvolta, davvero salutare.
Pietro Pancamo
CHI SONO
SOLICELLO DI FEBBRAIO
Solicello di febbraio
che sorridi lieve lieve,
sulle siepi e sulle case
già si liquefa la neve.
Dopo i giorni cupi e tetri
il tuo raggio com’è gaio,
com’è dolce il tuo tepore
solicello di febbraio!
Tu, riscaldi i poverelli
solicello chiaro e mite
più non tremano gli uccelli
sulle piante intirizzite
e i vecchietti freddolosi
siedon già sulle panchine
mentre sciamano d’intorno
variopinte mascherine.
Solicello di febbraio
già la livida bufera
si allontana e cede il passo
alla rosea primavera;
già si schiudono le gemme
canta il passero sul tetto;
solicello di febbraio,
solicello benedetto!
Pasquale Ruocco
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