Qualunque cosa voi siate, siatelo bene. Intervista a Roberto Signorini, direttore dell’Hotel Imperial Sport di Pesaro, per festeggiare i 100 anni della famiglia Signorini nel mondo alberghiero.

Pesaro, luglio 2024. Una bella immagine di Roberto Signorini, direttore dell’Hotel Imperial Sport. Foto di Maria Cristina Giongo.

Al giorno d’oggi le lamentele sono d’abitudine, alcune sacrosante, altre meno. Penso infatti che spesso (purtroppo non sempre) se hai voglia di lavorare, se hai taleno, qualsiasi esso sia, puoi raggiungere lo scopo prefissato, la meta ambita; con tanta tenacia, sacrifici, vittorie, talvolta sconfitte. Ma alla fine ce la fai. Per questo motivo ho voluto intervistare il direttore dell’Hotel Imperial Sport di Pesaro, nella regione Marche, celebrando con lui e con tutti voi, cari lettori, i 100 anni della famiglia Signorini nel mondo alberghiero e della ristorazione.

Hotel Imperial Sport di Pesaro. Durante la lunga intervista al suo direttore, Roberto Signorini. Foto di Hans Linsen.

Roberto Signorini, un bel traguardo, che vi incorona come grandi ed apprezzati imprenditori nel campo. Come è iniziato il percorso della famiglia Signorini e soprattutto da chi è cominciato?

È stato mio nonno Felice Signorini a porre le basi aprendo una pensione a Cattolica, l’albergo Savoia. Poi, quando negli anni 60, 70 il turismo si è evoluto lo ha ampliato sino a raggiungere il numero di 80 camere. Io sono a Pesaro dal 1989.

È uscito anche un libro (nella foto) sulle famose ricette di Nonno Felice, “Mangiari di Romagna”, molto interessante, che risale a quegli anni; si può acquistare su Amazon (edizioni Alfa).

Sì, un’opera speciale (Roberto Signorini se lo fa portare e me lo mostra, leggendomene dei frammenti). Per noi la buona cucina è sempre stata importante. Il primo passo per rendere felice il cliente e chiunque!

La pasticciera dell’Hotel Imperial Sport di Pesaro, Lucia Totino, con la divisa scura, maestra nell’arte di sfornare e preparare dolci belli e buoni!

Un’altra creazione della pasticciera Lucia Totino, che… non ha bisogno di commenti! Foto di M.C.Giongo

In effetti da voi si mangia benissimo, cucina italiana sana e di qualità. Per non parlare dei dolci….! A cominciare da suo nonno avete avuto più vittorie o sconfitte, delusioni, nel corso della vostra ascesa in un campo non sempre facile da gestire?

I sacrifici sono stati molti, le sconfitte poche. Già all’epoca di mio nonno fra i suoi clienti c’erano Palmiro Togliatti, Tazio Nuvolari, Tyron Power, c’erano famosi scrittori, artisti. Le vittorie le devi proprio ai sacrifici che fai, alla dedizione ed impegno che metti nel tuo lavoro. E all’essere lungimirante; sta a dire arrivare un po’prima rispetto a quelle che sono le esigenze dei clienti, anche nel tempo.

Lei è laureato in economia e commercio. Lavorare nel settore alberghiero è sempre stato il suo desiderio o avrebbe scelto volentieri un’altra strada?

No, non è stato il mio primo desiderio. All’inizio avevo provato altre attività, per esempio con un’azienda di gioielli e pietre preziose, iniziata con mio fratello, che poi ha continuato da solo. Avevamo subito molte rapine, alla fine mi sembrava troppo “rischioso”, ho preferito percorrere un’altra strada.

Pesaro, Hotel Imperial Sport. Il direttore Roberto Signorini. Foto di Maria Cristina Giongo, con lui nell’immagine sotto durante la cena a bordo piscina che i clienti amano molto….

Ha avuto un’infanzia felice? Si sa che essa è necessaria per la crescita equilibrata del bambino, in particolar modo nel momento del suo sviluppo psico- fisico.

Non è stata un’infanzia che potrei definire veramente felice in quanto i miei genitori si separarono quando avevo 8 anni. Una cosa non usuale a quei tempi. Ho vissuto con mia madre; mio padre lo vedevo meno e più con timore, essendo un uomo molto severo. Aveva 43 anni quando nacqui.

Lei gestisce altri Hotel?

Sì, uno in Sardegna, a Stintino, l’Hotel Ancora, dotato di 50 camere ed una psicina, anche di acqua salata, affacciato su un mare bellissimo, con un grande giardino, una passeggiata panoramica nel verde e spiaggia privata.

Lei fa parte della catena UnaHotels, di che cosa si tratta?

È un prestigioso gruppo di alberghi di cui faccio parte in franchise, quindi in autonomia. Per me è stato un modo di ulteriore crescita a livello personale, di curiosità, nuovi approcci e visioni, dinamiche più eleganti, ampie, di stile e di professionalità acquisita: con un’esperienza sempre più in evoluzione.

Pensa che sia fondamentale la formazione del personale che, all’Hotel Imperial Sport di Pesaro, passato da 3 a 4 stelle è numeroso ed ottimo, ben preparato? Esistono valide scuole a riguardo per il futuro dei giovani?

Rispondo cominciando dalla seconda domanda: non ci sono valide scuole in quanto questo mestiere viene visto come un ripiego, soprattutto per chi non ha le idee chiare e lo considera come un lavoro di serie B. La qual cosa non avviene in Puglia, per esempio, e in Austria dove spesso ho collaborato: soprattutto in queste realtà i ragazzi sono desiderosi di inserirsi poi nelle proprie aziende familiari. Per cui, in riferimento alla prima domanda, è sicuramente importantissimo di poter disporre di personale bravo, ben preparato. Ed ha ragione; il mio è ottimo!

Professionalità, simpatia, allegria….L’elegante, sorridente giovane signora con l’abito nero e l’originale collana è Cristina Campagna, la preziosa collaboratrice dell’Hotel Imperial Sport di Pesaro. Imperial Sport ha 47 camere, alcune con annessa quella per i bambini, una piscina, ristorante, vista sul mare, animazione per i bimbi, serate musicali. A due passi si trova la spiaggia ed i Bagni Lallo, gestito da Ramona, sempre attenta alle esigenze dei clienti, ben curati, puliti. A cominciare dalle toilettes separate: una per gli uomini, una per le donne, ed una esclusivamente per i baby ed i bambini, con il gabinetto ed il lavandino…su misura. Anche questo è importante, a livello igienico. Un’idea per il prossimo anno per l’Hotel Imperial, nella loro zona piscina! Foto di Maria Cristina Giongo.

Lo staff dell’Hotel Imperial Sport di Pesaro, quasi al completo, che posa per una foto di gruppo. Pesaro, luglio 2024.

Tutti bravi: a partire dalla sua collaboratrice Cristina Campagna, alle receptioniste, centraliniste, segretarie, fra cui Giulia, ai camerieri e cameriere, cuochi, pasticciera… donne delle pulizie, maître d’hotel, e così via. Questo lo posso testimoniare pure io. Tra l’altro lei è consigliere dell’APA. Di che cosa si occupa l’Apa, nello specifico?

Grazie per la sua testimonianza. In quanto all’APA è l’associazione pesarese albergatori. Si occupa di accoglienza e promozione turistica del territorio, oltre che di tutela sindacale inerente le problematiche con gli enti. Tutela e promozione sono due elementi importantissimi.

Pesaro,luglio 2024, la terrazza dell’Hotel Imperial Sport, con vista sul mare. Foto di Maria Cristina Giongo.

Ci sono più turisti italiani o stranieri fra i suoi clienti?

Va a periodi: circa il 60% sono italiani, il 40% stranieri. Nei “momenti di spalla”, cioè quelli che vanno dall’inizio alla bassa stagione (maggio, settembre) la statistica si ribalta: 60% stranieri, 40% italaiani.

Come ho già accennato la vostra cucina è veramente prelibata. Ricordo che lo è sempre stata anche quella dell’Hotel Clipper, per parecchi anni il nostro favorito. Anche la loro pasticceria era di alto valore culinario. Come riuscite a mantenere il rapporto prezzo-qualità, soprattutto nei momenti di crisi economica?

A me piace mangiare e bere bene… quindi sono il primo cliente da soddisfare! Pertanto mi metto sempre dalla parte del cliente per accontentarlo come vorrei essere accontentato io. Naturalmente è necessario mettersi sempre in gioco, così si cresce e si mantengono i clienti, di cui mi interessa conoscere anche eventuali critiche per migliorare.

Un piatto tipico, molto buono. Come si suol dire…anche “l’occhio vuole la sua parte”; una gioia per la vista e per il gusto. Foto M.C.Giongo

Il vostro Hotel è chiuso d’inverno? Pesaro, quest’anno capitale della cultura, è una cittadina di rilievo, anche sotto il profilo culturale, non solo per la bellezza delle spiagge e del mare, della sua musica (nel 1792 diede i natali al famoso componista Gioacchino Rossini); non sarebbe meglio tenerlo aperto tutto l’anno?

Ha ragione. Tenerlo aperto tutto l’anno a livello di business implicherebbe ampliare la clientela; io cerco già di allungare la stagione, anche per garantire ai miei dipendenti una continuazione lavorativa. Infatti quest’anno chiudiamo il 16 novembre. Abbiamo aperto il 16 marzo. D’altra parte anche loro hanno bisogno di …ricaricare le batterie.

Per concludere: una delle mie frasi preferite è quella di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America che disse: “qualunque cosa siate, siatelo bene.” Dando uno sguardo al suo passato, uno al presente e al futuro potrebbe dire di condividerla e averla onorata?

Sì, posso affermare di sentirmi realizzato, in famiglia nei confronti dei miei due figli, Giovanni ed Antonia. Sul piano del lavoro rispetto ai miei collaboratori. Spesso il personale è sottopagato, io ci tengo molto a mantenere la parola data. Chi non mi conosce ma ha sentito parlare di me sa che sono affidabile; allora sono contento di sapere che parlano bene di me. Per cui, alla bella frase di Abraham Lincoln da lei citata aggiungerei: non vergognarti mai di quello che stai facendo. Segui sempre i valori di correttezza ed onestà acquisiti, in cui credi fermamente: nei confronti di tutti.

Foto di Maria Cristina Giongo.

Ringraziando Roberto Signorini per questa bella intervista, anche a nome dei collaboratori del Cofanetto magico, vi auguriamo buon Ferragosto, buona estate 2024!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Link al sito dell’Hotel Imperial Sport di Pesaro per qualsiasi altra informazione.

Link al sito dell’Hotel Ancora sul Golfo dell’Asinara, in Sardegna.

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