Cari amici, fedeli lettori, Cofanetti magici,
Buon inizio di settembre, un mese meraviglioso, che profuma ancora di estate, di bel tempo(speriamo!) di aria non più afosa, di vigne pronte a darci i loro frutti, una natura ancora rigogliosa!
Oggi nel mio editoriale di questo mese vorrei parlarvi degli spot pubblicitari. Le persone della mia generazione si ricorderanno Carosello, su Rai Uno, un contenitore di pubblicità televisive allegro, divertente, spesso presentato da personaggi celebri dell’epoca, come Mina, Ettore Scola, Ernesto Calindri, che persino a noi bambini veniva concesso di guardare, prima di andare a dormire. Classico lo slogan: dopo carosello tutti a nanna!
Veniva trasmesso tutti i giorni, tranne il venerdì santo e il 2 novembre, all’inizio dalle ore 20:50 alle 21:00. In totale andarono in onda 7 261 episodi. Un particolare degno di rilievo e di lode è che solo alla fine della breve clip si vedeva il nome del prodotto promosso.
Le sue origini risalgono al 3 febbraio 1957. Divenne in poco tempo uno dei programmi più amati dagli italiani degli anni Sessanta e Settanta. Rammento ancora i vari personaggi di animazione, fra cui l’adorabile “Calimero tutto nero”, il buffo omino con i baffi che reclamizzava una famosa caffettiera, Topo Gigio, la Mucca Carolina, Susanna “tutta panna”, Caballero e Carmencita.
E come scordare l’infallibile Ispettore Rock? Impersonato dall’attore Cesare Polacco il quale alla fine dello spot, togliendosi il cappello e “mostrando la testa quasi calva pronunciava la celebre frase: “anche io ho commesso un errore.” Perchè non aveva mai usato la brillantina reclamizzata!
Carosello è andato in onda sino al 1 gennaio del 1977 e ancora oggi i suoi sketches ispirano tanta nostalgia. Semplice, divertente, era diventato un appuntamento imperdibile per tutti gli italiani! Grandi e piccini!
E adesso? Adesso i programmi vengono interrotti ogni momento da spot del tipo “la felicità è andare in bagno”, “goditi i tuoi bei momenti sul WC”… Per non parlare delle due signore intente a fare pilates o yoga di cui una “non riesce a trattenere la pipì”; allora la compagna le consiglia un certo tipo di assorbente. A me mettono molta tristezza!
E che dire della bambina la quale, con vocetta impertinente, ci informa dei problemi di flautolenza della mamma e pure della nonna?
Oppure dell’uomo che fa finta di aver sentito un rumore in cucina per coprire o “giustificare” alla moglie, di notte, il fatto che deve andare alla toilette, evidentemente per un problema legato alla prostata.
O del signore che confida ad un suo amico, con aria afflitta, quasi disperata, che “ultimamente ha qualche problema con la moglie, insomma, nell’intimità le cose non vanno più così bene.” Allora l’altro tutto allegro gli suggerisce un rimedio per mantenere i normali livelli di testosterone, facendo intendere che a lui le cose, da quando lo usa, vanno alla grande!
Senza contare la pubblicità della famiglia che si divide le pillole per il mal di testa o quella di alcuni conoscenti che si incontrano al bar e scoprono che tutti usano lo stesso integratore. Ma…per problemi diversi: dall’aumento del colesterolo, all’aumento dei trigliceridi!
Infine non fa un po’ pena quel padre, poveretto, spedito a comprare gli assorbenti igienici per moglie e figlia il quale le chiama dal supermercato confuso, in quanto non sa quali scegliere! Con alette, senza alette?
Decisamente esilarante invece la pubblicità di un’azienda immobiliare, Idealista, in cui si vedono marito e moglie che vanno a visitare una casa bellissima; appena dentro lei sviene dall’emozione (nonostante il marito le avesse raccomandato di non dare subito segni di evidente interesse); quando in seguito è il marito ad entrare nella splendida terrazza…sviene pure lui!
Il nome di quella ditta io me lo ricordo ancora. In quanto questo è il messaggio che fa vendere, a parer mio: colpire l’immaginario dell’acquirente in modo che il marchio ti rimanga in mente perché raccontato, evidenziato in maniera fantasiosa, piacevole; “gustosa” se ci si riferisce a prodotti alimentari.
Uno spot decisamente spassoso!! Si tratta di una campagna pubblicitaria chiamata “Mi raccomando”, lanciata nel 2023 da Idealista, firmata da Gibbo & Lori con Alessio Lauria, della casa di produzione The BigMama.
Eviterei inoltre l’irreale rappresentazione della moglie casalinga ben truccata, super rilassata, che il mattino presto serve la prima colazione ai suoi bambini svogliati prima che vadano a scuola, il caffè al marito distratto che neanche un grazie le dice, magari un bacino? Poi pulisce la casa cantando, felice di farlo; alla sera porta a tavola deliziosi manicaretti preparati con le sue mani: fresca come una rosa!
In poche parole consiglierei di rivedere quei mitici spazi pubblicitari televisivi come Carosello, riprendendo l’idea di raggruppare in un unico siparietto tutti gli annunci pubblicitari, per esempio legati da un filo conduttore. Insomma, ci vorrebbero nuovo spunti per raggiungere i risultati commerciali sperati senza infastidire gli spettatori che spesso, quando inizia la pubblicità, cambiano velocemente canale. D’altra parte non è che noi passiamo il nostro tempo al gabinetto! Per fortuna!
Mi scuso con le ditte che potrebbero essersi riconosciute nel mio articolo, non voglio sminuirle e nemmeno la loro merce; suggerisco soltanto di creare qualcosa che sia di maggior impatto a livello di buon gusto, estro, originalità. Mi propongo immediatamente per la consulenza, dovesse servire!
Il passato insegna: a partire, appunto, da Carosello, dove la pubblicità era d’autore.
Buon mese di settembre a tutti, speriamo ancora con tanto bel tempo, tanta energia per riprendere il lavoro, la vita quotidiana, gli studi, un anno ricco di salute e voglia di vivere.
Maria Cristina Giongo
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