Posts Tagged ‘editoriale’

Editoriale di febbraio. Libri. “Lo sbarco che mai avvenne” ci fa entrare nel vivo di una storia unica, attirando l’attenzione, l’interesse. Da non perdere.

lunedì, febbraio 1st, 2021

I due autori del libro “Lo sbarco che mai avvenne”, Rolando Galligani (a sinistra) e Mauro Almaviva. Bertoni editore.

Cari, affezionati lettori,
Inizia il mese di febbraio, con tanta speranza che i vaccini contro il Covid-19 ci aiutino a combatterlo definitivamente. Tuttavia, in questo editoriale non voglio dare nuovamente spazio a questo virus, alle disgrazie che ha provocato, al dolore, alle statistiche… Desidero parlare solo di libri. In quanto i libri hanno salvato tante persone dalla noia e dallo sconforto dei vari lockdown.
“Salvato” forse è una parola corposa, esagerata, ma, per quanto mi riguarda, adatta alla situazione di ore ed ore chiusa in casa a domandarmi come impiegarle, quelle ore, senza poter trovarmi con gli amici, passeggiare nel centro della città, cenare con tutta la famiglia e tanto di più. Per questo ho letto molto, uscendo dalle mura domestiche con la fantasia.
Durante i lockdown ho quindi letto tanto e di tutto:saggi, romanzi psicologici, romanzi gialli, romanzi intrisi di affascinanti storie romantiche, di vite vissute, di vite sognate. L’ultimo della serie si chiama “Lo sbarco che mai avvenne”, di Rolando Galligani e Mauro Almaviva, edito da Bertoni editore.

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Editoriale di settembre. Il commovente volo del condor liberato. Ricominciamo a vivere!

domenica, settembre 1st, 2019

Il condor si gira verso coloro che gli hanno salvato la vita curandolo e poi liberandolo. Come per ringraziarli e salutarli.

Cari lettori, amici, cofanetti magici,

buon mese di settembre! A chi ha già trascorso le sue vacanze e a chi deve ancora andare in ferie. A chi non ci è andato ma ha trovato alternative per riposarsi comunque un po’. A coloro che si sono occupati delle persone sole, anziane, abbandonate, migranti in fuga dai Paesi in guerra. Per tutti un video emozionanate che vi consiglio di guardare sino in fondo. Cliccate su questo link.

Il condor è un rapace in via di estinzione, in quanto viene spesso avvelenato perchè creduto predatore di animali domestici. L’apertura alare può raggiungere anche i tre metri.

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Editoriale di luglio e agosto. La creatività è il Creatore. Si chiama Dio.

lunedì, luglio 1st, 2019

Sudafrica 2018. Foto di Maria Cristina Giongo. La natura, la flora, la fauna, sono un tripudio di colori inimitabili, fantastici!

Ogni tanto rivolgo una preghiera di ringraziamento a Dio, la mente geniale che ha ideato la meravigliosa natura in cui viviamo. Dove ogni cosa è stata “pensata“ in ogni minimo particolare. Dalle piante agli animali, all’emisfero celeste, dove ognuno ha un suo motivo di esistere, di svilupparsi; una sua funzione vitale, riproduttiva, incantevole. Miracolosa.

Sudafrica 2018. Le caratteristiche strisce bianche e nere del manto della zebra sono diverse in ogni individuo, proprio come l’impronta digitale dell’uomo; questa incredibile particolarità ha permesso agli studiosi di distinguere ogni singolo soggetto da centinaia di altri individui del tutto simili ma non perfettamente uguali. I ricercatori che monitorizzano le specie in via di estinzione utilizzano la diversità delle strisce di ogni soggetto proprio come un codice a barre. Foto di Maria Cristina Giongo

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Editoriale di giugno. Ragazza olandese scomparsa a 16 anni, oramai creduta morta, dopo 39 anni di silenzio scrive un’email di auguri alla sorella per il suo cinquantesimo compleanno.

sabato, giugno 1st, 2019

La ragazza scomparsa come era allora e come è adesso. Foto AD.

Cari amici, Cofanetti magici, lettori online,

il mio editoriale di giugno riguarda una storia speciale, a lieto fine. Che comunque vi farà riflettere, come avviene spesso con i miei editoriali…

Era il lontano 1975 quando una ragazza olandese, Monique, di Bilthoven, improvvisamente uscì di casa e non ne fece più ritorno. La famiglia la credeva morta, soprattutto dopo il ritrovamento, nel 1976, del corpo esanime di un’adolescente in un bosco vicino ad un’autostrada, che avrebbe potuto essere il suo. Difficile stabilirlo con certezza viste le condizioni in cui era, tuttavia tutto faceva pensare a lei. Ma…..

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Editoriale di maggio. Lo scorso anno in Olanda sono stati rinvenuti 105.000 oggetti dimenticati sui treni e nelle stazioni. Persino un’urna con dentro le ceneri di….

mercoledì, maggio 1st, 2019

Anche in Italia, come in ogni parte del mondo, ogni anno vengono ritrovati oggetti smarriti di ogni genere! Per esempio uno scheletro di plastica a grandezza naturale, una protesi, un monopattino elettrico e una statua religiosa di metallo sono stati alcuni degli oggetti fra i 32mila rinvenuti a Milano nei primi sette mesi del 2018.

Cari amici online, fedeli lettori, cofanetti magici,

è incredibile quante cose siamo..in grado di dimenticare su un treno, in una stazione ferroviaria, su una metropolitana! Nei Paesi Bassi persino un’urna cineraria!

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Olanda. Primo aprile. Facciamoci una bella risata!

lunedì, aprile 1st, 2019

Cari lettori, amici online, Cofanetti magici,

oggi, primo aprile, cominciamo e finiamo sorridendo. La magia del sorriso è insostituibile! Un sostegno in questa vita a volte tanto difficile, pesante. Ho scelto una barzelletta olandese. Questo per mostrarvi che non solo gli italiani sono “mammoni”, convinti, sin dalla culla che… la madre debba fare sempre tutto per loro! Godetevela e fatevi due risate.

Tratta dal quotidiano olandese AD

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Editoriale di febbraio. Gli angeli in terra. Un uomo lascia una fortuna ad associazioni che si occupano di bambini in difficoltà.

venerdì, febbraio 1st, 2019

Olanda 2018. Foto di Maria Cristina Giongo

Cari amici, lettori online, cofanetti magici,

oggi vi parlo di una notizia uscita su un giornale olandese, molto bella e positiva. Tanto per cominciare bene questo mese del 2019! Una notizia d’oro.

Olanda 2019. Foto di Maria Cristina Giongo

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Editoriale di dicembre. Buon Natale! Con tanto amore!

sabato, dicembre 1st, 2018

I nostri bravissimi redattori e collaboratori del Cofanetto magico vi augurano un felicissimo Natale!

Cari Cofanetti magici, amici lettori,

si sta avvicinando la ricorrenza che amo di più. Quella del Natale, della nascita di un piccolo bimbo, che cambiò la storia e le speranze dell’umanità. Questo bambino si chiamava, si chiama Gesù. Gesù non ha fatto altro che provare a portare l’amore su questa terra bellissima che però l’uomo ha cercato e cerca in ogni modo di rovinare.

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Editoriale. Il dolore negli animali e l’elaborazione del lutto.

lunedì, ottobre 1st, 2018

Commovente: un’orca ha continuato a nuotare per due giorni tenendo fuori dall’acqua il suo baby morto poco dopo la nascita, non riuscendo a staccarsi definitivamente da esso, lasciandolo andare a fondo…

L’orca della specie J35 di cui parlo in questo articolo, mentre cerca di tenere in superficie il corpo del suo baby appena morto. Andrà avanti per ben due giorni a nuotare provando a mantenerlo a galla, una specie di tentativo di rianimazione e di elaborazione del lutto, non riuscendo a separarsi definitivamente da esso. FOTO: DAVE ELLIFRIT & KEN BALCOMB, CENTER FOR WHALE RESEARCH

Più volte nel mio editoriale ho parlato dell’amore materno negli animali, a cominciare da quello di mamma polipo che si sfinisce di fatica sino a morire pur di mantenere in vita i suoi piccoli appena nati. Oggi vi parlo di un episodio altrettanto commovente ed eccezionale, avvenuto lo scorso 24 luglio: si tratta di un’orca marina che è stata seguita lungo la costa canadese Victoria, nell’Oceano Pacifico, dall’organizzazione americana per la difesa delle balene Center for Whale Research.

Dopo il parto purtroppo il suo cucciolo è vissuto soltanto 45 minuti. Ma mamma orca non è riuscita a separarsene subito; anzi, ha cercato in tutti i modi di rianimarlo spingendolo con il muso in modo da mantenerlo sulla superficie dell’acqua, così da non farlo cadere dentro e affondare. Tutto questo per due giorni interi. Instancabilmente, senza avere la forza di lasciarlo andare.

Un bellissimo esemplare di orca. I figli delle orche sono noti per rimanere insieme alle madri anche dopo aver raggiunto l’età adulta. Esse li aiutano nella ricerca del partner, per assicurarsi di avere una discendenza. Vivono dai 30 ai 50 anni. Emettono vari tipi di suoni per comunicare tra loro: si tratta di fischi e grida usati a seconda delle diverse circostanze. Ogni pod ha un suo suono distintivo che viene tramandato di generazione in generazione, per un massimo 6 generazioni.

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