Salvatore Parolisi, indagato per la morte della moglie Melania Rea, se la ride di gusto in carcere con i compagni di cella, parlando di donne. Gioca a carte, legge le lettere delle “sue ammiratrici”, definisce i suoi suoceri, con fare sprezzante, “cafoni e ignoranti”. Forse quell’anello trovato a poca distanza dal cadavere della povera Melania, se potesse parlare…direbbe molto!