Posts Tagged ‘morte’

Editoriale di agosto. Un dolore che ti lascia senza fiato.

venerdì, agosto 1st, 2014

Caro lettori online, amici virtuali,

come ogni anno dedico il mio editoriale di agosto alle persone che sono sole. E a quelle che si sentono sole, nonostante la gente che le circonda.
Quando la nostra esistenza è iniziata siamo stati subito “in compagnia”; infatti nel ventre delle nostre madri abbiamo cominciato a vivere la nostra vita ma sempre in continua simbiosi d’amore con lei. Al momento del parto, è avvenuto il primo distacco fisico.

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E’ morto Aldo Sterchele, grande pittore lombardo. Si è “sciolto dall’abbraccio umano, finalmente libero di volare verso l’eternità”.

venerdì, maggio 16th, 2014

“Alzati e vola!” (Aldo Sterchele) Bussero ( Milano), 15 maggio 2014

Se ne è andato così, come aveva sempre vissuto. Con stile, discrezione, senza “disturbare nessuno”, colto da un infarto. Un uomo come lui non avrebbe mai sopportato di rimanere su una sedia a rotelle, ridotto come una pianta, senza intelletto ed anima. Pertanto è voltato via come desiderava, con accanto l’adorata moglie Lilli e la figlia Eva.
Lo potrete salutare nel suo studio in Vicolo S. Antonio 4, Bussero, oggi, venerdì 16 maggio dalle 15:30 alle 19:30.

A noi del Cofanetto Magico aveva lasciato in dono, come logo, un bellissimo disegno, fatto proprio per noi, come augurio di buona fortuna.

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Vivere la vita…

giovedì, maggio 8th, 2014

Ma esistiamo veramente oppure siamo mera illusione pensante?” Questo è il quesito a cui Valentino Di Persio cerca di dare una risposta nel suo ultimo racconto “Vivere la vita… fino all’ultimo sospiro”. In altri tempi, ad una ridente tavolata tra amici, qualcuno come Shakespeare avrebbe asserito “Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”. Subito Cartesio avrebbe inaspettatamente gridato, preso da un lampo di genio improvviso, “Cogito ergo sum!” e Pascal ispirato, avrebbe precisato melancolicamente “Helas, l’uomo non è che una canna pensante!”. Schopenhauer, pensoso, dall’alto del suo pessimismo avrebbe sentenziato che “La vita è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci e per di più illusori, di piacere e gioia”. Nietzsche, da parte sua, avrebbe rintuzzato “Gli uomini sono intervalli e pause nella sinfonia della vita reale”. Il tutto si sarebbe svolto sotto gli occhi intrigati di Pirandello che avrebbe smorzato le riflessioni dei commensali con pacata semplicità “Signori miei, la vita non si spiega, si vive.” Al che, il saggio Snoopy, trasognato, avrebbe suggerito “La vita è come un cono gelato: bisogna imparare a leccarla!” …E Valentino, con un boccale di birra in mano con su scritto “Carpe Diem”, avrebbe declamato “Nella vita ogni attimo va afferrato, colto, preso imprigionato, e le occasioni trascurate tu per sempre le hai perdute.
Ed io aggiungo… Prosit!

Marica Caramia

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Poesia d’aprile: “Armatura di chiave”

domenica, aprile 27th, 2014

Fotografia (modificata) di Surian Soosay

 

La morte. Ammetto, cari amici, che rifletto molto su di essa; e questa mia tendenza a meditare sul destino ultimo di ciascun essere umano (ovvero la scomparsa, la dipartita, il ritorno alla cenere e alla polvere) oltre a rivelarsi comunque stemperata, nel componimento di oggi, da una chiara vena ironica e da una spiccata cadenza prosastica, affonda le radici in una mia esperienza giovanile senz’altro negativa: mi riferisco a quel periodo della mia adolescenza, durante il quale –ritrovandomi in più d’un’occasione a guardare la morte dritto negli occhi– soffrii di anoressia per circa un anno e mezzo. La guarigione che per fortuna sopravvenne a rigenerarmi, scongiurando la malattia, probabilmente la devo proprio all’ironia. Quest’ultima è secondo me un’autentica forma di coraggio, forse l’unica in grado di consolare davvero e donare la forza necessaria a tirare avanti ugualmente, nonostante le innumerevoli difficoltà della vita. (altro…)

I veri mostri! Uccisa una piccola giraffa sana nello zoo di Copenhagen davanti a tanti bambini. Quella bimba ero io…

martedì, febbraio 11th, 2014

Maria Cristina Giongo (da piccola)

In ricordo di Marius ( vedi foto nel pallone)

E’successo domenica scorsa 9 febbraio, nello Zoo di Copenhagen. Una giraffa di soli 18 mesi è stata ammazzata e poi “mostrata” in pubblico. Poveri quei bambini che hanno assistito a tale barbarie! Marius, questo è il nome dell’animale, è stato eliminato, secondo quanto ha dichiarato alla BBC il direttore dello zoo, Bengt Holst, “per la continuazione della specie, in modo che rimangano in vita solo le giraffe con i geni migliori”.

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Poesia d’ottobre: Morte antologica permanente

domenica, ottobre 27th, 2013

 

I produttori di un cortometraggio che poi (a quanto ne so) non fu mai girato, mi contattarono un giorno per domandarmi di buttar giù una poesia, che a un certo punto della trama, e delle riprese, il protagonista potesse a bella posta declamare; una poesia che fosse in qualche modo il manifesto inoppugnabile del messaggio “lancinante”, che il filmino in questione s’impegnava a lanciare: sopravvivere alla vita non è cosa facile davvero.
Ligio all’incarico ricevuto, io scrissi con diligenza i miei versi e ora ve li propongo qui di seguito, senza cambiare nulla del loro tono originale (a metà, cioè “anfibio”, tra dolore ed ironia). (altro…)

Notizia dell’ultima ora: è morto il principe Friso d’ Olanda in coma da 18 mesi.

lunedì, agosto 12th, 2013

Una luminosa immagine del principe olandese Johan Friso

Stamattina Friso se ne è andato, scivolando dal silenzio che avvolgeva il suo cervello spento da tanti mesi, alla morte. In quel paradiso dove ognuno di noi, un giorno, speriamo, ritroverà la parola, la sua anima, i suoi cari, nella gioia eterna.

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Mamma, sei una donna coraggiosa!

giovedì, giugno 20th, 2013

Per la rubrica “raccontami una storia” ci è arrivata una lettera particolare, che vi propongo come spunto di riflessione. La persona che l’ha scritta non è italiana ma conosce bene la nostra lingua. Ha voluto raccontarci la storia di sua madre che, come scrive lei, “un giorno lasciò la famiglia per un fanfarone“. Dopo di che scoprì che il figlio soffriva di una grave malattia psichiaca.
Leggerete voi il seguito della triste vicenda. Voglio solo aggiungere che questa mamma è stata sostenuta dalle sue figlie, perdonata e difesa. Sempre e comunque. Questa lettera ne è la testimonianza. Testiminianza dell’ accettazione come forma di amore incondizionato anche per chi sbaglia. Ho la massima stima di chi l’ha scritta; penso che sua madre sia veramente fortunata ad avere accanto a sè una figlia che l’ha tanto amata e l’ama ancora; al di là di ogni giudizio e sofferenza personale.

Maria Cristina Giongo

Tutto procedeva a gonfie vele…

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E’ morto Little Tony

martedì, maggio 28th, 2013

Little Tony e Maria Cristina Giongo
Milano, 15 febbraio 2010

Ciao, caro Tony, Antonio Ciacci. Stasera te ne sei andato. Troppo presto: 72 anni. Ricordo sempre la nostra lunga chiaccherata quando ti intervistai per il mensile della Rizzoli Rcs, Ok la salute , a Milano. (link all’articolo)

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Eutanasia in Olanda. Dottore, mi aiuti a morire!

mercoledì, aprile 3rd, 2013

Un particolare della Pietà di Michelangelo: il viso di Gesù.

In tutto il mondo si continua a pensare che in Olanda l’eutanasia sia una pratica comune, nonostante sia stata approvata, il 1 aprile 2002, una legge con lo scopo di porre fine ad azioni illecite compiute senza controllo medico e le cure necessarie. Fra le più importanti regole da rispettare per l’attuazione dell’eutanasia c’è quella che il paziente dichiari di voler morire in piena lucidità e convinzione, che sia un desiderio non improvviso e meglio se con un precedente testamento biologico. Quindi non può essere applicata ad anziani dementi, a bambini nati deformi, ad handicappati. Inoltre la sua sofferenza deve essere insostenibile; sta a dire che non si può lenire nemmeno con le cure palliative. Altro fattore indispensabile è quello che la sua malattia sia incurabile e, per l’applicazione dell’eutanasia, terminale. Infine il paziente non deve essere depresso in quanto il suo desiderio di morire potrebbe essere momentaneo.

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