Posts Tagged ‘pietro pancamo’

Poesia d’ottobre: Morte antologica permanente

domenica, ottobre 27th, 2013

 

I produttori di un cortometraggio che poi (a quanto ne so) non fu mai girato, mi contattarono un giorno per domandarmi di buttar giù una poesia, che a un certo punto della trama, e delle riprese, il protagonista potesse a bella posta declamare; una poesia che fosse in qualche modo il manifesto inoppugnabile del messaggio “lancinante”, che il filmino in questione s’impegnava a lanciare: sopravvivere alla vita non è cosa facile davvero.
Ligio all’incarico ricevuto, io scrissi con diligenza i miei versi e ora ve li propongo qui di seguito, senza cambiare nulla del loro tono originale (a metà, cioè “anfibio”, tra dolore ed ironia). (altro…)

“Un cabarettista di San Gemini”, poesia sul calcio

venerdì, settembre 27th, 2013

Fotografia di warrenski

 

Rifletteteci: è lecito che nel repertorio di un poeta moderno, manchi oggigiorno un qualche componimento che parli di calcio? «Ovviamente no», risponderebbero senza il minimo indugio i compianti Saba, Sereni e Giovanni Raboni. Dunque ecco tutte per voi alcune strofe strampalate, che a suo tempo ho inteso dedicare al gioco che da sempre spopola e appassiona, qui nel Bel Paese. Certo sono un po’ datate, me ne rendo conto, ma spero che riescano ugualmente a strapparvi un paregg… ops, chiedo venia: un sorriso, volevo dire. Eh sì, proprio un sorriso. (Amarognolo magari?).

(altro…)

Premio di poesia “emOceans. Tutte le onde del mare”

giovedì, settembre 12th, 2013

Foto di Maria Cristina Giongo
Eindhoven (Olanda), 5 maggio 2013
Sguardo da una finestra aperta su un albero fiorito: con la pace nel cuore

 

Cari Cofanetti magici,
con il giornalista scrittore e poeta Pietro Pancamo abbiamo pensato di indire un concorso per premiare la più bella poesia che riceveremo, in collaborazione con il sito www.blogolanda.it L’autore o l’autrice che vinceranno riceveranno una somma di 70 euro come dono utile per l’acquisto di un libro o di una bella pianta, una pizza fuori…. Non è molto ma noi del Cofanetto siamo poveri….. scriviamo tutti gratuitamente.

(altro…)

Poesia d’agosto: “Rebound”

martedì, agosto 27th, 2013

 
 

Dato che sono un poeta, quest’oggi farò il verso ad una bella canzone (che per inciso è la colonna sonora d’un celebre cartone della Disney) e dirò quindi, senza indugio alcuno, che “i baci son desideri di felicità”. Eh sì, perché a volte (o magari spesso) tutto nasce da un incontro casuale e, per l’appunto, dai desideri che riesce a generare.

(altro…)

Storia d’amore automobilistico in due atti

domenica, luglio 28th, 2013

Fotografia di Philosofia

 

Oggi, cari lettori e fans del «Cofanetto Magico», vi propongo una storiella in cui la sofferenza (disciogliendosi e dileguandosi in una comica, ma anche romantica ironia) è puntualmente veicolata, mai parola fu più adatta, dai pianti sconsolati d’un povero innamorato (Leo Pardi) che s’industria e affanna come istruttore di scuola-guida. Quest’ultima è situata a Como. Già: Como! Leo Pardi lavora (o meglio lavorava) proprio lì.

(altro…)

Una vita in salita. Intervista a Pietro Pancamo

lunedì, luglio 8th, 2013

Un giovane Pietro Pancamo viene premiato
da Augusto Giordano, giornalista Rai, durante la cerimonia conclusiva
del Concorso letterario “Omaggio a Luigi Pirandello”

 

Pietro Pancamo è un poeta, giornalista, scrittore, collaboratore del nostro Cofanetto magico. L’ho intervistato per farvelo conoscere meglio e meglio scoprire da dove nasce la sua poesia. Una poesia che pare sempre in ascesa. Quando leggo i suoi versi penso ad una strada di montagna. In continua salita, con la tensione e la speranza di giungere al rifugio da dove godere una vista mozzafiato. Oppure ad una scalata verso quella vetta così vicina al cielo; dietro il quale si nascondono i nostri sogni. I sogni di una vita migliore. Poi la discesa diventa più facile, quasi un sollievo, con la gioia di tornare alla propria casa , con il cuore meno pesante di quando si era partiti. Le sue poesie indicano proprio questo: il tormento di chi è sempre in viaggio alla ricerca della pace o anche solo di “uno spunto” che ci dia l’idea di come sarà la nostra vita “dopo”. Un lungo peregrinare alla ricerca; non solo alla ricerca di se stessi ma di qualcosa che va oltre. Ed è proprio questo “qualcosa” che rende una poesia universale e degna di essere definita tale.

(altro…)

Poesia di giugno: “Frammento”

giovedì, giugno 27th, 2013

Fotografia di Mostafa Saeednejad

 

M’inerpico a piedi per viaggi che non conosco, andando a caccia di chilometri che sappiano ricompensare il mio desiderio di arrivare. Ma quando le mete tardano a farsi raggiungere, il mio amore per la vita si converte in rabbia; una rabbia indecisa, che si chiama paura e di cui posso liberarmi in un modo soltanto: fermarmi lungo la strada a guardare in alto e accorgermi finalmente che il cielo vuole essere per me (in questa notte senza parole) un limpido frammento, ovvero sussulto, d’affabile, aperta serenità. (altro…)

Poesia di maggio: “Diversamente labile”

giovedì, maggio 30th, 2013

Fotografia di Larry1732

 

E dopo i toni così angosciati che pervadevano da cima a fondo la lirica uscita il mese scorso, eccovi adesso un testo più allegro (buffo persino!), in cui a predominare è un sorriso intenso: il sorriso funambolico di cui sempre mi fregio quando, divertito e molto lieto, indulgo alacre ai giochi di parole imbastendo prose ritmiche, dal carattere alquanto narrativo. (altro…)

Poesia d’aprile: “Decomposizione psichica”

sabato, aprile 27th, 2013

 

Quando, per studiare il mio futuro o insegnarmelo addirittura, interrogo le stelle e quelle non rispondono, mi limito ogni tanto a scuotere la testa come un professore sconsolato che (dinanzi ad una classe intera d’alunni assai svogliati e asini all’eccesso) mormori tra sé, già rassegnato: «Sono irrecuperabili, purtroppo…». (altro…)

Poesia di marzo: “Filosofia”

mercoledì, marzo 27th, 2013

Fotografia di Ilares Riolfi

  

L’ispirazione, amici cari? Molto facile trovarla! C’è bisogno solo di una cosa: commettere imprudenze che scuotano la mente e le emozioni. Ad esempio se abitassi a Drumnadrochit, nel nord quasi estremo della Scozia, di certo in piena notte andrei a remare sulle acque viscide del Loch Ness; ma dato che al momento sono ancorato qui in Umbria, mi accontento a marzo, quando il buio è già denso, di marciare a piedi per dodici chilometri lungo il sentiero principale della selva piccolina che riveste l’altura su cui sorge il mio paese. (altro…)