Posts Tagged ‘pietro pancamo’

Poesia d’aprile: “La stanchezza è il confine ultimo”

venerdì, aprile 27th, 2018

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Dopo una giornata di fatica intellettuale agli ordini di chi non paga, la stanchezza della mente ti ammacca il cervello e tu non sei felice per nulla d’aver trascorso altre ore –forse inutili, di certo servili– in un’esistenza labile, precaria, non ben identificata. Ed è allora percorso dal coraggio dei vigliacchi (la rabbia, a quanto pare) che leggi o scrivi una poesia. Quella che segue, magari…

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Il poemetto in prosa di marzo: “Come un bimbo già torpido di rancore”

martedì, marzo 27th, 2018

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Una stella di neu(t)roni

 

“Irritazione violenta, spesso incontrollata, provocata da gravi offese, contrarietà o delusioni; oppure sorda e contenuta, dovuta a sdegno o dispetto, senso di impotenza o anche di invidia”.
Cari amici del «Cofanetto», quando si parla di rabbia, alla definizione del vocabolario (quella che avete appena letto), io preferisco di gran lunga la mia descrizione (quella, cioè, che state per leggere).

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Poesia di febbraio: “Forse il tempo è l’onda d’urto del Big Bang”

martedì, febbraio 27th, 2018

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Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
e se l’universo fosse una maledizione? Beh, si tratta di un’ipotesi che non possiamo scartare del tutto. Anzi, fissarla in un paio di strofe potrebbe aiutarci, magari, a meditarla un po’ meglio. Perché evitare gli interrogativi, e le famigerate domande scomode, non aiuta a garantirsi una maggior serenità. Ma solo a diventare ciechi come talpe. O, addirittura, come uomini

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“Geennaio” (una poesia di Pietro Pancamo)

sabato, gennaio 27th, 2018

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Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
che dire per commentare a dovere la poesia che propongo quest’oggi? Beh, ad esempio, che a leggerla con attenzione, si rivela composta di tanti giochi di parole. Ma tanti per davvero! Ecco, li vedete? Si sovrappongono l’un l’altro, come fiocchi di neve senza posa e senza fine, perché son decisi a dimostrare, o così credo, che il più crudele dei mesi non è per niente aprile.

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Vigilia di Natale

mercoledì, dicembre 27th, 2017

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Forse la prosa poetica che vi propongo quest’oggi è un po’ malinconica; in compenso, però, molto più allegri e “pimpanti” sono i miei auguri di buon anno. E ve li faccio proprio adesso, esclamando con un gran sorriso: «Uno splendido 2018 a tutti voi, cari amici del «Cofanetto»!!!!».

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Francesco Gazzè: il sentimento come ragion di scrivere (una recensione di Pietro Pancamo)

lunedì, novembre 27th, 2017

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Francesco Gazzè, Il terzo uomo sulla luna,
Baldini&Castoldi, Milano, 2002

 

C’è un’acuta distanza (quasi totale, cioè irreversibile o giù di lì) fra i sentimenti e il mondo attuale… Al punto che ognuno di noi (se fosse onesto) si dovrebbe inquisire schiettamente, sottoponendosi magari a un discorsetto accusatorio tipo questo: “Dove finisce la televisione e dove comincia la mia identità? Ahimè, non resta più alcun confine di riconoscimento…”.

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Poesia di ottobre: “L’artista”

venerdì, ottobre 27th, 2017

Esiodo e la Musa, olio su tavola di Gustave Moreau

 

L’artista è un guardiano che vigila, per conto delle Muse, sul corretto andamento della vita. Ecco il messaggio, nemmeno tanto recondito, del componimento in versi che vi propongo quest’oggi; un componimento che, a dire il vero, ho già declamato in pubblico un paio di settimane fa, durante un reading letterario che si è tenuto a Como, praticamente sulle rive del lago, alla presenza del noto poeta Guido Oldani.

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Poesia di settembre: “Confronto”

mercoledì, settembre 27th, 2017

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Cessato il mese d’agosto –un agosto affannoso (però mi auguro che il vostro, cari amici, sia stato magico come «Il Cofanetto»)– è finalmente ora di riprendere e riprendermi la vita: rieccomi così a pubblicare poesie in questa mia rubrica personale. I versi che vi propongo oggi, procedono direttamente dall’abitudine che ho di camminare a lungo, e a ritmo sostenuto, nel fitto cuore dei boschi. E adesso che abito in montagna, andare a passo di marcia fra alberi a schiera, e per sentieri solitari, non è più un semplice svago, ma una vera sfida atletica fra il sottoscritto e le salite. Chi è che vince? L’età, suppongo. La mia…

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“Intervalli ardenti” (una recensione di Pietro Pancamo)

domenica, agosto 27th, 2017

«Specchio poetico. Raccolte in dialogo» (copertina)

Daniele Bottura, Intervalli ardenti, in A. Ramberti (a cura di),
Specchio Poetico. Raccolte in dialogo, Fara Editore, Rimini, 2007

 

Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
in calce a queste righe ecco un breve commento a mia firma, col quale intendo presentarvi Intervalli ardenti, ovvero una silloge di liriche partorita, una decina d’anni fa, dalla mente del bravo scrittore Daniele Bottura e più tardi apparsa nell’antologia di autori vari Specchio Poetico. Raccolte in dialogo.

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“Atti di devozione” (una recensione di Pietro Pancamo)

giovedì, luglio 27th, 2017

Atti di devozione (copertina)

Luigi Balocchi, Atti di devozione, Puntoacapo Editrice,
Pasturana (Alessandria), 2016

 

Mesi fa mi capitò di conoscere a Vigevano Luigi Balocchi, un romanziere che ormai da anni calcava, grazie a Mursia e Meridiano Zero, i principali palcoscenici letterari d’Italia; ebbene ricordo che diventammo subito amici e che per dimostrargli la stima sincera che nutrivo per lui, volli commentare brevemente –in un messaggio privato, che oggi ho deciso di rendere pubblico– la sua raccolta di versi Atti di devozione, data alle stampe nel 2016 dalla Puntoacapo Editrice.

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