Posts Tagged ‘pietro pancamo’

“Nuvole di drago” (una recensione di Pietro Pancamo)

lunedì, giugno 27th, 2016

Nuvole di drago

La copertina del libro Nuvole di drago

 

Luciano Troisio, Nuvole di drago. Otto itinerari asiatici, Edizioni Il Foglio, Piombino, 2009

In buona sostanza avvicinandosi alla “passione” universale che Dio nutre per ogni particola del creato (sia essa uomo, animale o luogo geografico), chi sulla Terra avverta il bisogno d’istruirsi, per acquisire una maggior consapevolezza, si ritrova sul serio ad amare tutto e tutti: perché si accorge ben presto che qualunque incontro –con persone, cibi, cose, civiltà, monumenti (o magari paesaggi al gran completo di flora e fauna)– è un’occasione preziosa per accrescere il patrimonio delle proprie conoscenze e dunque arricchirsi.

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Poesia di maggio: “Il nulla”

venerdì, maggio 27th, 2016

Una Milano d’epoca

 

Ecco una poesia che scrissi anni fa, in seguito alle forti delusioni letterarie che avevo patito in quella che, almeno da alcuni, viene considerata la capitale della poesia: Milano.
Il gioco di parole che appare alla fine del componimento, fa sì che il nulla di pochi versi prima, diventi una traccia, abile ma insieme labile, del futuro. E in effetti, a quel tempo, io pensavo di non avere il minimo futuro come poeta. Quindi nel nulla –che proprio in quanto tale, più labile di così non potrebbe essere– ormai vedevo un abile ritratto (cioè fedele e somigliante) del mio avvenire e della mia carriera.
Poi le cose andarono diversamente, per fortuna. E anzi proprio questa lirica fu apprezzata dal compianto critico Walter Mauro, il quale la inserì in un’antologia di autori vari, intitolata Geografie poetiche.

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Poesia d’aprile: “Parole dal silenzio”

mercoledì, aprile 27th, 2016

 

Ascoltare il silenzio nel salotto comodo di casa nostra può restituirci un poco di serenità, dopo una giornataccia chiassosa di lavoro. Ma è più facile, a dire il vero, che ci porti lungo le vie della memoria (spesso così labirintiche da condurre solo a se stesse) e ci lasci dinanzi ai ricordi maestri della gioventù, quelli che (misteriosamente belli o misteriosamente brutti che siano) sorreggono ancora la nostra esistenza. A volte sono armoniosi come un’orchestra; a volte sono invece stonati e dissonanti, tanto che spirano accordi lugubri.

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Poesia di marzo: “Senso unico”

lunedì, marzo 28th, 2016

 

Cari lettori de «Il Cofanetto Magico»,
le strofe di questa poesia (che è poi la versione italiana della lirica in inglese che ho postato a febbraio) possono sembrare eterogenee o perfino estranee l’una all’altra; eppure, ve lo assicuro, c’è un “senso” ben definito che le accomuna, rendendole (o così almeno spero) un sincero ringraziamento per l’amore che Dio sempre ci dona.

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Poesia di febbraio: “One way”

sabato, febbraio 27th, 2016

 

Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
in omaggio a Papa Francesco, che di recente ha concesso un’udienza a Maria Cristina Giongo (ovvero la brava direttrice di questo sito), vi offro una poesia volutamente caratterizzata da un forte afflato religioso e, più precisamente, cattolico. Come potete vedere l’ho scritta in inglese, cioè una lingua che è indubbiamente universale, proprio come il messaggio d’amore che il cristianesimo tenta da sempre di veicolare.

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Poesia di gennaio: “In incognito”

mercoledì, gennaio 27th, 2016

 

Sebbene insonne di natura, vi auguro senz’altro un 2016 da sogno, cari amici de «Il Cofanetto Magico». E se nel corso dei tanti mesi che il nuovo anno sta per offrirci generosamente, vi capitasse prima o poi d’incrociare un feroce incubo notturno, potreste sempre “esorcizzarlo” e tenerlo a debita distanza, applicando il metodo infallibile che v’illustro di passata nella poesia seguente…

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Poesia di dicembre: “Tv”

domenica, dicembre 27th, 2015

Giorgione, L’adorazione dei pastori

 

Oggi è dicembre e nonostante il freddo vorrei restarmene a viaggiare. Ma non posso perché il globo terracqueo pullula di gente poco raccomandabile, secondo la quale dio si è manifestato sotto le specie del kalashnikov e della scimitarra, per innescare la prima guerriglia mondiale. E allora, dato che la morte imperversa dappertutto seppellendoci a vista, meglio affidarsi come sempre al Natale e lasciar parlare come ogni anno gli auguri. I miei dicono: «Speriamo di salvarci, cari amici, e di avere una vita serena, al riparo da qualunque dolore».

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“Strawberry-stop” (una recensione di Pietro Pancamo)

venerdì, novembre 27th, 2015

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La copertina di Strawberry-stop, silloge di liriche scritta da Luciano Troisio

 

Luciano Troisio, Strawberry-stop, LietoColle, Faloppio, 2008

In Strawberry-stop, libro di poesie che ha come protagonista il viaggio (ovvero l’estroso e perenne vagabondare dell’autore in terra asiatica), quasi ogni testo è caratterizzato da periodi sapienti e intricati che, mescolando principali e subordinate in un groviglio trafelato di parentesi ripetute (siano esse quadre o tonde), si manifestano per ciò che realmente sono:

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Un racconto di Pietro Pancamo: “Succederà”

martedì, ottobre 27th, 2015

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Pieter Bruegel il Vecchio, Il trionfo della morte

 

Da lunghissimi, imperterriti anni l’Inferno è solo un grande paesaggio brullo e polveroso. Infatti Satana se n’è andato: si è stabilito sulla Terra, abbandonando i vecchi locali.
È vuoto l’Inferno, tutto spento: senza più baldoria di peccati e vendette. Adesso la perfezione del Male è in Terra.

L’identikit della malvagità ha per connotati un paio di corna adunche, gli occhiali neri da sole e un ghigno felice.
Perché i diavoli amano il fuoco quanto amano l’Inferno e cercano di ricreare il loro habitat naturale incendiando e abbrustolendo: così (dopo aver sparpagliato benzina in abbondanza su alberi, palazzi, macchine, uomini, edicole, chioschi, cravatte, lasagne, contadini, psicologi e calzette) gettano cerini accesi per strade e continenti, suscitando esplosioni molto concitate. Ma soprattutto ustioni sanguinanti. E roghi incandescenti, sterminati, luccicanti!

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Poesia di settembre: “Anima e bagagli”

domenica, settembre 27th, 2015

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Bentornati dalle Maldive e dalle Baleari, cari amici! A rischio di scatenarvi nostalgie violente delle ferie appena terminate, oggi vi propongo una poesia che parla di treni, partenze e panorami. Certo mi rendo conto che sarebbe stato molto più opportuno pubblicarla nel mese di luglio oppure ad agosto. Beh, pazienza… «Meglio tardi che mai», come sempre diciamo quando la Freccia Rossa, finalmente, si presenta in stazione.

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