Carissimi Cofanetti Magici, oggi voglio portare alla vostra attenzione una nuova uscita nel mondo editoriale della famiglia Solfanelli, Edizioni “Tabula Fati” di Chieti: è una collettanea curata da Adriana Comaschi, intitolata “Fantasie d’Oriente”. Tra gli autori dell’antologia compare un nome a noi molto caro,Valentino di Persio, redattore de “Il Cofanetto Magico”, un animo sempre scrupoloso e sensibile verso le tematiche più profonde della vita.
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Fantasie d’oriente…
giovedì, aprile 8th, 2021Festa della donna: un augurio alla prevenzione
lunedì, marzo 8th, 2021Oggi è l’8 marzo la Festa della donna o meglio conosciuta come la Giornata internazionale dei diritti della donna, una giornata gioiosa all’insegna del ricordo, di tutte le discriminazioni e le violenze subite dalle donne, ma anche di tutte quelle conquiste sociali, economiche e politiche che si sono susseguite nella storia: una giornata nata sicuramente non per essere festeggiata ma per indurre alla riflessione, un movimento unico e forte che si proietta, secondo l’ONU, verso un mondo che nel 2030 vedrà regnare la parità di genere.
L’involuto
lunedì, febbraio 8th, 2021
Sono rimasto indietro, involuto, retrogrado. Un troglodita legato al palo al tempo delle utopie quando sognare era lecito e i miracoli succedevano veramente. Sono un antiquato, uno che non ha fatto i conti col progresso, con l’evoluzione intellettiva di una società interattiva, senza sostanza, solo apparenza, virtuale. Sono uno che crede ancora in un mondo come quello evocato da John Lennon, utopico, ma non impossibile da realizzare:
«Immagina che non ci sia alcun paradiso, nessun inferno sotto di noi, ma solo il cielo sopra di noi. Immagina che non ci siano nazioni. Niente per cui uccidere o morire. Nessuna religione. Immagina tutta la gente vivere in pace. Si potrebbe dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico ad esserlo.»
Il Miracolo
martedì, dicembre 8th, 2020
Con PET (acronimo di tomografia a emissione di positroni), in campo medico viene indicata una tecnica diagnostica di medicina nucleare per accertare la presenza di metastasi nell’organismo umano. Per i malati di tumore questa viene eseguita periodicamente, per verificare l’efficacia di una terapia oncologica.
L’ultima che ho fatto in ordine di tempo risale a circa un mese fa. Il responso è stato a dir poco straordinario, inatteso rispetto alla PET di un anno prima che metteva in evidenza una serie incredibile di metastasi in svariate parti del corpo. In questa, invece, il responso è stato: buona risposta metabolica al trattamento in corso a livello linfonodale e scheletrico con modesto residuo di malattia, a carico dell’ala iliaca sinistra, di L3 ed L4. Roba da fare salti in alto per la gioia.
Quando, dopo qualche giorno sono andato alla visita di controllo, l’oncologo ha mostrato solo piccoli segni di soddisfazione di quel risultato, per me strepitoso. –Andiamo avanti così.– si è limitato a dire, senza particolare enfasi. –Dottò!– l’ho apostrofato –Mi sbaglio o sono sulla strada della guarigione?– Lui senza distogliere lo sguardo dalla tastiera del computer mi ha risposto che in campo oncologico la guarigione è una opzione rara. Col tumore ci si può convivere anche bene e a lungo ma difficilmente si guarisce. Fine di una illusione, il cielo ti ripiomba addosso e il baratro ti si riapre davanti.
Completamente diversa, invece, è la storia di Fabrizio, un giovane che vive da solo sul promontorio che sovrasta Silvi Marina, in provincia di Teramo. Di lui me ne aveva parlato mio fratello Franco che lo conosceva ancor prima che gli venisse diagnosticato un tumore al bacino dal quale è perfettamente guarito. Siamo andati a trovarlo una tiepida sera di ottobre.
A proposito di Rampina…
domenica, novembre 8th, 2020
Immagine realizzata da Marica Caramia, ispirata dalla
favola di Rampina di Valentino Di Persio
Dopo le lotte per la sopravvivenza contro lupi e mute di cani randagi, Rampina ha dovuto affrontare la sfida più difficile, quella contro l’uomo padrone, ed io poco potevo fare per difenderla da lontano. La cavallina era cresciuta sotto le mie ali protettrici da quando l’avevo strappata alla morte nel maggio 2017 in Abruzzo. «Se la mangeranno i lupi stanotte!» aveva detto la veterinaria, dopo svariati tentativi per farle bere del latte di vaccino.
Stella, la mamma, aveva già preso la strada per Cannatina lasciandola lì per terra in fin di vita. Saverio, il proprietario, se ne era andato anche lui con una scusa.
Un libro contro il femminicidio. “Il fascino indiscreto dell’impermeabile bianco” di Valentino Di Persio
martedì, settembre 8th, 2020Il 20 agosto 2020 durante la serata dei “Gelati letterari”, organizzata da Edizioni Solfanelli a La Playa di Pescara con la collaborazione dell’artista e scrittore Antonio Fagnani, ho avuto il piacere di presentare il libro del mio caro amico Valentino di Persio, intitolato “Il fascino indiscreto dell’impermeabile bianco”.
“Il Fascino Indiscreto dell’Impermeabile Bianco” di Valentino di Persio. Prossima uscita.
mercoledì, luglio 8th, 2020Ehi Uomo!
Studia e impara
a conoscere l’animo d’una donna,
se vuoi diventare “Super” ai suoi occhi,
padrone del suo cuore,
e capriccio dei suoi desideri.
Rifletti prima di agire!
Rispetta la tua donna!
Pensa quanto sarebbe inutile,
e vuota la tua vita senz’ella.
Questi versi sono inseriti nel preambolo del mio nuovo romanzo, andato alle stampe in questi giorni. Sono versi che suonano come un diktat per l’uomo, una sorta di decalogo cui conformarsi per l’inarrestabile emancipazione femminile, accettandone i risvolti senza scadere nella violenza.
Coronavirus: segnali dall’alto. Buona Pasqua di rinascita!
mercoledì, aprile 8th, 2020
Illustrazione realizzata da Milo Manara
E’ ormai diventata un’attesa spasmodica quella del bollettino che il responsabile della protezione civile sciorina ogni giorno alle 18.00 sull’andamento del Covid-19: numero dei morti, dei nuovi infetti, e dulcis in fundo, del numero dei guariti.
Si poteva evitare questo stato di cose? Le limitazioni della libertà personale, imposte col susseguirsi di decreti contenenti regole apparentemente assurde, ma necessarie? Si poteva evitare il black out di tutte, o quasi, le attività produttive, commerciali, culturali, sociali, sportive, che sono la linfa della stabilità di un paese? Si poteva scongiurare questa pandemia che alimenta giorno dopo giorno i nostri timori di non poterne uscire indenni? Non so dirlo, ma sicuramente qualche precauzione poteva essere presa in tempo da governanti, autorità scientifiche e sanitarie che reggono le sorti del mondo, per scongiurare questa sciagura che stiamo vivendo sulla nostra pelle.
Al Bano e Romina… Storia infinita
sabato, febbraio 8th, 2020
Non è un’emozione da poco vederli insieme. Ogni volta che accade, accade qualcosa, qualcosa di imprevedibile, di sorprendentemente piacevole a vedersi. Di chi sto parlando? Parlo di loro, la coppia artistica per antonomasia, quella più amata nel panorama musicale italiano e non solo, ovvero Al Bano Carrisi e Romina Power. Un’emozione non da poco, almeno per me che ebbi la fortuna di rivederli insieme dopo diciotto anni di travagliato distacco, nella reunion al Crocus di Mosca nell’ottobre 2013, dove la tensione era palpabile, e successivamente, nel novembre 2014 al Palatalui di Bucarest, dove l’atmosfera era divenuta decisamente meno tesa.
A piedi nudi sulla neve…
mercoledì, gennaio 8th, 2020
Qui, alle pendici del Gran Sasso, nell’ultimo e più antico avamposto del mio paesello, Brittoli, l’inverno si fa sentire presto. La sera, dopo il suggestivo tramontare del sole dietro a “Cannatina“, il freddo diventa sempre più pungente. Il caminetto, come d’incanto, si ridesta dal letargo. Le fiamme, rosse e giallastre, iniziano ad inerpicarsi verso l’alto con guizzi improvvisi, come a voler spiccare il volo dell’Araba Fenice. Non resisto alla tentazione di sedermici accanto, e così, mi sdraio sulla poltroncina al suo lato, con i piedi allungati sul divano.
Amo il fuoco perché è vivo, perché mi dà calore, perché mi dà energia e mi fa compagnia. La mente, sopraffatta dal torpore, si rilassa e le palpebre calano lentamente a sipario sui miei occhi stanchi. Accenno a un sorriso e, beato, mi abbandono alla nostalgia. I ricordi prendono il sopravvento, ne vengo sommerso.