Un partner irritante.
“Quello che all’inizio ti ha attratto del tuo partner, a lungo andare potrebbe rivelarsi un punto di irritazione”.
Ci avete mai pensato? Alcuni psicologi olandesi sono arrivati alla conclusione che spesso scegliamo una persona per certe sue caratteristiche che poi, nel corso della convivenza, ci possono apparire come difetti addirittura insopportabili.
Della serie: l’amore è cieco ma il matrimonio restituisce la vista. E anche: il troppo storpia.
Per esempio: vi siete innamorati di un uomo (o di una donna) per la sua carica di simpatia, di espansività, per la sua capacità di fare subito amicizia? Attenzione, perchè con il tempo potrebbe infastidirvi proprio il fatto che alla feste parla solo lui, lasciandovi poco spazio, che invita tutti a casa vostra, “cani e porci”, come si suol dire. Che vi lascia soli per aiutare un conoscente a dipingere la casa; o per accompagnare un’amica depressa ( appena scaricata dal fidanzato) in discoteca… per cercarsene un altro.
Oppure vi siete invaghiti di un uomo (o donna) timido, introverso, dolce, riservato, che non vi impone niente, che vi lascia ogni iniziativa? Capace persino di mostrare i suoi sentimenti attraverso le lacrime? Di nuovo, fate attenzione! Perchè, prima o poi, potreste diventare allergici a quelle lacrime e considerarle non più un segno di sensibilità ma piuttosto di debolezza.
Lo stesso potrebbe valere per la sua introversione, dopo estenuanti tentativi di tirargli fuori dalla bocca qualche parola, qualche discorso, persino una discussione sensata. All’inizio eravate felici perchè lasciava decidere tutto a voi e non era dominante? Pensate se lo sarete ancora dopo anni ed anni che dovrete essere voi a reggere ogni situazione, a prendere ogni decisione.
A questo punto forse comincerete a sentirvi indifesi, stanchi, scoraggiati. E a desiderare proprio una persona opposta: la quale una volta tanto si accolli qualche responsabilità, porti qualche vostro fardello. Faccia una scelta autonoma.
La conclusione è che in amore non bisogna agire avventatamente. Prima di convivere è necessario conoscere i limiti: non solo del partner ma soprattutto i propri. Domandandosi sempre: “queste qualità che tanto mi piacciono adesso, non potrebbero un giorno finire per irritarmi?”
Buona riflessione su questo consiglio di saggezza. Aspetto i vostri commenti a riguardo. ………
Maria Cristina Giongo
CHI SONO