Cari lettori,
voglio presentarmi: sono Marion Reiss, e curo questa nuova rubrica all’ interno del Cofanetto scriverò sulle esperienze che ho fatto e gli interrogativi che mi pongo sul vostro bel Paese.
Questa volta voglio parlarvi di una mia esperienza importante che mi ha aiutato molto: e non solo me. Una persona a me molto cara si è ammalata 2 anni fa di tumore. A volte, vivendo in un paese straniero, comunque diverso da quello d’origine, talvolta anche lontano dalla famiglia, ci si sente maggiormente soli e bisognosi di contatti umani.
Cristina Tombini
Nel periodo iniziale della malattia ero disperata; secondo il medico di famiglia vicino ad un grave esaurimento nervoso. Mi sentivo incompresa per il mio dolore e anche molto sola; così ho cercato aiuto in rete e ho trovato in facebook il gruppo: QUELLI CHE DOPO UN TUMORE SONO ANCORA QUA E NE VOGLIONO PARLARE…. (http://www.facebook.com/group.php?gid=57671960328)
Dovete sapere che nonostante si tratti di una malattia molto frequente nelle nostre famiglie e tra i nostri amici, spesso non siamo in grado di parlarne. Se io tentavo di confidarmi con qualcuno mi rispondevano al massimo “ma come mi dispiace” o: ” non so che cosa dirti…mi dispiace”.
Insomma, ho capito che ci viene difficile di parlare di questa (e forse anche di altre) malattie in modo normale. Forse perchè la tematica ci ricorda che nessuno di noi vivrà per sempre? Comunque ho trovato questo gruppo su facebook e grazie a loro ho superato la mia fase critica e oggi riesco a convivere in modo sano con la permanente presenza del cancro in casa.
Allora ho pensato che potesse essere interessante sapere chi è la creatrice di questo gruppo e il motivo per cui l’ha fondato.
Ecco a voi… Cristina Tombini!
Ciao Cristina, sono felice di intervistarti considerato che siamo diventando amiche grazie al tuo gruppo QUELLI CHE DOPO UN TUMORE SONO ANCORA QUA E NE VOGLIONO PARLARE…. , che è anche il soggetto di questa conversazione. Iniziamo….
Cristina, raccontaci qualcosa di te…. il tuo background ….
Salve, sono Cristina: ho 60 anni, vivo a Bologna da 13 anni ma sono toscana, di Livorno. Sono vedova dal 1997; ho una figlia di 37 anni e un compagno. Collaboro con un’agenzia immobiliare ed il mio lavoro mi piace moltissimo. Sono una persona che ha sempre avuto mille interessi e nonostante non abbia un titolo di studio la mia curiosità mi ha permesso di crearmi una cultura … direi varia: leggo molto, mi piace il cinema ,e all’incirca a 55 anni ho scoperto il computer ,soprattutto per poter comunicare con mia figlia che vive a Varese e con un mio adorato nipote che abita vicino ad Indianapolis dove fa il ricercatore . Mi ritengo solare e comunicativa. Adoro cucinare e mangiare e bere bene.
Come mai l’idea di un gruppo del genere in facebook e con quale scopo?
L’idea del gruppo è nata “purtroppo” dalla mia esperienza di vita, avendo perso mamma e sorella di appena 36 anni per un tumore ed essendo successivamente stata anch’io colpita da un tumore al seno. Un paio di anni fa mia figlia mi ha parlato di facebook e mi ha chiesto di iscrivermi per poter condividere alcune sue foto e così ho fatto. Andando a curiosare all’interno di face,mi sono resa conto che poteva essere un modo per poter raggiungere moltissime persone con le quali poter parlare di diversi argomenti a volte leggeri e ilari…ma perchè no, anche seri e impegnativi.
Così ho creato questo gruppo con l’idea di poter aiutare altri che stavano passando quello che io avevo passato sia come malata che come parente di malato.
Pensavo sinceramente che si sarebbero iscritte persone della mia età, invece con grande sorpresa fin da subito ho notato che gli iscritti erano giovani e anche giovanissimi; quasi tutti malati che stavano ancora facendo controlli annuali e che speravano di essere usciti dalla malattia avvicinandosi ai 5 anni che normalmente i medici danno come termine per essere considerati fuori dai rischi di una ricaduta.
I nuovi iscritti hanno iniziato a raccontarsi e così piano piano sono iniziati gli scambi di consigli di tutti i generi, dall’alimentazione ..alle cure alternative: dagli ospedali consigliabili…alle cose anche più burocratiche come l’iter per la richiesta della pensione.
Come descriveresti il tuo gruppo, di auto- aiuto o semplicemente un punto di incontro?
Il gruppo è adesso formato da 190 persone,ed è molto eterogeneo,come dicevo prima ci sono molti giovani sia uomini che donne, che hanno avuto interventi più o meno gravi per vari tipi di tumore e poi anche ragazze con un parente malato o donne e uomini della mia età che hanno figli malati. A volte il nostro supporto è solo psicologico; il fatto di sapere di non essere soli e che c’è qualcuno che ti capisce e condivide il tuo dolore aiuta ad andare avanti con la speranza di uscirne definitivamente.
Chi sono le persone che trovano la strada per il tuo gruppo e in che cosa consiste l’ interazione di coloro che sono membri del tuo gruppo?
All’interno del gruppo come in ogni altra comunità nascono delle amicizie in modo molto spontaneo. C’è chi risponde a delle domande e così può succedere di capire di avere più feeling con uno più che con un altro degli iscritti; e magari riuscire a confidarsi con più facilità con qualcuno che ha subito il tuo stesso intervento.
Se a volte c’è una richiesta specifica che viene fatta a me direttamente ,io mando un messaggio agli iscritti che mi sembrano più adatti a dare quel tipo di risposta. Spesso lo mando a tutti per cercare di coinvolgere più persone alla discussione. Così iniziamo ad affrontare l’argomento che mi viene richiesto e c’è un botta e risposta che va avanti per un po’.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare ci sono anche discussioni che trattano di argomenti futili, di cose allegre, di musica….. Per esempio l’anno scorso abbiamo fatto una votazione per il festival di Sanremo e abbiamo dato i nostri giudizi serata dopo serata, divertendoci molto. Penso che lo rifaremo anche quest’anno!!!
So che al momento sei in Brasile…. sole…… spiaggia e vacanze. Ma sempre in contatto col gruppo. Questo impegno non diventa troppo faticoso per l’anima ed il corpo?
Per me questa è una grande famiglia allargata e mi sembra normale e naturale anche se sono lontana in vacanza di entrare in fac book almeno una volta al giorno se ho un pc a portata di mano. Così come contatto mia figlia, comunico anche con i miei amici del gruppo. Mi viene spontaneo andare a vedere come è andato il controllo di tizio… o sapere se caio è un po’ meno depresso di ieri.
Tu hai un compagno , simpatico ed intelligente; che cosa pensa lui di questa tua attività estremamente impegnativa?
Marco, il mio compagno, è veramente un uomo generoso, ed è molto coinvolto anche se non è iscritto. Io gli racconto che cosa succede all’interno e ci scambiamo pareri. Partecipa al mio dolore quando qualcosa non va’ per il verso giusto, e alla mia gioia quando le cose vanno bene. Soprattutto partecipa molto volentieri da bongustaio ai nostri periodici raduni “mangerecci” . ….
Ti ringrazio immensamente per la tua disponibilità; personalmente tenevo molto a questa intervista.
Grazie a te, spero vada bene, un abbraccio grandissimo a te e a tutti
Marion Reiss
CHI SONO
Bella intervista e …che bel gruppo!
Spero che si avvicinino a voi sempre più persone e tutte in grado di affrontare la vita e le difficoltà, i dolori della vita con lo stesso gioioso sorriso di Cristina Tombini!
A Cristina e a tutti gli altri un caloroso abbraccio,
Cristina
Ciao Marion…ciao Cristina…il giorno che mi sono iscritta a questo gruppo non pensavo…che sarebbe stata l’ancora di salvezza…in giorni buii….
Mio figlio non ha avuto lo stesso problema .di salute …..è affetto da una malattia rara…che porta varie problematiche….cmq in questo gruppo ho trovato vere amicizie … parole di conforto …che mi hanno aiutato e mi aiutano ad andare avanti….
Nei giorni buii quando …divento “schiava” delle sue…”fisse” e non posso neppure uscire all’aria aperta…l’occhio sul mondo…diventa il computer…e l’ancora è questo gruppo e le amicizie che con esso sono nate….
E’ sempre bello ricordare, che con alcuni del gruppo ci siamo incontrati anche nella realtà. Grazie Cristina ….
Grazie a Cristina e a Marion,sono commossa………
Grazie Marion.. grazie Cristina. è qualcosa che vi fa onore davvero
Padre G. Perico – Sant’Agostino nella sua “Se mi ami non piangere ci ha voluto trasmettere un bellissimo messaggio.
Un messaggio che oggi trovo più che mai attuale e soddisfacente, e guarda caso cammina di pari passo con le difficoltà della Vita.
Una cosa molto bella e piena di soddisfazione per Marion, la realizzazione di questa intervista. Spero ne seguiranno altre. Sei una corazza, e questo te ne devo dare atto, un’abbraccio….. Gina.
Cara Ernè,
ti faccio tanto coraggio per tuo figlio. E sono contenta che tu abbia trovato un po’di conforto nel gruppo di Cristina Tombini. Te lo meriti, per la forza e l’amore che dai a tuo figlio, che senza di te non ce la farebbe a vivere bene. Che mamme meravigliose esistono al mondo!
Un affettuoso saluto anche ad Annalisa,
Cristina Giongo
(Quante Cristine! )
Ciao, Cristina, ciao a tutti!!!
purtroppo anch’io sono stata colpita da questo incubo! Tumore alla mammella! Mai dimenticherò quel giorno in cui lessi l’esito della biopsia: carcinoma! Mi ricordo che era una bellissima giornata di sole, il cielo era di un blu intenso e l’ultimo sole dell’autunno scaldava il muro dove mi sono dovuta appoggiare, priva di forze, con il cuore in gola! Tumore! Anzi, due tumori nella stessa mammella!
Ora stò bene, sono stata fortunata, non ho dovuto fare nemmeno la radioterapia! Mi manca un seno, ma ho la vita! Vita che và vissuta, attimo per attimo, come una cosa preziosa, da custodire gelosamente!
Un saluto a tutti, ed un abbraccio speciale a Cristina, persona speciale!
Cristina (heheheh, Cristina anch’io! )
Cara Cristina Manz,
ancora una Cristina! Grazie di cuore per la tua testimonianza.
Ho visto il tuo delizioso faccino su facebook e qualche volta ho anche letto i tuoi commenti; mi sei parsa una persona fantastica, tanto forte, allegra, piena di vita.
NONOSTANTE la storia che ci hai raccontato.
C’è gente che si deprime per tutto e per niente. Che si abbatte per ogni minima cosa; mentre c’è chi ha una forza interiore bellissima e soprattutto pensa agli altri. Anche nel dolore ha sempre una risposta pronta per gli amici, i familiari.
Sto scoprendo un mondo di donne molto coraggiose; e anche di uomini. E Cristina Tombini può confermarlo. Anche lei è una donna molto in gamba.
In fondo la vita è proprio una fonte inesauribile di amore e di solidarietà.
Grazie a tutte e a tutti!
Infine, Cristina Manz ( tanto per distinguerci, fra tante Cristina…) sono tanto felice che tu stia bene e ti abbraccio forte,
Cris
Ciao a tutti…
volevo ringraziere gli iscritti al mio gruppo che hanno lasciato un loro commento….e volevo dire a Cristina Manz di venirci a trovare nel nostro gruppo per conoscerci meglio…..perche’ la sua esperienza e la voglia di vivere che traspare dalle sue parole ci fa’ capire che per combattere questa malattia oltre alle cure del caso…serve sicuramente tanto ottimismo e…sopratutto crederci…
un abbraccio a tutti e grazie per i tanti complimenti…
a presto
cristina t.
AUGURI, CRISTINA TOMBINI!
Corre voce….che oggi è il tuo compleanno, allora….
buon compleanno!
E…cento di questi giorni!
Cristina, con tutti gli altri Cofanetti
grazie…….ma visto che sono arrivata a 61 anni …..ora comincero’ a dimenticare i compleanni……
….pero’ a pensarci bene, se la vita continua ad essere generosa e a farmi stare bene…ben vengano anche tanti altri compleanni…..
cristina
Appunto….sei giovane, bella, sana….vai avanti così.
Ma che sei arrivata a 61, non ci credo proprio per niente!!!!!!
Ciaooooo
Ciao Marion, ciao ZIA CRY….
Prima di trovare voi in faccebook, facevo parte di un forum dedicato al mio problema di salute sulle malattie della tiroide, loro sono state le prime (99% donne), a infondermi fiducia, e coraggio e hanno sopportato con me…il pre-durante e post intervento, la terapia radio metabolica, i controlli, le paure…poi trovo Cry e il suo gruppo, e nonostante io mi ritenga un caso fortunato, perchè da un cancro come il mio di solito si guarisce tranquillamente in percentuali altissime, nonostante la malignità, rnonostante questo ripenso a quando per la prima volta su me stessa è caduto il dubbio della parola “cancro”…e la riflessione : ” potrei essere malata di cancro”…e l’improvviso terrore…la disperazione…perchè quella parola non lascia spazio alla positività, getta nella più totale disperazione chi è malato e chi gli sta accanto…nessuno dovrebbe essere indifferente a questa parola…soprattutto per raggiungere la sensibilità necessaria ad aiutare gli altri a combattere. Ringrazio la Zia Cry, che è un po come una di famiglia….anzi meglio, perchè da tanti famigliari non ho avuto questa risposta….ringrazio le ragazze del forum della tiroide che ogni giorno continuano ad essere d’aiuto a chi cerca risposte, aiuto in merito alle patologie che colpiscono un organo quasi sconosciuto, ma molto importante, ringrazio chi ha combattuto e vinto x essere qui di supporto a chi spaventato deve ora affrontare esperienze simili…Ringrazio perchè nel male e nel dolore si è creata questa grande famiglia, ed è il più bel fiore che poteva sbocciare dalla sofferenza.
Grazie
Ciao a tutti e grazie a Marion e a Cristina , io ho visitato altri gruppi su face riguardanti i tumori e sono arrivato al gruppo di Cristina e mi sono trovato bene , un gruppo attivo e molto disponibile anche se non specifico per il mio caso , mio figlio Marco (24 anni) ha un Glioblastoma Multiforme di IV grado un tumore al cervello che nel 70 % dei casi uccide entro un anno dalla diagnosi e il 27% dei casi entro i 3 anni, solo un 3 % supera questi 3 anni ma i casi di sopravvivenza sono rarissimi , non esiste una cura x questo tipo di tumore ,non esiste l possibilità di una asportazione completa in quanto sul cervello non si può intervenire drasticamente, sono iscritto anche in un gruppo specifico sul Glioblastoma ” Italia Glioblastoma Multiforme cancro al cervello”
dove molte volte intervengo ,ma molte volte ti fà capire che la mia guerra è destinata alla sconfitta quel gruppo è una Caporetto unica , tutti i casi che ho seguito avevano un’unica conclusione peggioramento ,e decesso .
Io sono consapevole che la mia guerra su quel gruppo può solo allungare la vita e la sofferenza di mio figlio e mi auguro che quando lui non sarà più padrone del suo corpo , che il suo corpo non potrà più dargli piacere ma solo sofferenza il male esploda e che sorella morte non sia la vecchia signora con la falce ,ma una tenera amante che con il suo bacio gli porti la serenità ,gli doni la pace e gli renda la sua libertà ,
Forse può sembrare strano che un papà voglia che la morte gli porti via un figlio ,ma se conoscete il percorso della malattia capite che amare una persona significa non farla soffrire per egoismo , non è amore tenere un involucro , un manichino in un letto sapendo che non potrà mai più tornare a vivere ,sapendo che è prigioniero in un corpo che non potrà che darle sofferenza , la vita è una cosa diversa , la morte di solito se non dovuta ai veleni delle cure soppraggiunge quando il tumore attacca i centri che comandano gli organi involontari quindi polmoni o cuore ,
quindi nel caso dei polmoni muore soffocato in quanto non pompano più l’aria , in caso del cuore semplicemente non batte più ,ma prima di arrivare a questo perde i sensi (vista ,udito , tatto ), la parola , la memoria , rimane poco alla volta paralizzato ,alla fine ti ritrovi un corpo che non è più tuo figlio ma la sua prigione ,
Nel gruppo di Cristina vengo volentieri , quì ho soddisfazione a combattere , quì sò che il tumore lo possiamo vincere e allora cerco in qualche modo di strappare al tumore qualche vita , cerco di fare quel poco che posso per incitarli a combattere in quanto la forza di volontà è determinante in questa guerra ,la voglia di vincere e la determinazione del malato influiscono almeno del 40% sulla sua guarigione , ma per poterlo fare devono avere un supporto devono avere qualcuno che gli dia una mano quando cadono e che gli dia un raggio di luce a illuminare il loro cammino verso la vittoria , anche i familiari sono vittime del male , molte volte non vengono considerati , si pensa al malato ma a loro non si pensa mai ,ma anche la loro vita viene stravolta , anche loro devono correre x ospedali e medici e documenti, accompagnare il malato nelle terapie e curarlo a casa , devo riconoscere nei familiari un grandissimo impegno e una forza veramente notevole , devono supportare il malato sempre con il sorriso sulle labbra , e piangere in silenzio lontano da lui , non è facile e nel gruppo di Cristina stiamo portando avanti anche questo un supporto per i familiari , per chi ha sulle sue spalle il peso forse maggiore , il familiare non può crollare è determinante nella lotta al male almeno un 20% è lui che ha il compito di tenere alto il morale del malato,di fargli sentire il suo affetto ,il suo amore,di dargli quacosa per cui valga la pena di combattere e di vincere questa guerra,
Il mio impegno nel gruppo è solo una piccola goccia d’acqua ma unita a tutte le altre diventa una sorgente di vita , una fonte che sai stà in cima al tuo calvario e che il percorso non sarà semplice nè privo di pericoli , sai che potrai mille volte pensare di non farcela , sai che molte volte avrai voglia di cadere e non rialzarti , ma noi saremo al tuo fianco a incitarti , a aiutarti a portare la tua croce , a decantare la freschezza e la purezza di quella fonte , a accompagnarti lungo il tuo cammino e arrivare insieme alla sorgente dela vita ,
Una sorgente che è in realtà una sorgente di vita , quando incominci a affrontare la tua montagna ti accorgi che in realtà non hai mai vissuto , ma credevi di farlo, troppo convinto della certezza della tua vita non ti accorgevi che in realtà ti stava scivolando tra le dita che ti perdevi ogni giorno un sacco di piaceri nella convinzione che fossero eterni , una carezza non data oggi magari non potrai più darla domani , un bacio rimandato potrebbe non essere dato mai più , e allora ti accorgi che in raltà sono le piccole cose che rendono la vita meritevole di essere vissuta , il profumo di un fiore , gli occhi di una donna , un sorriso , la magia di un tramonto
la malinconia di un giorno di pioggia o il calore del sole sulla pelle , tutte cose che prima non vivevi che non notavi nemmeno ,ma ora hai imparato a vivere l’attimo e dopo esserti dissetato a quella fonte la tua vita non sarà più la stessa ma una vita nuova una vita vissuta in ogni minima emozione ,
Cosa posso dire ancora se non a Cristina e a Marion grazie di esistere e a tutti i membri del gruppo che sono orgoglioso di poterne fare parte ,
che siete i fiori più belli di questo giardino che nessuno sà ,
di questo giardino dove chi non lo conosce pensa ci sia dolore e invece è ricco di amore e solidarietà
sereno pomeriggio a tutti voi
Caro Elio,
grazie di cuore per la tua testimonianza, tanto preziosa. E anche tanto dolorosa.
Mi spiace moltissimo per Marco, che nella vita ha comunque avuto la possibilità di conoscere il grande amore di suo padre.
Lo so, è terribile vedere soffrire chi ami e non poterci fare nulla. E per giunta non potersi neanche permettere di piangere, di gridare, di desiderare la morte anche per noi stessi, perchè dobbiamo essere FORTI proprio per il nostro caro che patisce e che ha bisogno di noi.
Coraggio, coraggio e ancora coraggio.
Vi sono molto vicina
Un abbraccio a te e a Marco,
Cristina Giongo
Cara Barbara,
grazie anche a te per il bel commento, che induce alla speranza e ci richiama a valori profondi ed importanti come la solidarietà umana.
Hai ragione, persone come Zia Cry, Marion, i forum come quello per la tiroide, Elio, tutti coloro che come voi lottano con tanto coraggio, sono il fiore più bello di questa ( spesso) arida umanità, l’acqua più pura che ci disseta e ci fa pensare come è bello di volersi tutti bene.
Io ho assistito per 13 anni un ragazzo malato di sclerosi multipla. Avevo 18 anni e mentre le altre mie coetanee andavano al cinema o a ballare, di domenica, io andavo a trovare lui, disteso su un letto, immobile.
Non poteva più parlare e muoveva soltanto un dito, grazie al quale potevamo ancora comunicare con una specie di alfabeto muto tutto nostro. Anni ed anni chiusa in quella stanza, per cercare anche di dare un po’di respiro a quei poveri genitori che lo assistevano giorno e notte ( era figlio unico).
Lui mi diceva che viveva nell’attesa di quelle visite, che non ho mai sospeso proprio per questo motivo. Ma sono io quella che ha avuto di più, quella che si è arricchita grazie a questa esperienza, perchè ho capito pure io come sia stupido soffrire per problemi da poco, anche materialistici.
Soprattutto ho imparato a DARE a chi ha meno di me; e a non lamentarmi, anche se sto male. Anzi, più sto male, più mi sento in dovere di aiutare qualcun altro.
Quindi capisco il tuo discorso, Barbara, e sono tanto felice che tu stia meglio.
Un abbraccio anche a te,
Cristina G.
…ciao a tutti…..
avete avuto modo di leggere le testimonianze di Barbara e Elio…quindi capirete che nel gruppo ci sono persone veramente speciali….penso che questo dipenda dal dolore che questa malattia ti incunea nella animo e che si trasforma in sensibilita’ quando il dolore viene elaborato in modo positivo….ma che a volte in altri si trasforma in rabbia perche’ non si riesce ad accettare la malattia e lo stravolgimento che questa ti porta nella vita….io dico sempre che per carattere sono portata a lottare quando so che posso cambiare le cose che la vita mi offre…ma anche a rassegnarmi quando so che io non posso far niente per cambiarle e a cercare di affrontarle nella miglior maniera possibile….
questo e’ lo spirito del gruppo.. affrontare il tutto con positivita’….non siamo medici non abbiamo cure miracolose , ma diamo conprensione….. condividiamo momenti no e momenti si….siamo vicini ai parenti che specie all’inizio sono piu’ impauriti del malato stesso……insomma ci siamo ……e spesso riusciamo a farli sentire meno soli…..
…..se tutto questo riesce anche solo 1 volta su mille vale la pena di esserci e di continuare a crederci…..
grazie a tutti anche perche’ ormai senza la collaborazione di alcuni degli iscritti non riuscirei a fare tutto ……..
a presto Cristina
Ciao, Cris,
che bel gruppo che hai formato! Sei fortissima! Hai ragione; la positività è molto importante e ti dà anche l’energia per pensare agli altri.
State facendo un bel lavoro!
Cristina ( in effetti abbiamo proprio un bel nome!!!!!)
Ciao, Cris,
che bel gruppo hai formato! Sei fortissima! Hai ragione; la positività è molto importante e ti dà anche l’energia per pensare agli altri.
State facendo un bel lavoro! Ciaooooo
Cristina ( in effetti abbiamo proprio un bel nome!!!!!)
…..Che dire….MI HANNO PRECEDUTO I miei nuovi amici………..io sn capitata nel gruppo leggendo di ELIO……mesi fa…..quando poi m marito ha avuto la certezza di avere un TUMORE AL PANCREAS……nelle giornate tristi…piene di interrogativi ho cercato quel signore…..x sapere come stava suo figlio……….e abbiamo cominciato a parlarci……dopo mi sn iscritta………e ho cominciato a ROMPERE…….un pò TRISTE….ANGOSCIATA….DUBBIOSA……e da lì…ho conosciuto Marion…Pino..Pasquale…operati ESATTAMENTE COME M MARITO…….Stefano col quale abbiamo condiviso x poco gli stessi specialisti del ramo……e insomma….è tutto un CHIEDERE…SPIEGARSI….CONFIDARSI…SPRONARSI….E ultimamente farsi anche qualche SCHERZETTO………… una cosa trovo però mooooolto NEGATIVA……..io ho 4 ragazzini che mi girano per casa…e con tutto questo bel daffare nn ho più tempo per loro……………………………..il mio poco tempo libero….lo passerei tutto qua con VOI……………grazie di cuore
Cara Maria Giovanna,
che carina che sei! E per giunta hai 4 ragazzini che girano per casa e per giunta la voglia di fare qualche scherzetto! Meno male!
Sono felice che tu abbia trovato tanto appoggio e vedrai che ce la farai!
Noi donne siamo forti! Anzi…fortissime!
Anche a te auguri di tanto coraggio ma sempre con un po’ di allegria; soprattutto per i tuoi figli e anche per te stessa e tuo marito.
Ciao, ciao,
Cristina G.
Dopo avere sentito Elio, mentre ero giù in Puglia, ho gettato di mio dei versi, che penso, ben si adattino al tema in questione. Diciamo pure che non é semplice scrivere poesie sul cancro, spero venga compresa da chi leggerà.
Cancro.
Cancro, come aggredisci morbosamente,
vite e situazioni complesse,
a dir poco ignoranti.
Sì cancro, così mi appari,
così distruggi vite,
e così complicato dialogarti.
La rabbia sfuma, in ogni suo dove,
come un soffocante momento,
a volte puoi nascondere
l’amore incessante di un genitore.
Che non sà non può, non vede oltre,
tanta la rabbia che lo investe,
ed inerme se ne resta
nel suo cantuccio di vita.
29/05/2010 Gina Scanzani.
Grazie di cuore, Gina Scanzani!
La tua poesia parla veramente all’anima e sicuramente descrive bene il senso di rabbia e paura che ” investe” chi soffre di questa brutta malattia o chi ha un parente che ne soffre.
Il bello del vostro gruppo è che nessuno resta, per usare le tue belle parole, “nel suo cantuccio di vita”.
Coraggio, andate avanti così, sostenendovi a vicenda e grazie ancora per la tua poesia!
Cari saluti
Maria Cristina Giongo
Ciao Gina,
…..centri sempre il problema e ci conduci verso la realta’…la sofferenza di un genitore davanti alla malattia di un figlio….non si puo’ descrivere a parole…ma forse lo si puo’ fare in versi…..e chi meglio di te lo puo’ fare….figlia di tanto generosa madre???……
grazie …
cristina
Ma quante belle e brave Cristine ci sono qua dentro!
Grazie !