MICHAEL JACKSON, KING OF POP, E IL DR. DEATH. NUOVI PARTICOLARI SULLA SUA AUTOPSIA.

Oggi inizia il processo per la morte di Michael Jackson. ESCLUSIVO: i segreti del suo medico di fiducia, il dottor Conrad Murray.

Un’infanzia povera, in mezzo a ratti e droga: sette bambini da sette donne diverse, una montagna di debiti.

Michael Jackson - Conrad Murray

Se ne è andato così, in una notte, in punta di piedi, lasciando al mondo intero ed ai suoi fans la musica per cui aveva vissuto; ottenendo in cambio l’immortalità riservata ai veri artisti. Oggi, 5 aprile, inizia il processo sulla sua morte. Era un uomo molto provato, come è risultato dai particolari emersi dall’autopsia. Noi citeremo soltanto quelli non pubblicati dai giornali (che si trovano nel rapporto completo dell’anatomopatologo). Per esempio: Michael Jackson ultimamente soffriva di incontinenza. Ecco svelato il mistero di quel pannolone trovato sul letto, che aveva fatto pensare alle cose più strane.

Inoltre portava la parrucca; sotto aveva capelli cortissimi e ricci. Michael Jackson era alto 1 metro e 75; al momento della morte pesava 62 chili. Era quindi sottopeso: un segno di probabile anoressia. Il corpo era coperto di cicatrici: intorno all’ombelico, sulla schiena, sul ginocchio destro, sulla testa (risultato di una bruciatura che risale al 1984), sul polso (3 cm.) sulla mano (2, 2 cm.), sul basso ventre , sulle spalle (10 cm.), sul collo (8 cm.). Labbra, occhi e sopracciglia erano tatuati (trucco permanente). Segni di punture sulla pelle. Come si sa, soffriva di vitiligine (le zone più colpite erano la schiena ed una gamba). Insomma, il suo corpo era una campo di battaglia.

Ma chi era il suo medico di fiducia, a cui si era aggrappato sino alla fine alla ricerca di un po’ di cure ed assistenza e che invece l’ha ucciso iniettandogli una dose eccessiva del narcotico Propofol? Si chiama Conrad Murray: per lui sono stati chiesti dal Pubblico Ministero 4 anni di prigione. Tantissimi blog in tutto il mondo si stanno scatenando da giorni per raccogliere firme affinchè venga accusato di omicidio volontario . In questo caso la pena sarebbe decisamente superiore. Il settimanale olandese PRIVE’ ha pubblicato un interessante articolo rivelandone parecchi segreti.

Il Dottor Murray è nato a El Socorro, un desolato quartiere di Port of Spain, capoluogo di Trinidad, fra ratti e droga, privo persino di acqua corrente. I bambini giocavano per strada e si lavavano con una pompa comune a tutti. In assenza dei genitori si “occupava di loro” una donna soprannominata COKE QUEEN; la Regina della cocaina! Il nome dice tutto. Tuttavia Conrad era intelligente, volitivo e aveva grandi sogni; lasciò Trinidad per diventare in America un medico rispettato. Suo padre, dopo il divorzio dalla madre, lo portò a lavorare nel suo studio medico a Houston, in Texas. Murray era un bravo medico ma anche un playboy; alto 1 metro e 93, un bel portamento, molto amato dalle donne.

E di donne ne ebbe molte! Anche di bambini; ben 7, e tutti da differenti compagne.

A cominciare dalla prima, Nenuita Malbiran, sua assistente infermiera, sino all’ultima, Nicole, la mamma del settimo figlio,, conosciuta in un night club dove lavorava come spogliarellista. Una giornalista olandese, Josephine Majoor, racconta che la stessa sera che la conobbe la invitò a casa sua e dopo….le donò 2500 euro come mancia: “per comprarsi qualcosa di carino”. Mance generose, tanti figli e mogli, da mantenere, a cui doveva pagare gli alimenti: quando conobbe Michael Jackson non gli parve vero di poter diventare il suo medico curante per ben 100.000 euro al mese!

Medico curante e di fiducia. Che cosa si nasconde sotto questa inquietante figura in cui King of Pop aveva, appunto, riposto ….tutta la sua fiducia? Sempre secondo il settimanale Privè pare che ….dr. Death, come viene soprannominato ora Conrad Murray, dopo aver iniettato a Michael la dose fatale di Propofol (insieme ad altri due calmanti, come risulta dall’autopsia) lo lasciò da solo nella camera da letto; per andare in un’altra stanza a telefonare all’ultima sua ragazza, la giovanissima Nicole Alvarez, con cui ebbe una conversazione di ben 47 minuti, secondo un rapporto della polizia.

Nel frattempo il povero Michael Jackson stava morendo; in solitudine. In solitudine come era vissuto. Da solo in mezzo al torpore di una sofferenza che lo aveva accompagnato tutta la sua esistenza; senza nessuno che gli tenesse la mano, che gli rivolgesse un ultimo saluto, che lo accarezzasse, che gli dicesse: grazie per la bella musica che ci hai donato.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

link all’articolo del Cofanetto Magico “lettera a Michael Jackson“:

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9 Responses to “MICHAEL JACKSON, KING OF POP, E IL DR. DEATH. NUOVI PARTICOLARI SULLA SUA AUTOPSIA.”

  1. Bianca scrive:

    Bello e toccante. Speriamo che il povero Michael, che tanto ci ha dato con la sua musica e il suo talento, riposi in pace finalmente.

    A tutte e tutti voi del “Cofanetto” auguro una bella e buona Pasquetta!
    :-)

  2. cristina scrive:

    E speriamo che il responsabile sia punito!

    Tra l’altro, cara Bianca, grazie di avermi scritto che siamo l’unico giornale online che leggi ogni giorno! Questo ci dà la forza di continuare a scrivere anche nei momenti di stanchezza!

    Buona Pasquetta anche a te!

    Cristina

  3. Bianca scrive:

    Sì Cristy confermo: per le grandi testate tipo “Corriere” vorrei tornare alla carta stampata, altri blog / giornali on-line li ho almeno per ora quasi mollati (troppi anche se belli, troppa distrazione) ma il “Cofanetto” lo leggo eccome regolarmente :-)
    Mi piace la professionalità e insieme la simpatica aria familiare, certo immagino che dietro ci sia un bel po’ di lavoro… quindi grazie oltretutto 😉
    Piuttosto: non strapazzatevi troppo!!

    Ora vado a combinare qualcosa, buon lunedì dell’Angelo alias Pasquetta a voi!

  4. deborah scrive:

    “…Nel frattempo il povero Michael Jackson stava morendo; in solitudine. In solitudine come era vissuto. Da solo in mezzo al torpore di una sofferenza che lo aveva accompagnato tutta la sua esistenza; senza nessuno che gli tenesse la mano, che gli rivolgesse un ultimo saluto, che lo accarezzasse, che gli dicesse: grazie per la bella musica che ci hai donato.”
    …QUESTE PAROLE SONO MOLTO COMMOVENTI E VERE, LA COSA MIGLIORE E’ MORIRE NEL SONNO..MA PER UN MALATO TERMINALE CHE STA SOFFRENDO, MA PER CHI VUOL VIVERE…MORIRE COSì, SENZA UNA MAMMA VICINO SENZA I SUOI ADORATI FIGLI E’ ATROCE, MORIRE NEL SEGRETO DI UNA STANZA NELLA PROPRIA CASA…E FUORI TUTTI I SUOI FANS CHE NON TROVERANNO MAI PACE…

    • alessandra scrive:

      non avevo mai pensato realmente che michael fosse solo davvero.pensavo ai figli,ma pensandoci bene,forse non erano tutto… poverino michael era cosi dolce,delicato,premuroso,,,,ecc ecc lo sappiamo tutte……… era davvero solo,

  5. cristina scrive:

    E’vero, Deborah! Per questo motivo ho scritto le parole che citi e che dici ti hanno commosso.

    Eppure una madre l’aveva…. ma dove era in quel momento? E dove era quando suo padre lo picchiava?

    Io sono una mamma e ti assicuro che se mio marito avesse alzato un dito sui miei figli non lo avrei certo sopportato! Una mamma ha il dovere di difendere i suoi cuccioli. Come avviene nel mondo animale; spesso migliore del nostro.

    A Michael Jakson mancava l’amore di una famiglia; quella famiglia che ha fatto tante scene al suo funerale ma che mi chiedo dove fosse nei momenti in cui lui aveva bisogno….

    Lui era una persona buonissima, dicono; dolcissima e gentile. Proprio come appare nelle interviste che ho visto; e di cui ho parlato nel mio primo articolo su di lui. Nonostante ciò è morto solo! Come Gesù in croce.

    Però i suoi fans devono trovare la pace; perchè lui l’avrebbe voluto. Proprio per questo ci ha lasciato la sua bella musica; un grido di gioia e anche di dolore per chi soffre e ha sofferto come lui. Ma soprattutto un grido di speranza sul fatto che quello che fai di buono, nella vita, quello che CREI DI BELLO, RIMANE per sempre. In eterno.

    Un abbraccio,

    Cristina

  6. alessandra scrive:

    michael è stato inimitabile……. unico in tutti i generi…… la sua perdita è stata per noi tutti credo,una cosa terribile,per me in particolare,volevo andare al suo concerto………… avete ragione,non avevo pensato prima d ora che michael fosse morto solo,i figli c erano ma ,credo che fosse davvero molto molto solo………… un bacio ragazze,vi seguirò sempre.

  7. maria cristina giongo scrive:

    Cara Alessandra,

    essere famosi, essere creativi o dei geni non ti preserva dai dolori dalla vita e soprattutto dalla solitudine. Al contrario; al limite queste persone sono solo circondate da “falsi amici”, da gente interessata soltanto al loro denaro o alla loro notorietà.

    Evidentemente anche “il caro medico di cui si fidava tanto” non aveva fatto altro che contribuire alla sua distruzione. E più sei solo ed infelice, più ti attacchi a chi fa finta di volerti bene; perchè “non vuoi credere alla possibilità di essere sempre fregato”.

    Speriamo che un giorno potremo capire il perchè di tanto dolore, di tanta cattiveria al mondo!

    Un abbraccio,

    Cristina

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