Ciao Marni mi piacerebbe sapere cosa pensi dei sogni premonitori. Secondo me i sogni non sono che il frutto del nostro inconscio e dipendono esclusivamente dalla nostra mente che, lo sappiamo bene, non può avere influssi di per sè sulla realtà. Nei sogni esprimiamo le nostre paure e le nostre convinzioni. Com’è possibile avere un sogno che descriva il futuro? Spesso sono coincidenze o influssi del nostro inconscio che pensa di aver già vissuto in sogno un determinato momento. (Esther -Milano)
Cara Esther la tua domanda sui sogni premonitori è molto interessante, ma non si può esaurire in due righe. Ad ogni modo cerco di chiariti il mio pensiero. Io penso che la mente abbia un grande potere e che il nostro pensiero plasmi e modifichi la realtà attorno a noi condizionando i nostri comportamenti e, di conseguenza, le situazioni e gli avvenimenti fuori di noi.
Detto questo…mente ed inconscio non sono la stessa cosa. Il nostro inconscio non è qualcosa di limitato e chiuso come un laghetto sotterraneo, ma qualcosa di talmente profondo e misterioso che si ha difficoltà a definirlo. Racchiude tutto ciò che siamo e siamo stati, tutta le nostra storia personale ed unica, ma contiene anche il nostro “codice” di esseri appartenenti a questa razza umana che si incarna nella potenza simbolica degli archetipi. Il nostro inconscio ci mette in contatto con altre individualità, attraverso il nostro inconscio noi “percepiamo” cose che vengono da altre persone (sensazioni, pensieri, influssi) da altri tempi (retaggi familiari o culturali) o addirittura altri livelli assimilabili alla vastità dell’inconscio dell’incosncio collettivo.
E’ vero che nei sogni vengono espresse paure, convinzioni o desideri, ma spesso (molto più spesso di ciò che si pensi) nei sogni arrivano indicazioni o vengono visualizzate situazioni che puntualmente si verificano. E’ vero che possono essere solo il riflesso e di ciò che è stato captato dalla estrema sensibilità sub-conscia, ma è altrettanto vero che spesso non hanno una spiegazione razionale.
Noi siamo immersi in un flusso temporale che forse non è così lineare come siamo soliti pensarlo, con un prima, un adesso ed un poi, ma che potrebbe essere circolare. La forma lineare che noi diamo al tempo appartiene al pensiero razionale che ha bisogno di tutto semplificare, comprendere e spiegare, ma se ci sottraiamo a questa logica rassicurante, entriamo in una dimensione molto più vasta (e priva di sicurezze).
Noi non sappiamo cosa sia la realtà nella quale siamo immersi, da cosa dipenda e come sia nata, e non sappiamo nemmeno da dove vengano i sogni, certo, nascono nel nostro inconscio e ne sono uno specchio fedele, ma sono anche molto di più. Perchè arrivano? Che funzione hanno?
Il nostro inconscio non “pensa” il nostro inconscio SA e si manifesta, c’è molta differenza…quando ci mostra qualcosa è sempre utile interrogarsi su quello che è affiorato. Capire non è così indispensabile, ma è importante stare con le sensazioni sentite e ricollegarle alla realtà. Se si può. Se non si può, fa nulla, l’inconscio ha la forza di propulsione necessaria a farci cambiare, il nostro processo individuale avviene comunque anche senza la nostra comprensione.
Quanto ai veri sogni premonitori o a visioni veramente inspiegabili e comuni in certe culture o momenti storici, un testo sempre interessante è: “Sogni, profezie e apparizioni” scritto da una collaboratrice di Jung: Aniela Jaffé.
Spero di averti almeno in parte risposto.
Un caro saluto Marni
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione totale o parziale del testo
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