Eccovi un altro racconto che ci è arrivato da una nostra cara lettrice, Rita. Lo pubblichiamo con piacere perchè è la commovente testimonianza di una bella storia d’amore fra lei ed il marito Mirko, cominciata esattamente il 28 giugno di tanti anni fa…
28 giugno 1969: quel giorno furono celebrati tre matrimoni e il nostro era l’ultimo, alle ore 12. Piazza San Fedele, a Milano, era affollata da parenti e amici: io sono scesa dalla macchina e tu eri giè’ lì: ci siamo scambiati un intenso sorriso carico di emozioni ancora nascoste.
La cerimonia si è svolta con allegria: gli amici si scambiavano occhiate complici e sussurravano:” Ce l’avete fatta”!
Dopo il rinfresco siamo tornati a casa: avevamo invitato i parenti più stretti: ci siamo accorti che non avevamo pane e così siamo scesi in panetteria: io con l’abito da sposa con tanto di velo; e tu con lo smoking! I passanti ci guardavano con curiosità ed affetto.
Così è cominciata la nostra vita matrimoniale, con una scena quasi surreale: due sposi che correvano in piazza Bernini con tre baguette sotto il braccio! Eravamo due giovani scanzonati con poca esperienza, ricchi di sogni, di ironia e buona volontà.
Io come casalinga ero un disastro! Cercavo di preparare qualche manicaretto che puntualmente, nei primi tempi, veniva uno schifo. Allora tu con grande tenerezza mi dicevi: ”Buono tesoro, è carne o pesce”? Con il passare del tempo alla domanda ”E’ buono”? rispondevi: ”Sì grazie, ma sono sazio”.
Questa tua gentilezza d’animo stupiva molto le mie amiche che avevano dei mariti brontoloni. Anche noi abbiamo avuto le nostre discussioni, ma le abbiamo appianate con buona volontà.
La nostra vita è continuata all’insegna dello humor e dell’ allegria. Famosa è rimasta la tua frase: ”Vali tanto oro quanto pesi e siccome pesi sempre di più, vali sempre di piu”.
Sono arrivati due meravigliosi figli, Paolo e Roby, e tu sei sempre stato presente; li hai viziati con tenerezza dicendo: ”E’ giusto accontentarli perchè non si sa mai che cosa riserverà loro il futuro”.
Abbiamo trascorso 32 anni insieme: anche se abbiamo vissuto in simbiosi, io mi sono sentita una donna libera grazie a te.
L’ultima tua frase, caro, amato Mirko, è stata:”Sei stata la luce dei miei occhi e la gioia della mia vita”. Era il 18 maggio 2001: te ne sei andato con il corpo ma non con lo spirito. E io devo a te se oggi sono una donna ”serena e appassionata della vita”. Le nostre canzoni e i nostri ricordi intensi mi accompagnano ancora: non te ne sei mai andato, ti sei solo allontanato.
Rita Gamberini
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Qual’è la prima cosa che vi viene in mente quando guardate queste immagini?
Come si parlava d’amore in quegli anni ? come si sono conosciti? quale frase mai si saranno detti la prima volta ?
Paolo.