Da anni ormai sono conosciuta nel paese in cui vivo e lavoro non tanto come la dottoressa veterinaria, ma come la “gattara“.
Il sogno di ogni gatto
Adoro i gatti , sono creature speciali con un fascino misterioso che mi intriga sempre più.
Anche se sono anni che li curo e li vivo imparo sempre cose nuove sul loro conto.
La piccola storia di oggi vuole essere solo uno spunto per riflettere.
Era una domenica di settembre, il viale era pieno di gente e di stend per la vendita di prodotti artigianali. Anche io e l’associazione Abeta eravamo lì nel tentativo di racimolare iscrizioni e piccoli contributi per gli animali più sfortunati.
Mentre eravamo impegnati a tentar di trovar famiglia per un bellissimo gattino, un uomo agitatissimo si avvicinò al banchetto.
Silver, raccolto per strada
Mi chiedeva aiuto perchè da qualche giorno erano comparsi dal nulla cinque piccoli gattini rossi e temeva seriamente per la loro salute. Avevo iniziato a spiegargli come meglio agire, quale antibiotico fare e come interpellare l’asl competente per far arrivare l’ambulanza che avrebbe dovuto portare in ospedale i piccoli,quando un’amica, Daniela, mi incitò ad andare sul posto per una perlustrazione.
Il posto che ospitava i gattini non era brutto e sicuramente c’era qualcuno che si interessava alla loro alimentazione perchè vedevo ciotole sparse ovunque, ma i poveri mici erano veramente in pessime condizioni.
Decidemmo di portarli via di lì per ospitarli in un luogo più riparato dove poterli curare e meglio nutrire.
Batman, gattino rosso preso dal rovo
I gattini sembravano buoni ed infatti il primo si fece subito prendere da me attraverso il cancello e mettere in un trasportino, ma gli altri erano troppo distanti per poterli raggiungere.
Con l’aiuto di alcuni ragazzini decisi di scavalcare il recinto, ma purtroppo così facendo spaventai i piccoli che si infilarono in un rovo enorme.
Non immaginavo quanto fosse difficile e doloroso infilare le braccia tra gli arbusti spinosi del rovo ma, con grande soddisfazione uno ad uno riuscii a tirare fuori tutti i piccoli tranne uno.
In un primo momento mi sembrava incastrato, ma poi guardandolo meglio mi resi conto che quella povera creatura era morta, completamente accasciato sui rami. Potevo solo pensare che per debolezza non era riuscito più ad uscire da quel groviglio di rami e lì si era lasciato morire.
Una morsa nel cuore, soppiantata solo dall’idea di poter aiutare gli altri piccolini terribilmente raffreddati e con lesioni oculari.
Oggi i piccolini sono ospitati da Anna, curati ed alimentati con amore ma aspettano un’adozione che io mi auguro possa arrivare quanto prima.
Morfeo, purtroppo ho dovuto asportargli l’occhio per la grave infezione
Io chiedo solo che la gente sia più sensibile nei confronti di queste piccole creature e che nella maggior parte dei casi serve veramente tanto poco per rendergli la loro vita più semplice e serena.
Per chi ne avesse voglia esistono migliaia di associazioni, rifugi, canili o gattili che chiedono solo un piccolo aiuto come cibo, coperte, ciotole, cucce o del semplice denaro o, meglio ancora, una adozione, vera o a distanza.
Bisogna solo aver voglia di informarsi attraverso internet o un medico veterinario di fiducia.
Imma Paone
Tags: adozioni, imma paone, rifugio, trovatelli
Che tenerezza mi fanno quei mici !!! adoro i gatti perchè sono animali furbi imprevedibili e danno tanto affetto , ho sentito di una terapia contro l’ansia e stess che dice di tenere in braccio un gatto e accarezzarlo …. mi conferma questo ? io ne traggo beneficio ….. che ne pensa lei ?
bellissimo come sempre…. mi piace leggerti un bacio…