Purtroppo la tanto desiderata estate è finita ma resta, per molte persone, il periodo dell’anno più bello.
Le giornate si allungano, il lavoro inizia a scemare, si sogna il mare e la spiaggia ed i cani, proprio perchè fa troppo caldo per rimanere tra le quattro mura di casa, vengono portati a passeggio fino a tardi.
In molte città sono stati allestiti parchi in cui poter far passeggiare i propri cani e, per chi è fortunato, addirittura boschi in cui poterli lasciare liberi di correre.
Ma con il caldo la vegetazione inizia a seccarsi ed ecco che nascono i primi problemi.
La maggior parte delle volte la “storia” è sempre la stessa.
Il proprietario viene in ambulatorio dicendo che il cagnolino si lecca insistentemente la zampetta, che oltre a presentarsi iper-bagnata è anche infiammatissima, e zoppica.
In genere tra le dita si riconosce un buchetto dal quale fuoriesce del siero-sangue.
Effettivamente il cane alla palpazione ha dolore ed infatti, per i cani meno buoni, non è possibile manipolare la zona in tranquillità.
Nei casi più irritati è necessario effettuare una piccola sedazione in modo da lavorare con più tranquillità.
Ed ecco che inserendo una pinza particolare, se si ha fortuna, si riesce ad estrarre ” il mostro “.
La reazione di stupore dei proprietari è sempre la stessa ed io li , collaudato da anni di esperienza, racconto la stessa cosa.
In genere, nella migliore delle situazioni, si risolve il tutto con antibiotico e antinfiammatorio.
I forasacchi sono le spighe di alcune graminacee con forma lanceolata e superficie ispida al tatto.
forasacco
Grazie a questa particolarità riescono a puntare una qualsiasi parte del corpo ( orecchie, naso, spazi interdigitali ) ed a penetrare sempre più dentro, creando veri e propri tunnel, fino a raggiungere le regioni anatomiche più disparate.
Forasacchi accidentalmente inspirati possono raggiungere in pochi giorni addirittura i bronchi creando dei seri problemi respiratori.
Ovviamente l’ingresso del corpo etraneo, di per se già fastidioso, è causa di altri ” problemini “.
Attraverso il tunnel scavato dalla graminacea iniziano ad entrare i batteri ” cattivi “e da qui la produzione di quel siero-pus che accompagna la loro permanenza.
Quest’anno, nel giro di poche settimane ben tre cagnolini hanno avuto questo problemino: Spike, cane da caccia, che mentre correva ha inspirato il forasacco ed ha iniziato a presentare dopo poco scolo nasale e starnutì insistenti, Gaia, carinissima meticcetta con il classico fiorellino tra le dita della zampetta anteriore e Thor, al quale invece la vittima è stato il povero occhietto che alla visita era gonfio e rosso come una ciliegia.
Fortunatamente tutti caso che si sono risolti senza grossi problemi ma, qualche volta, é necessario ricorrere ad attrezzature specialistiche come gli endoscopi o addirittura ad interventi chirurgici.
Tutto questo non deve però assolutamente scoraggiare i padroni ed evitare le lunghe e appaganti passeggiate con il proprio cane ma vuole essere solo un consiglio a controllare sempre il proprio amico a quattro zampe, evitare magari posti troppo aridi e portarlo subito da un bravo veterinario qualora sorga un qualsiasi anomalo sintomo.
Il nostro Brooklyn
Imma Paone
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Tags: fistola, forasacco, imma paone, pus, sintomi.
Bel blog da rileggere bye
Grazie, Emiliano!
Ciao Stimo il tuo intervento, come altri che hai scritto, giudico ricco di
contenuti il tuo sito e penso che ti metterò nei preferiti, ciao!
Post davvero interessante, il tuo sito è tra quelli
da leggere ogni giorno nel settore, sempre ottime idee, grazie
Grazie a tutti