Da ormai vent’anni lavoro a contatto con i nostri amici a quattro zampe ed ho avuto modo di conoscere tante persone, molto diverse tra loro.
C’è chi adora letteralmente il proprio amico, curandolo ed amandolo al pari di un bimbo e chi invece resta più indifferente ma comunque regalandogli un posto tranquillo in cui vivere.
Esiste poi tutta una “squadra” di persone che come una missione raccoglie dalla strada cani abbandonati per rimetterli in sesto e trovare loro una nuova famiglia capace di amarli per sempre.
Brooklyn
Colgo l’occasione, con questo articolo, per presentare una giovane coppia napoletana, Alessia e Giuseppe, alla quale ho chiesto di raccontarci il loro ” lavoro “: salvare i randagi!.
Alessia dice:”due anni fa è nato il nostro impegno, la nostra “missione” per aiutare chi non ha voce.
Non siamo una grande associazione,siamo semplicemente due ragazzi della provincia di Napoli che, con grandi sacrifici ed immense difficoltà, hanno deciso di seguire il loro cuore, volgendo lo sguardo verso queste creature meravigliose.
Ci presentiamo: siamo Alessia G. e Giuseppe R., due studenti universitari, rispettivamente di 26 e 25 anni che, oltre ad essere una coppia nella vita, condividono questa immensa passione.
Alessia e Giuseppe
La situazione qui al Sud è particolarmente critica, ogni giorno un’emergenza ed un nuovo randagio, ogni giorno si affrontano delle piccole battaglie contro una “mentalità diversa”, che si cerca pian piano di modificare.
Tutto quello che facciamo è frutto, per lo più, delle nostre tasche, ormai quasi vuote.
Spesso, quando qualcuno ci contatta dicendo di aver trovato un cane o un gatto di cui, però, non può prendersi cura, la frase che segue è sempre la solita: “Voi fate questo, no? Non siete volontari?”.
Appunto, siamo VOLONTARI.
Il volontariato “animalista” è un “mondo” difficile, un mondo in cui si investe tanto, in termini di tempo e soldi.
E’una scelta, è un voler donarsi corpo ed anima, che ti impedisce di voltarti e far finta di “non vedere”.
E’ soprattutto, è una scelta silenziosa, è un ” lavorare “, 24h su 24, che ti lascia davvero poco tempo per quella “cosa” chiamata VITA PRIVATA.
Alessia e Rudi
Ma, come ogni cosa che ha dei “pro” e dei “contro”, c’è il meraviglioso PRO di avere a che fare con delle creature meravigliose, dall’immensa dignità, che nonostante il male subito, riescono ancora ad amare in maniera incondizionata, a fidarsi nuovamente.
Abbiamo davvero tanto da imparare da questi esseri speciali.
Sul social network ormai più famoso, Facebook, ci conoscono come “Yuda Adozioni”, una pagina nata proprio con lo scopo di dare visibilità a tutte le creature più sfortunate.
Grazie ad essa, e grazie anche agli aiuti e alle tante condivisioni da parte di persone che, come noi, sono sensibili alla causa, molti nostri amici a 4 zampe hanno raggiunto le loro famiglie, hanno chiuso definitivamente il brutto capitolo della strada ed hanno cominciato a riscrivere la loro vita, questa volta tutta in salita.
Molte sono le persone che ci aiutano, chi da vicino e chi da lontano.
In particolare non posso non far riferimento a due persone speciali, due spalle forti sulle quali poter sempre contare: Enza P, che è per noi un “porto sicuro”, un aiuto concreto e sempre presente in tutto e per tutto: viaggi, recupero e gestione delle creature di cui ci occupiamo, e Debora S., amica e volontaria di Torino che, anche se a chilometri di distanza, prende a cuore le creature di cui ci occupiamo battendosi, soprattutto mediante diffusione in rete, nel tentativo di trovar finalmente la famiglia giusta, ottenendo favolosi successi per i nostri amici a 4 zampe.
Il tutto ” funziona ” così: quando ci occupiamo di un cane, a volte anche di più di uno, la prima cosa che facciamo è, ovviamente, portarlo dal veterinario per valutare il suo stato di salute.
Giuseppe e Neve
Nell’attesa dei risultati, cerchiamo di assicurargli un luogo sicuro, che sia una pensione o uno stallo provvisorio offerto da persone di buon cuore che spalancano le porte della loro casa.
Analisi del sangue, vaccinazioni, copertura antiparassitaria, alimentazione, sono ovviamente a nostre spese, che possono moltiplicarsi o, addirittura, triplicarsi quando il cane viene messo in una pensione privata, quando deve essere curato o deve affrontare particolari interventi.
Apro una breve parentesi: ci tengo a precisare che, in tutto questo, non siamo sostenuti da alcun Ente, pubblico o privato che sia. Voglio precisarlo perché, molte persone, tra cui anche alcuni adottanti, credono che forse paghiamo poco o nulla per via di “particolari sconti” in cliniche veterinarie o pensioni, o che siamo sostenuti dal Comune di appartenenza .
Magari fosse così!!!.
Nel frattempo, inizia il nostro “tam tam” su facebook.
Vengono pubblicate foto, storia, aggiornamenti sullo stato di salute, e si cerca disperatamente di raggiungere il buon cuore della persona o della famiglia giusta, la cui richiesta viene valutata mediante seri e scrupolosi controlli pre-affido.
Se tutto procede per il verso giusto, si prepara il cane, si acquistano i biglietti del treno (non utilizziamo staffette) e si parte.
Noi non navighiamo nell’oro ma, nonostante questo, cerchiamo di far viaggiare i cani in maniera adeguata, rendendo il loro viaggio verso la nuova vita, quanto più tranquillo possibile.
Dalla stazione di Napoli Centrale saliamo sul treno che ci condurrà a destinazione, carichi di gioia ed emozione, insieme ai nostri amici a 4 zampe e, con un andata e ritorno in giornata, arriviamo a casa distrutti, ma con il cuore pieno di gioia.
Non posso, però, nascondere che i momenti di sconforto e abbattimento sono tanti, in cui ti senti completamente sovrastato da tutto, ti senti “troppo piccolo” per affrontare situazioni così grandi.
La nostra vita, ormai, è una “ vita pelosa ”, come la definiamo noi.
Gioia, dolore, stress, lacrime di tristezza e di felicità, accompagnano questa nostra “missione”.
Amiamo le creature di cui ci occupiamo, gioiamo e soffriamo con loro e, quando qualcuno ci lascia per sempre, un pezzo del nostro cuore vola via con lui.
E’ forse questa la “parte più brutta”, quella che non vorresti mai che accadesse: in quei momenti, ti senti crollare il mondo addosso, ti senti impotente di fronte a tanta sofferenza. Ma poi, il nostro cuore pian piano ricomincia a battere ancora più forte, perché sappiamo che non possiamo arrenderci. Dobbiamo continuare a farlo per Loro, soprattutto in nome di chi non ce l’ha fatta.
Allora andiamo avanti, stringiamo i denti, sperando in un domani sempre migliore, per Loro, nonostante le difficoltà.
Poi, un giorno, arriva una telefonata, c’è qualcuno interessato a quella creatura di cui ti stai occupando e tutti i sacrifici, la stanchezza, svaniscono in un attimo. E’ questa la nostra più grande soddisfazione: essere gli artefici di un immenso riscatto per queste creature, gli artefici di quel cambiamento chiamato VITA.
Vorrei raccontarvi una bellissima storia a lieto fine.
Premettendo che ogni adozione è, per noi, emozionante, ce ne sono alcune che lasciano davvero il segno.
Questa è la storia di Hope, meravigliosa meticcia di taglia media, dolcissima e buonissima che, purtroppo, ha vissuto quasi un anno della sua vita legata ad una catena.
Sole, vento, pioggia, Lei era sempre lì. Era solo un cane, tra l’altro un “meticcio”, e quella doveva essere la sua vita.
Con l’aiuto di diverse persone, il 7 Dicembre del 2012 siamo riusciti a liberarla e a portarla finalmente in salvo da quei mostri definiti padroni, mettendola al sicuro in una pensione di fiducia.
Era finalmente libera ed era veramente una gioia vederla correre felice nei prati.
Visita clinica, analisi del sangue e sterilizzazione hanno reso Hope pronta per la sua nuova vita e, finalmente, un giorno, arriva “La” telefonata, quella che poi si rivelerà, in seguito ai controlli,la miglior cosa che potesse capitare a questa meravigliosa creatura.
Adesso Hope, ribattezzata FAYAH, vive felice insieme alla sua nuova meravigliosa famiglia, che l’ha voluta fortemente.
La sua fantastica Mamma, a dimostrazione del loro essere una famiglia davvero speciale, è salita in treno ed ha deciso di raggiungere la sua bimba pelosa direttamente a Napoli.
Le sue parole non le dimenticheremo mai: “Ragazzi, come fate ad affrontare dei viaggi così lunghi ed estenuanti, perché io non potrei farlo?”.
Grande esempio e grande donna.
Ogni giorno, vedere le foto di Fayah ci riempie il cuore di gioia e, ancora oggi, li ringraziamo per aver scelto Lei, per averle concesso il piacere di vivere una vera vita, quella che dovrebbe spettare a tutte queste creature speciali.
Queste le parole della sua mamma e del suo papà, in seguito all’adozione: “Sono passati quindici giorni e FAYAH è diventata ufficialmente parte della famiglia,in realtà lo era già dopo due giorni. La cucciola è finalmente a casa. Grazie Alessia e Giuseppe ci avete mandato uno di voi,un angelo pieno di affetto”, e ancora: “Un mese fa, a quest’ora, correvo in stazione per andare a prendere “una foto” che chiedeva aiuto. Dopo 30 giorni sei parte di noi. Mi hai ricordato quanto è bello avervi, vivervi e capirvi. Nonostante tu non sia più il cucciolo spaventato che ho visto a Napoli, abbiamo ancora tanto da dirci, ma il tempo non ci manca e la voglia nemmeno. Lei è Fayah!!! Un ricordo di tutti gli altri miei pelosi…”
Come Fayah, tanti altri adesso sono felici e vivono una VERA VITA, ma tanti altri aspettano ancora di essere notati.
Chi in canile, chi in strada, chi in stalli, tanti altri cuori ed anime pure sperano, ogni giorno, che sia arrivato il loro turno.
ADOTTATE UN RANDAGIO.
Non comprate i cani, non incrementate questo commercio fatto sulla pelle di questi poveri esseri viventi.
Tirate fuori i cani dai canili, tirateli fuori!
Molti ci nascono in canile, non vedono altro che quel quadrato di cemento per 14 anni; e a volte anche di più.
Muoiono da soli, senza l’affetto di una persona speciale, anzi, senza aver mai conosciuto una persona speciale.
Non potete immaginare il grande appagamento d’amore che ne riceverete.
Vi renderete felici, e renderete felice un’anima speciale “.
Ringrazio di vero cuore Alessia e Giuseppe per averci raccontato il loro IMPEGNO, la loro missione, che svolgono con grande passione e dedizione e colgo ancora una volta l’occasione per ricordarvi che aiutare un cane o un gatto può anche semplicemente consistere in una passeggiata al canile, ad un rifugio o presso qualche associazione per una carezza, una coccola, offrire loro del cibo di qualità, delle cucce, dei giochi oppure, ancora più semplicemente, del denaro per una vera e propria adozione a distanza.
Io, Alessandro e la nostra adorabile Valentina, raccolta dalla strada 6 anni fa
Imma Paone
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