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Cari amici,
la lirica di oggi s’intitola Delusione ed è un componimento che desidera illustrare come giunti ormai ad una certa età, l’essere costretti a confrontarsi ogni giorno sempre con gli stessi fallimenti, quelli che la carriera di poeta non lesina di certo, possa indurre una reazione quasi di nausea e repulsione, col risultato che i soggetti, magari troppo sensibili come il sottoscritto, precipitano all’istante in una vecchiaia precoce e tossica: una vecchiaia assai particolare, in verità, che intacca lo spirito (non le membra) e che alle persone intorno ai quaranta (vale a dire i miei simili) è nota col nome sinistro di noia o demotivazione. I versi che state per leggere riconoscono, insomma, nella delusione esistenziale uno dei mali peggiori al mondo, ed una patologia sicuramente perniciosa che, oscurando di continuo le piccole gioie quotidiane, le impolvera tutte d’un plumbeo velo di tedio e scoramento. (altro…)