La copertina di Strawberry-stop, silloge di liriche scritta da Luciano Troisio
Luciano Troisio, Strawberry-stop, LietoColle, Faloppio, 2008
In Strawberry-stop, libro di poesie che ha come protagonista il viaggio (ovvero l’estroso e perenne vagabondare dell’autore in terra asiatica), quasi ogni testo è caratterizzato da periodi sapienti e intricati che, mescolando principali e subordinate in un groviglio trafelato di parentesi ripetute (siano esse quadre o tonde), si manifestano per ciò che realmente sono:
una sequenza interminabile di vocaboli, sintagmi o locuzioni, ma anche una fuga concitata, imperterrita e prospettica d’incisi continui, che a sprazzi improntati alla critica sociale, si completano a vicenda, formando un pieno orchestrale di frasi tambureggianti, nel quale ogni singolo pensiero è uno strumento musicale a sé che riprende e rielabora il tema dominante del viaggio, per tramutarlo in riflessione compulsiva sulla vita: vale a dire in un espresso desiderio d’analisi, non di rado sostenuto da un’ironia farsesca, che sfiora in molti casi i virtuosismi ludico-polemici (nonché sperimentali) del grande Palazzeschi.
Pietro Pancamo
CHI SONO
Avvertenze:
• Tutti i diritti, relativi ai documenti, agli articoli, alle poesie, ai racconti e alle immagini che costituiscono questo post, appartengono ai legittimi proprietari.
• Alcune fotografie sono state scaricate mediante un programma automatico di download e si ignora pertanto se siano coperte o no da un copyright; ovviamente, su richiesta degli eventuali detentori di quest’ultimo, si procederebbe subito a rimuoverle.
• Prohibited the dissemination of text and photos without permission and without citing the author and source of information.
Tags: aldo palazzeschi, asia, lietocolle, luciano troisio, pietro pancamo, poesia
Complimenti, Pietro! Una ‘vibrante’ recensione che invita davvero a leggere il libro!
Ti ringrazio, carissima Susy!
Tanti auguri di serene e buone Feste sia a te che alla tua famiglia.