Sebbene insonne di natura, vi auguro senz’altro un 2016 da sogno, cari amici de «Il Cofanetto Magico». E se nel corso dei tanti mesi che il nuovo anno sta per offrirci generosamente, vi capitasse prima o poi d’incrociare un feroce incubo notturno, potreste sempre “esorcizzarlo” e tenerlo a debita distanza, applicando il metodo infallibile che v’illustro di passata nella poesia seguente…
In incognito
Dormo in incognito
per non farmi riconoscere dagli incubi.
Scavano per l’aria come talpe;
hanno un paio d’occhi
larghi e fotofobici.
Sul comodino
il lume acceso mi nasconde.
Pietro Pancamo
CHI SONO
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Tags: incubi, luce, nuovo anno, pietro pancamo, poesia, sogni
Congratulazioni! Grande Pietro…
Incipit suggestivo. Finale liberatorio.
Marica e Valentino
Cara Marica e caro Valentino, grazie di cuore.
Con La frenetica vita di oggi , una sosta si può trasformare in una sconfitta . Abbiamo grandi aspettative, ma ci portano ad una insonnia piena di incubi con la paura di non riprendere il ritmo della corsa.
Sì, è vero: una sosta può tramutarsi in sconfitta (vedi ad esempio Hamilton, quando i meccanici della Mercedes impiegano troppo tempo a cambiargli le gomme).
Chiedo scusa per la battuta e ti ringrazio, cara Maria Luisa, per la tua costante e significativa presenza.
Tu, caro amico, devi avere un sesto senso verso di me !
hai centrato in pieno quello che e’ il mio “non vivere” di oggi
congratulazioni …. un abbraccio
Siamo in tanti a non vivere. Come dice Bruno Minelli, un poeta delle mie parti: “Non siamo, non esistiamo”.
Coraggio, cara Elena! Un abbraccio anche a te.
Grazie per il rimedio suggerito; può diventare utile allontanare gli incubi!
In fondo basta saper tenere accesa, in noi, la luce di una speranza qualsiasi.
Mi è piaciuta tantissimo la tua poesia perchè è essenziale, efficace e non si lascia travolgere dalle paure che troppo sovente ci inseguono.
Si tratta di un rimedio costoso, specialmente se il lume da notte è elettrico. È possibile, comunque, che la bolletta da pagare non si riveli poi così salata: secondo Nicolae Petrescu Redi, infatti, si paga di meno quando il contatore della vita (e della notte, aggiungo io) registra tanta luce.
Grazie per aver apprezzato i miei versi, cara Anna Maria.
Molto suggestiva e veritiera , complimenti Pietro
Grazie mille, cara Lorella.
ho riletto la tua poesia, molto coinvolgente, quante volte andiamo a letto per dimenticare , ma ci attendono gli incubi…. però tu ha scoperto il rimedio !
Molto bella Pietro, complimenti !
Per fortuna è un rimedio di cui potremo fare a meno. O così si spera… “Verrà forse un tempo in cui la luce interiore uscirà da noi, in modo che non avremo più bisogno di altra luce” (Johann Wolfgang von Goethe).
La mia luce dorme a fianco a me, confido in lui e nelle sue gambe forti per cacciare a calci i mostri del mio subconscio.
Bellissima poesia davvero, bravo.
Ti ringrazio molto dei complimenti, cara Bianca. Ma è tutto merito dei miei incubi…
La piccola luce sul comodino contro il brutto sogno, illumina il mio sonno…..
Beh, in effetti si corre il rischio di scoprire, alla fine, che a impedire il sonno è stata proprio la luce, e non gli incubi…
UN LUME ACCESO!!! C’è tanta carenza di Lumi.
Voltaire ti darebbe pienamente ragione, cara Maria Teresa.
Grazie infinite a te, e Laura, per l’affettuosa attenzione con cui leggete le mie poesie.
Versi suggestivi e messaggeri di una grande verità: la Luce che protegge e salva…illuminando! Davvero una bella poesia! L’ Arte che si fa dono di memoria. Grazie, caro Pietro!
“La memoria è tesoro e custode di tutte le cose” (Cicerone).
Grazie per l’afflato lirico-filosofico delle tue considerazioni, carissima Susy.
Grazie per questa poesia che ci offre una speranza di luce durante i nostri incubi notturni.
Grazie a te per la gentilezza con cui sempre mi commenti, cara Marisa.
Vogliamo che i fantasmi, fatti di vapori sfuggenti, si annientino nelle luci abbaglianti rendendo i pensieri più chiari e più limpidi in modo da alleggerire il trascorrere della vita.
“La vita è una grande avventura verso la luce” (Paul Claudel).
Grazie per questo tuo intervento, dallo stile così poetico e “arioso”, cara Marisa!
Ciao Pietro.. C’è carenza di lumi, ma questi lumi li dobbiamo accendere per tenere viva la speranza, non solo per noi, anche per un mondo migliore?
Teniamoli accesi, allora, e auguriamoci che la speranza, nel vederli, non pensi che l’abbiamo data per spacciata e che, dunque, le abbiamo già allestito la camera ardente.
Perdonami la battuta lugubre, cara Santina, e grazie dal profondo per le tue parole.
La luce illumina, il buio inquieta.
Per questo di notte la luce rasserena ed aiuta ad allontanare gli incubi.
“È di notte che è bello credere alla luce” (Edmond Rostand).
Grazie d’essere venuta a trovarmi, cara Luciana.
Caro Pietro, hai descritto molto bene in pochi versi quello che mi sembra di capire:la luce ovvero la conoscenza,allontana i mostri rappresentati dall’ignoranza e dalle brutture della vita…
“Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza” (Socrate).
Grazie per aver contribuito al dibattito, cara Elena.