La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone

Cara Dott.ssa Imma Paone

sono Rita da Portici ( Napoli ) e le scrivo per un consiglio.

Ho 15 gatti di diversa età che vivono tranquillamente insieme, ma ultimamente c’è un problema che mi sta facendo preoccupare.

....

C’è una gatta di 5 anni che da qualche giorno vomita ed ora non vuole nemmeno più mangiare. La vedo sempre più apatica.

L’ho fatta già visitare dal mio veterinario che mi ha suggerito delle punture di un gastroprotettore senza ulteriori indagini, ma, dopo due giorni di terapia la situazione non è cambiata.

Secondo lei cosa devo fare?

Grazie per la sua disponibilità.

Cara Rita,

grazie per avermi fatto questa domanda perchè ci sarebbe tanto da scrivere in merito al vomito che, purtroppo, molto spesso viene sottovalutato.

Vorrei raccontarti la storia di Bettyboop, la mia gatta, che questa primavera mi stava lasciando.

....

Bettyboop

Voglio però fare una piccola premessa: il mio lavoro mi porta a stare fuori casa praticamente 12 ore al giorno e perciò non mi è molto semplice seguire i miei 6 gatti.

Era aprile e, da qualche giorno, ad ogni mio rientro, notavo uno o più vomiti per casa e la mia gatta più grande di età un pò più inappetente e svogliata.

Quella sera stessa iniziai una blanda terapia sottocutanea con un semplice gastroprotettore, convinta che il suo problema fosse un bolo di peli, visto che in primavera si accentua il cambio del manto ed i gatti sono soliti ingoiare i propri peli mentre si “fanno le pulizie”.

La mattina seguente, portai al lavoro con me la mia gatta, per un prelievo ematico ed una ecografia.

Il collega notò subito una ridotta motilità intestinale, un inizio di lipidosi epatica, perchè erano già diversi giorni che non mangiava, ed una reattività al pancreas, responsabile del dolore addominale.

Considerando che gli episodi di vomito erano aumentati decisi di passare ad una terapia endovenosa più completa con fluidi, antidolorifico, antibiotico.

Niente…la situazione non accennava a migliorare.

La mattina seguente riportai con me Bettyboop a lavoro e le feci una seconda ecografia.

La reattività pancreatica tendeva ad aumentare, la colecisti aumentava il suo volume mentre la motilità dell’intestino si riduceva sempre più.

Per alimentarla decisi di addormentarla ed inserirle un sondino esofageo attraverso il quale potevo somministrarle più facilmente del cibo.

Ma ancora niente…lei stava sempre più abbattuta e continuava a vomitare.

Studiai il modo di eseguire una alimentazione parenterale, abbracciando tutti i rischi che questa poteva provocare, ma purtroppo era l’unico modo di nutrire la mia povera Betty.

Disperata le feci fare un’ulteriore ecografia in cui si vedeva che l’intestino era completamente paralizzato e la colecisti grande quasi quanto un mandarino (praticamente enorme).

Non potevo aspettare molto.

Nonostante gli altri colleghi non fossero d’accordo con me, considerato le pessime condizioni cliniche della mia gattina e gli alti rischi anestesiologici, volli tentare l’ultima chance: una laparatomia esplorativa, per vedere con i miei occhi cosa stesse succedendo.

All’apertura dell’addome trovai un intestino piccolissimo, grigiastro, completamente fermo ed una colecisti enorme ed il suo dotto ostruito. Per istinto tolsi la colecisti immaginando che il blocco del suo dotto potesse essere la causa di tutto questo quadro clinico.

Finito l’intervento, emotivamente molto provata, portai la gattina a casa e la rimisi in terapia.

Nei tre giorni successivi qualcosa stava finalmente cambiando. La piccola non vomitava più permettendomi di riprendere l’alimentazione con il sondino esofageo.

Pian piano sembrava sempre più vigile tanto che iniziava ad essere insofferente durante la terapia in gabbia.

Per conferma feci fare una quarta ecografia e con tanto piacere scoprimmo che l’intestino aveva ripreso la sua peristalsi.

Bettyboop un pò alla volta riprese anche a mangiucchiare qualcosa da sola senza vomitare, ma per sicurezza il sondino esofageo lo tolsi dopo quasi tre mesi.

....

Io e la mia adorata Bettyboop

Oggi Betty ha ripreso la sua normale vita mangiando volentieri tutto e giocando coi i suoi “fratellini” e mi ha insegnato a non sottovalutare più nessun sintomo, anche un ” semplice vomito”.

Questo è il consiglio che mi sento di darle, faccia tutte le indagini necessarie e non perda altro tempo.

Un affettuoso saluto

Dr. Imma Paone

immavet1973@libero.it

<strong><a href=”http://www.ilcofanettomagico.it/autori/imma-paone/” target=”_blank”>CHI SONO</a></strong>

<em>Avvertenza:

  • I diritti degli articoli e dei documenti pubblicati nel seguente articolo appartengono ai rispettivi proprietari; così pure le immagini.
  • Alcune foto sono state prelevate dal web tramite un programma di download automatico e non si è a conoscenza se sono coperte da copyright o meno; se così fosse i legittimi proprietari dei diritti di copyright possono richiederne la cancellazione che verrà immediatamente effettuata.</em>

Tags: , ,

Lascia un commento