Archive for dicembre, 2016

La 1ª edizione dell’Oscar dello Sport fa rivivere a Montecarlo il glamour degli anni d’oro

giovedì, dicembre 29th, 2016

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Il palco dei Campioni premiati

Arte, Sport, Moda Couture, Gioielli, Lusso, Artigianato e Made in Italy, Montecarlo vive tutto l’anno di eventi, in un territorio a misura d’uomo; infatti, in base alla ricerca qualitativa effettuata su un campione di trend setter internazionali di nazionalità giapponese, russa, americana, cinese, araba e turca, Montecarlo viene considerata una piccola bomboniera che racchiude in sé tutta una serie di elementi che rendono la vita estremamente piacevole.

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Le facezie di Capodanno

martedì, dicembre 27th, 2016

Fuochi d’artificio (acquarello di Ernst Oppler)

 

Se vi state preparando per il veglione del trentuno, non dimenticate d’imparare a memoria le battute che trovate qui sotto: vi renderanno popolari fra gli altri convitati (o almeno spero) e vi consentiranno d’iniziare il 2017 con un sorriso beneaugurante. Insomma… un felice anno nuovo a tutti voi, cari amici della poesia!

P. S.: ovviamente l’autore delle battute in questione sono io. Se non dovessero piacervi, abbiate pietà e perdonatemi, vi prego!

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Gli Himba e le cascate Epupa in Namibia

giovedì, dicembre 22nd, 2016

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Gli Himba hanno la medesima origine etnica degli Herero, etnia pastorale arrivata nel Kaokoland, nel nord della Namibia al confine con l’Angola, nel 16° secolo.
Mentre la maggioranza degli Herero continuò in seguito la migrazione verso sud, una parte restò; attorno alla metà dell‘800, essi furono vittime di scorrerie di predatori Nama che li derubarono, progressivamente, di quasi tutto il bestiame.
Molti di loro fuggirono oltre il fiume Kunene in quella che ora è l’Angola. Qui, privati di quasi tutto e ridotti allo stato di cacciatori-raccoglitori, furono costretti a mendicare ospitalità e sostentamento; per questo furono chiamati, dalle popolazioni locali, Ovahimba (mendicanti).

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Il primo Natale di Domenico Cilenti a Firenze. Pensando alla sua Puglia una ricetta per le prossime feste natalizie.

domenica, dicembre 18th, 2016

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Domenico Cilenti a Peschici, dove si trova il suo ristorante Porta di Basso.

Fuori tanta gente che passa, curiosa, mille botteghe, quasi una musica di sottofondo, siamo nel centro storico fiorentino; ma entrando lasci tutto, i rumori della strada si affievoliscono….. Noti subito un giardino d’inverno pieno di colori e profumi, un maestoso arancio nel centro di una corte, insolita e preziosa nel pieno centro della città.

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Peschici (Puglia). La vista mozzafiato che i clienti possono godere mentre mangiano al Ristorante Porta di Basso, “a cento metri a perpendicolo sul mare”. Foto di Maria Cristina Giongo

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Peschici: Porta di Basso. Ed ecco da dove potete ammirare la veduta della foto sopra! Un sogno!

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Albano fa le cose in grande: non è stato colpito da uno ma da due infarti! “Ora sto meglio e voglio uscire dall’ospedale. Ognuno ha il suo percorso da compiere”.

domenica, dicembre 11th, 2016

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Lui, Albano Carrisi, fa le cose in grande. Anche quando si ammala. Ma questa volta ha esagerato: un infarto non gli bastava. Addirittura due! Dopo una lunga operazione terminata a notte fonda, “seguita” da lui stesso passo per passo in quanto non attuata in anestesia generale, ha avuto ancora la forza di fare una delle sue solite battute ricche di ironia ed ottimismo, rivolgendosi ai medici.

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Cellino San Marco (Puglia), estate 2016. Un caffè, la lettura dei quotidiani, il telefonino sempre incollato all’orecchio. Tutto in contemporanea!!!

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Io, la penna e un foglio di carta…

giovedì, dicembre 8th, 2016

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Quando si sente il bisogno di liberare la mente da pensieri ingombranti, ci si pone una domanda: a chi posso raccontare le mie pene? Il problema è che dei tuoi fatti agli altri poco importa. Meglio scrivere una lettera, liberatoria, a briglia sciolta, dove poter scaricare tensioni, pensieri e sentimenti. Un bel “Ciao” iniziale e via con un fiume in piena di parole per attrarre l’interesse d’un ipotetico lettore cui partecipare i tuoi stati d’animo e fargli credere di esserne il target. Questa lettera della mia amica Marica Caramia, merita di essere letta e riletta fino in fondo. Io l’ho fatto e lo rifaccio ancora perché ogni volta mi emoziono, mi si accappona la pelle. Immortal, la Giustiziera, questo mese lascia il posto ai sentimenti.
A tutti l’augurio di un felice Natale e prosperoso Anno Nuovo.
Valentino Di Persio

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Un fiore per te, Francesco Giorgino! E un bel libro come regalo di Natale.

sabato, dicembre 3rd, 2016

Rami di castagno in fiore di Vincent van Gogh (1890).
Fondazione E.G. Bührle Collection (Zurigo).
Questo quadro porta fortuna. Infatti fu rubato alla fondazione nel 2008 ma poi ritrovato 9 giorni dopo, ” fortunatamente”, in un’auto parcheggiata proprio a Zurigo. E’stato realizzato nell’ultimo periodo della vita del grande pittore olandese, quando usava spesso colori forti e insieme a tenui (indaco, verde, rosa pastello, bianco). Indica la natura che si risveglia e prende vita attraverso i rami e le foglie di castagno.

Seconda puntata di “Un fiore per…” in cui segnalo persone che si sono meritate un fiore (virtuale) da parte di tutti noi per tanti e tanti motivi. Il mese scorso lo abbiamo donato ad Asmae Dachan, una donna musulmana, giornalista, che combatte contro coloro che con i loro crimini devastano la sua e loro religione; vincitrice del premio della giuria dei Giornalisti del Mediterraneo 2016, molto attiva negli aiuti alle popolazioni della Siria martoriate dalla guerra, soprattutto ai bimbi negli ospedali ed orfanotrofi.

Anche Francesco Giorgino ha vinto (nel 2013) il prestigioso Premio Caravella giornalisti del Mediterraneo, ad Otranto, in Puglia.

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Editoriale di dicembre. Regali di Natale poveri ma per tutti.

giovedì, dicembre 1st, 2016

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Natale 2016. Una visita alla Rinascente di Milano…. per fotografare un “protagonista “ del Natale, tanto amato dai bambini: Babbo Natale! Foto di M.C.Giongo.

Che bello il Natale! La festa delle luci, della famiglia che si riunisce, del calore in casa e spesso la neve fuori casa. La festa della nascita, a Betlemme, di un bimbo poverissimo, in una stalla, riscaldato da un bue e da un asinello. Il tema del dono risale a questo evento e all’arrivo, in seguito, ( il 6 gennaio) dei re magi che gli portarono oro, incenso e mirra. Nella tradizione cristiana i magi erano degli astronomi e sacerdoti zoroastriani (seguaci della religione e filosofia basate sugli insegnamenti del profeta Zarathustra) che, secondo il Vangelo di San Matteo (2,1-12) seguendo “ la stella cometa” giunsero dall’Oriente per adorare la nascita di Gesù bambino.

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