Olanda. La violinista Gaia Trionfera, giovane talento musicale. Intervista a sua mamma. La musica come fonte di vita. Quando è bene iniziare a suonare uno strumento?

Gaia Trionfera, grande talento musicale

Il nostro Ambasciatore nei Paesi Bassi, Sua eccellenza Andrea Perugini, lo scorso Natale ha invitato la comunità degli italiani in Olanda ad un bellissimo concerto di Natale per violino e pianoforte, facendoci conoscere un giovane talento di soli 17 anni, Gaia Trionfera, che ha ricevuto un grande consenso di pubblico, con ovazione finale! La nostra Ambasciata e soprattutto gli ultimi ambasciatori che ne hanno assunto l’incarico hanno dato sempre più spazio alla cultura: meno raffinati rinfreschi nella splendida dimora a Den Haag (l’Aja) dove abitano durante il loro mandato, e sempre più manifestazioni artistiche. In questo modo noi residenti in questo Paese possiamo dire che i soldi italiani vengono spesi bene, a favore delle nostre più rinomate tradizioni di valore, non ultime quelle gastronomiche; oltre che per rafforzare i rapporti politici ed economici con la nazione ospitante.

Den Haag (Paesi Bassi). Natale 2017. Con l’Ambasciatore italiano nel regno dei Paesi Bassi e sua moglie Mariska Perugini-Visser, grande uomo di cultura e promotore della nostra cultura nel mondo; dopo il Concerto di Natale organizzato al Theater Korzo di Den Haag (Aja). Foto Hans Linsen

A questo proposito vi invito a leggere un’intervista (link) che feci proprio al nostro attuale Ambasciatore per il quotidiano Avvenire, poco dopo la sua nomina.

A cui ne è seguita una più ampia (link) proprio per il Cofanetto magico. Così lo conoscerete meglio.

Tornando al Concerto di Natale al piano c’era la professoressa Elena Matteucci, titolare della cattedra di pianoforte e musica da camera al conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, un’eccellenza nella sua specializzazione musicale, a livello nazionale ed internazionale. Si è esibita in Europa, America del Sud e Cina. E più volte ha suonato ne “I concerti del Quirinale” a Roma, trasmessi in diretta nazionale ed europea da RAI-radio 3. Una brava pianista e una donna bella, dolce, che quando terminava un brano e veniva acclamata insieme a Gaia Trionfera, le cingeva la vita in modo protettivo, affettuoso, materno. Potete seguirla nella sua pagina di facebook.

Anche Gaia Trionfera, nata ad Assisi 17 anni fa, vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha già vinto numerosi premi in Italia e all’estero, aggiundicandosi nel 2010 una borsa di studio dall’allora Presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano. Pure all’estero ha meritato una borsa di studio quadriennale, messa in palio dalla Mercer University di Macon (USA). Dal 2011 si esibisce come solista, sia a livello nazionale che internazionale (a Vienna, in Belgio, ecc.). Oltre che in duo: con la chitarra, come è avvenuto nella Sala Promotea del Campidoglio, insieme a Senio Alirio Diaz e con il celebre violinista Robert McDuffie. Ha avuto come insegnante la grande Dora Schwarzerberg, frequentando l’omonima Violiny Accademia a Vienna. Da luglio è allieva della violinista rumena Silvia Marcovici alla prestigiosa Università di Graz, dove è stata presa come Highly Gifted Student.

Sentirla suonare è entrare in una dimensione di favola, in un viaggio incantato dove ti fa da guida accompagnandoti con la voce del suo violino in un mondo di emozioni struggenti, malinconiche, gioiose, impertinenti, amorevoli, che vibrano come le corde del suo strumento, accarezzate dai suoi sospiri, dai virtuosismi delle sue piccole, agili mani. Al “risveglio” ti senti bene, molto bene; felice di aver goduto di tanta bella musica.

Ancora una bella immagine di Gaia Trionfera. Sul suo viso per ogni nota un’emozione….

Vorrei ricordare, a proposito di famosi violinisti, che Dora Schwarzerberg, la quale ora insegna in Austria, è nata nel 1946 a Toshkent (capitale della Repubblica dell’Uzbekistan) da una famiglia di musicisti di un teatro ebraico. Il padre era di origini rumene la madre di Kiev. Anche lei ha girato il mondo con il suo violino, musicista raffinatissima e pluripremiata. Il padre le diceva spesso: “ il violino deve parlare e piangere. La musica è uno stile di vita.”

Gaia Trionfera suona un violino “Federico Goldnagl del 1948”, per gentile concessione dell’Università della musica e delle belle arti di Graz e della professoressa Silvia Marcovici. Si esibisce anche con un violino “Tadioli 2010” donatole dal maestro liutaio Maurizio Tadioli di Cortetano Cremonese e infine con un violino “Riccardo Antoniazzi del 1911”, per concessione della Fondazione Pro Canale Onlus di Milano, ottenuto in “comodato d’uso gratuito”, come lei stessa mi ha raccontato, dall’attuale Presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella, che la segue spesso, informandosi dei suoi studi e successi.
La vita di questi artisti è difficile, faticosa e spesso non si hanno le possibilità economiche per affrontare il costo dell’affitto o dell’acquisto di un violino. Grazie a queste meravigliose persone tanti giovani possono quindi continuare a suonare, esercitarsi e procedere lungo il percorso dei loro sogni e delle loro capacità.

A proposito di sacrifici, si dice che dietro ad un grande uomo ci sia sempre una grande donna ed io dico anche che…dietro ad un giovane talento c’è sempre una grande mamma e una bella famiglia che lo sostiene, spesso a costo di parecchie rinunce. Ecco perchè ho voluto intevistare proprio la madre di Gaia, Rosabianca Merico, una bella donna, coraggiosa e sensibile, che stimo molto. Una parte è uscita nel quotidiano nazionale Avvenire; questa è l’intervista completa.

Quando è bene iniziare a suonare uno strumento musicale?
Per apprendere uno strumento è necessario cominciare prima dei 3 anni. Sono insegnante di pianoforte, ho sempre avuto la possibilità di tenere Gaia con me durante le lezioni. Così, senza troppe spiegazioni, ha adattato il suo comportamento. Adora ancora ora venire con me al lavoro. Sono una seguace del metodo Shinichi Suzuki e in quanto tale credo che il talento non sia innato, ma per usare una citazione del maestro giapponese: “ogni albero vivo germoglia e produce i suoi frutti.” Credo sia fondamentale apprendere la musica quando inizia la lallazione (vedi nota redazionale alla fine di questo articolo). Gaia è cresciuta così, nell’amore.
Ha orecchio assoluto, ma non a caso.

Riesce a condurre una vita come tutte le ragazzine della sua età?
Naturalmente si, ma dipende da quale ottica la si guarda.
Ha una migliore amica, la giovane pianista romana Giulia Loperfido con la quale condivide tutto, un “ragazzo”, un giovane violoncellista tedesco e molti amici cari, ma sempre molto selezionati, anche se Gaia riesce ad avere amici ovunque e con ognuno rimane in contatto per la vita. Per impegni musicali non frequenta fisicamente la scuola dall’età di 11 anni, ma è regolarmente iscritta alla quarta classe del liceo linguistico di Gualdo Tadino, ama studiare, si prepara da sola agli esami di fine anno, escluso per il tedesco e il francese che studia con l’aiuto di insegnanti privati. Non ama la discoteca, i videogiochi, il computer, ma si adatta e se costretta non si tira indietro.
Non ama perdere tempo anche perchè non ne ha! Ottimizza la giornata cercando di dedicarsi anche allo sport e al suo cane Milo.

Qual è il sacrificio più grande che ha fatto per inseguire il suo sogno di violinista?
Separarsi dal padre Marco che sta cercando con tutta sé di portare a Vienna e dalla danza classica che ha frequentato fino a qualche mese fa dall’età di 3 anni. L’ha lasciata con dolore, ma da perfezionista quale è, e visto il livello raggiunto, si è trovata innanzi a un bivio e ha scelto la musica.

E quali sacrifici deve ancora fare?
La strada che ha scelto è in salita, ma dalla vetta c’è un bel panorama, Gaia ama studiare…difficile parlare di sacrificio; non si separa mai dal violino, prende poche pause e lo fa naturalmente, lo porta anche nelle rare vacanze che si prende.

Mamma e figlia, sempre insieme, in giro per il mondo!

Vive, vivete bene a Vienna, non le manca l’Italia?
Non credo che le manchi l’Italia, Gaia si sente cittadina del mondo, non esita a cambiare vita e città per conoscerne le caratteristiche piu profonde. Ama Vienna e credo che si senta un po’ parte di questa città che ci ha accolte a braccia aperte. Io sono come Gaia, ritengo che il mondo sia grande da esplorare, amo l’Italia, ma non ci tornerei, Vienna per ora mi va benissimo. Marco è benvenuto se lo desidera.

Infine, Gaia si considera un talento?
Gaia non si considera un talento, anzi, non si rende nemmeno conto delle sue doti geniali, suona in quartetto, trio o duo e conosce a memoria le parti di tutti solo dopo pochi minuti, ascolta una registrazione un paio di volte e memorizza immediatamente la sequenza melodica e armonica qualsiasi sia la difficoltà. E’ capace di suonare in concerto un pezzo dopo una sola settimana, se deve. E’ umile come l’ha conosciuta, seria negli impegni presi, ha una personalità molto forte, ma mai aggressiva, ha un forte senso della giustizia, dell’amicizia e della famiglia.
È PERENNEMENTE ironica, ama fare le imitazioni, nessuno la passa liscia.
Ha affrontato vari dolori, separazioni, delusioni, ma la sua determinazione va oltre, sono molto fiera di lei, diciamo che le avversità rendono forti entrambe.
Tornando alla sua domanda sul talento, per me è qualcosa che si esplica ai massimi livelli con l’esercizio quotidiano o muore per mancanza di determinazione e costanza, inoltre il vero talento è quello che all’arte (della musica )affianca la cultura cosmica che eleva la mente e trasmette emozioni. Esistono tanti esecutori, ma pochi artisti.
Chiunque può raggiungere altissimi livelli con l’esercizio, ma se non si è innamorati della conoscenza la strada è senza uscita, il mondo corre, la concorrenza spietata, la differenza la fa la cultura e credo che questo Gaia l’abbia capito bene.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

• Nota di redazione: per lallazione (dal latino lallatio, l’atto del lallare, cioè del canterellare la-la per addormentare il bimbo) si intende la produzione pre-linguistica dei neonati che intorno al quarto, quinto mese di vita cominciano ad emettere le prime sillabe e a ripeterle in serie sino al settimo mese in cui è caratterizzata da coppie di vocali e consonanti ben definite e toni diversi (richiesta, comando…). E’ molto importante nello sviluppo del linguaggio e della sua espressività; si può anche distinguere in lallazione variata e lallazione canonica.

Link alla prima intervista uscita il 27 dicembre 2017 nel quotidiano nazionale Avvenire.

Link: https://gaiatrionferaviolino.jimdo.com/

La pagina di facebook della mamma di Gaia, insegnante di pianoforte, Rosabianca Merico.

E…lo studio del maestro Tadioli dalle cui mani escono violini speciali.

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