Intervista a Jah Farmer & Nah Deal , il reggae a Napoli.

Questa volta non sono nella mia solita veste di medico veterinario, come da anni ormai mi conoscete e seguite con i miei racconti e con la mia rubrica sui nostri piccoli animali, ma più semplicemente come una fan, appassionata di musica e di spettacolo, intervistatrice ( ruolo per me insolito e decisamente non semplice ).

Durante una serata con amici, per la prima volta ho incontrato, in un piccolo locale nel centro storico di Napoli, una band di musica reggae, la Nah Deal.

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Jah Farmer

Conoscevo ben poco della musica reggae, abituata ad ascoltare il rock ed il pop, ma ascoltai con interesse l’intero live e rimasi incantata dalla performance del cantante ( Jah Farmer ) che, alla fine dello spettacolo, andai a conoscere personalmente, ringraziandoli per l’energia positiva che mi avevano trasmesso.

Ho chiesto loro una intervista per farli conoscere anche a voi attraverso il web e sperare che suscitino in voi lo stesso interesse per questo genere musicale e per la band soprattutto, che hanno creato in me.

I: Nah Deal Production, una reggae label indipendente napoletana con ambizioni internazionali, innanzitutto cosa significa nah deal? come e quando nasce?

ND: Nah deal, in patwa jamaicano può significare tante cose, ma l’accezione che più ci rappresenta è sicuramente “zero compromessi” con le imposizioni e le prevaricazioni e che resta il nostro motto immortale.
Io (Jah Farmer, frontman della band) con Fyahstation ( Mc/ Medi insider ) abbiamo fondato Nah Deal Production nel 2012, dopo un lungo percorso fatto di amicizia, palchi, musica e dedizione.
Negli anni la family si è allargata ed oggi Nah Deal, è anche una potente riddim band che mi accompagna nei live shows ( *riddim è la traslazione gergale della parola inglese rhythm, quindi ritmo,  usato nella reggae/dancehall music e si riferisce alla parte strumentale di una canzone ).

I: Perchè hai scelto di suonare e cantare la musica reggae e soprattutto quanto è presente nello scenario musicale napoletano?

ND: Mio padre è un noto musicista e a casa mia si è sentita sempre e solo black music, dal funky ad, appunto, reggae music. Sono cresciuto amandola. Ho iniziato a 16 anni con un progetto dub. A circa 19 anni ho avuto la fortuna di parlare e confrontarmi con persone molto più addentrate di me nella cultura reggae e soprattutto in quella Rastafarian, persone che hanno cambiato la mia vita, ed oggi sono quasi 20 anni che il mio cuore batte in levare e che dedico canzioni all’imperatore, alla spiritualità..alla rivolta.
I: Il video del tuo ultimo tuo singolo, Supaweapon, è stato trasmesso in heavy rotation su una importante televisione nazionale giamaicana, RETV (Reggae Entertainment TV) ed oggi con Supaweapon riddim siete sulle fanzine online di tutto il mondo e su tutti i portali di settore. Siete felici di questi risultati?
ND: Non avremmo mai saputo del passaggio del nostro video su RETV, se non fosse stato per un nostro amico jamaicano, anche lui cantante, che una mattina ci inviò un video fatto dal suo cellulare mentre in tv veniva trasmessa la nostra tune.
Una gran bella emozione considerando che noi non avevamo nessun contatto diretto con questa emittente. Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi di questi risultati raggiunti esclusivamente con le nostre forze e felicissimi dei feedback che stiamo ricevendo da molti addetti ai lavori e dal pubblico internazionale che ha apprezzato moltissimo la nostra release.
I: Durante il vostro ultimo viaggio in Jamaica, Jah Farmer si è esibito al fianco di Warrior King ( noto cantante jamaicano, noto ai caraibi ed a livello internazionale per la sua musica incentrata su messaggi sulla educazione e sulla donna ) sul palco del Roots Bamboo, che emozioni avete provato e come ha reagito il pubblico giamaicano alla tua performance?
ND: Non ringrazierò mai abbastanza Warrior King per il supporto e per l’occasione che mi ha dato.
Essere invitato sul palco da un artista così importante è stato molto emozionante, abbiamo cantato assieme su un beat nyahbinghi (* Nyahbindhi è un ritmo suonato con le percussioni, molto spirituale, che prende il nome dal più antico ordine del Rastafarianesimo ) e la risposta del pubblico è stata a dir poco infuocata, di sicuro un momento che per me rimarrà indelebile negli anni.
I: Il vostro live show è una scarica di energia ed adrenalina, dal new roots al dub, fino alla dancehall, dai testi inneggianti a Rastafari, a testi di rivolta e riscatto, come definireste le vostre live performances ?
ND: La musica dal vivo è sicuramente uno dei vettori principali per il messaggio della reggae music e se sei motivato da quel messaggio, se quel messaggio racchiude tutto ciò per cui hai sempre vissuto, il palco diventa ogni volta il momento più importante della tua vita. Sul palco diamo il massimo, cercando di non interrompere mai il feeling con il pubblico, non ci risparmiamo, in uno show di impatto e pieno di good vibrations.

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Nah Deal

I: Sapendo che generalmente nei testi delle canzoni, ed in particolare in quelle reggae, si cerca di trasmettere un messaggio di ingiustizia, di violenza, di povertà, quale è il messaggio che volete comunicare con Supaweapon, spiegando in primis cosa significa questo termine.

ND: Supaweapon significa letteralmente ” super arma “. La reggae musica stessa è stata definita ” un’ arma ” da tantissimi artisti nel corso degli anni. Un’arma che colpisce forti le fragili ma radicatissime fondamenta di babyloniacon con liriche che vanno a scuotere le coscienze di chi dorme, e di chi non ha ancora capito che la Supaweapon, quella risolutiva, siamo noi. La reggae music è la nostra supaweapon, ” un’arma che sa colpire forte…senza far sentir dolore “. ( B. Marley )
I: Quali sono le prossime sorprese targate Nah Deal ?
ND: Siamo già al lavoro per il prossimo singolo di Jah Jarmer dal titolo Rozeen e stiamo organizzando le riprese del video che lo accompagnerà.
Vi anticipiamo solo che sarà la prossima ganja anthem e che abbiamo già in mente alcuni artisti da coinvolgere per la release del prossimo riddim.
Speriamo di vedervi presto ad un nostro show, continuate a seguirci sui nostri canali social.
https://www.facebook.com/NAHDEALREC/
https://soundcloud.com/nahdealprod

 

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Io ringrazio ancora una volta Jah Farmer , per il tempo che mi ha dedicato e soprattutto per l’energia che ci regala con la sua bella musica e voglio aggiungere che, oltre ad essere una bellissima persona con la quale è stato molto piacevole chiacchierare, è veramente molto modesta, visto che ha omesso di raccontare che ha già lavorato con importanti artisti quali : Laza Morgan, Ras tewelde, Asante Amen, Peter Lloyd e Luciano ( vera e propria leggenda vivente della reggae music ).

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