Cari amici del «Cofanetto Magico»,
per mantenere la calma, e quindi la speranza, anche nelle situazioni più critiche e tempestose, bisogna apprendere quanto prima tutti i segreti dell’ironia (che è la virtù dei forti o almeno dei cocciuti). Sul mercato, e nelle librerie, esistono manuali, magari in formato economico, che la insegnino a dovere (offrendovi perciò un’utile opportunità di vivere un po’ meglio)? Non so, a dire il vero. Per cui posso consigliarvi, al massimo, di leggere attentamente la poesiola che segue.
Una tipica situazione critica e “tempestosa”
(Nell’immagine,
un dettaglio di Una tempesta su una costa mediterranea,
dipinto di Claude-Joseph Vernet)
FINO ALLA DOMANDA
L’ironia è il coraggio della disperazione:
ad esempio di notte
ti dà la forza necessaria
a seguire i tuoi incubi
fino alla domanda
più goffa e ridicola:
«La morte
è l’autoironia della vita?».
Pietro Pancamo
CHI SONO
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Tags: coraggio, forza, ironia, pietro pancamo, poesia, speranza
NON SIAM NATI PER LA MORTE
Siam nati ora…
E siamo già in cammino
Verso quel marmo 1
Fin troppo vicino
Eredi di Adamo 2
Da quando siam nati
Portiamo il fardello
Dei già condannati
Lungo il percorso 3
Il tormento è atroce,
Si offusca la mente
E non più ci conduce
Con occhi velati
Si spegne la luce
Un fugace sorriso,
Poi tace la voce
Tànatos già chiama, 4
– Da ciò che lo crea –
Per far compagnia
Ad Ipno e Astrea
Si confonde il Pensiero:
Se lo Spazio è Infinito,
Perché Morte chiama?
Perché il suo Invito?
La logica sfugge
Se il Tempo è Eterno:
Un soffio è la Vita,
Perché quest’Inferno?
Oh scienza infinita,
Perché questa sorte?
Se nasce da Vita
Che senso ha la Morte? 5
Non dar più ascolto
A chi dice che è giusta: 6
La morte di un Bimbo
O di Gente vetusta
Del giovan germoglio
Che brama la vita,
O del Vecchio malato
Che vuol farla finita.
Muore e Germoglia
Ogni seme in terra
E produce altra vita.
Perché a noi la Guerra?
So che c’è una risposta
A questo mistero.
La scienza risponda:
Non è il Cimitero!
Speranza ancor vive
In colui che da Luce
Nel suo Spirito eterno
Che vita produce
Che per quei falsi Dei 7
È già giunto il tempo
Che vengan distrutti
Da un Divino intervento 8
Da chi della vita
Ne è Vera fonte, 9
E da chi della Morte
Può aprirne le porte 10
Al loro richiamo
Ogni cosa risorge! 11
È questo che bramo… 12
Che attendo… che urge.
Vitaliano Vagnini (17 settembre 2018)
Note:
1 – Marmo. La tomba
2 – Eredi di Adamo – Romani 5:12
3 – Il percorso della vita mortale. Giobbe 33:18-22
4 – Tànatos: secondo la mitologia greca è il dio della Morte, figlio di Ipno il dio del Sonno e Astrea
la dea della Notte.
5 – 1 Corinti 15:29, 32
6 – Molti dicono che c’è una sola cosa giusta nel mondo: La Morte
7 – Falsi Dei. – Tànatos, Ipno, Astrea, ecc. – Salmo 115:4-8
8 – Altri Dei (Giovanni 1:1) – Geova è il “Vero Dio” (Giovanni 17:3) – Gesù, l’inviato di Dio, lo è per
Delega del Padre. Gesù lo spiegò quando si difese dall’accusa di bestemmia: Giovanni 10:34-36, citando il Salmo 82:1-3; 6-7 nel quale Geova chiama Dei i Giudici delegati da lui per infliggere anche la pena di morte ai trasgressori della Legge, ma che usavano questo potere con parzialità. “Io stesso ho detto: “Voi siete dèi, E voi tutti siete figli dell’Altissimo. Sicuramente morirete proprio come muoiono gli uomini; E cadrete come uno qualsiasi dei principi!” – Gesù ha ricevuto più di ogni altro la nomina di GIUDICE col potere di vita e di morte sugli uomini e più di ogni altro è “Figlio dell’Altissimo” (Giovanni 5:25-27; Marco 9:7) per questo può essere chiamato Dio.
9 – Fonte della Vita – Salmo 36:9
10 – Chiavi della morte. Apocalisse 1:18
11 – Tutto risorge. Giovanni 5:28-29
12 – Romani 8:19
CO’LÉ LA VITA?
Com na’fnestra aperta vers el temp cle senza fèn
L’è la vita dl’om robust o del fiolèn
Na gocia d’aqua tel mer, un’istant in tl’infinid,
Tant la dura la vita, par l’om d’ogni partid
Prò s’dura el Sol dla giovineza, dl’ested o d’premavera,
Te po’ godè sta vita fèn a tarda sera
Se invec tsì sfotuned, s’piov in tel bagned o c’è brut temp,
T’pò pruè tanta tristeza in chel moment
Ma se t’sì acerchied dal gel, c’è la corent e cl’aria de fisura,
in brev temp it’porta vers la sepoltura.
La Vita la jè fata per stè insiem sa tanta gent e condivida
Le gioj e le tristez,… per piagna e rida
Gnent, de tut quel c’è tel mont, tel po’ portè sa tè
San tel consum, tla da lascè machè
Sta vita an tla cumpreda e manc tà chiest da nì tel mond
Prò an’la sprechè, ten dret… e an girej in tond
An tà da cortegè cla dona cla và in gir sa la falcnera
Se tsì avilid, bev un bichir de San Giovès o de Barbera
L’è un grand sbaj andej’incontre. Gila a’cerchè
Lia la sa sempre in do la t’pò trovè
La Vita tla d’amè, ténla da cont e an’cerchè d’butela via,
E arcorte che la mort, la ven sempre da par lià!
Vitaliano Vagnini (28 ottobre 2019)