Cara dottoressa,
Le scrivo perché la stimo molto, anche sul piano umano, per come svolge il suo lavoro su ampia scala con gli animali ed inoltre stando vicino ai loro padroni a livello psicologico. Il mio vicino di casa tiene nel suo appartamento un grosso serpente, mi pare un cobra o qualcosa del genere, il quale deve cibarsi di topi vivi. Fa anche delle foto mentre li mangia. Le sembra giusto che un piccolo topino diventi vittima di un altro animale? In natura è diverso; è il serpente che caccia la sua preda, magari dandogli la possibilità di sfuggire, o mangiando il più debole. Ma che natura è tenere un povero animale ( il serpente ) in gabbia e per il povero topino, incapace di difendersi. So che ci sono anche animaletti morti, congelati. Ma la mia domanda è, oltre alla crudeltà di questo fatto, una persona del genere è normale? Non crede che si dovrebbe proibire di tenere in casa animali che dovrebbero vivere nel loro ambiente?
Grazie se vorrà rispondermi. Nel nostro condominio è diventato argomento di accese discussioni.
Cordiali saluti dalla Calabria.
Antonietta.
Cara Antonietta, grazie per la stima dimostratami e per la insolita domanda, ma visto che dovremmo parlare di una specie animale che nella mia quotidianità non visito, ho preferito rivolgermi ad un esperto in materia.
Ebbene si, fortunatamente anche in medicina veterinaria stiamo diventando più esigenti per i nostri pazienti e si stanno formando medici sempre più specialistici e settoriali, permettendoci di lavorare meglio.
La figura del “tuttologo” degli anni ’80, costretto a sapere un pò di tutto con ovvi limiti, è stata sostituita dal cardiologo, dall’ortopedico, dall’oncologo e, tra le tante altre specializzazioni, c’è anche il medico che si interessa di quegli animali definiti “esotici”.
Ho contattato per questo il collega Antonio Marcianò che gentilmente ha risposto per me alla sua domanda.
” Gentile signora, innanzitutto vorrei tranquillizzarla perché il suo vicino di casa non può essere in possesso di un cobra, animale non detenibile, inserito nella LEGISLAZIONE SU ANIMALI PERICOLOSI – DM 19/04/96.
Il suo vicino di casa sarà quindi in possesso, di un animale ritenuto innocuo dalla legge, quindi lei può dormire sogni più che tranquilli.
Ma adesso passiamo alla sua domanda. Partiamo dal presupposto che gli animali esotici da circa un ventennio sono sempre più diffusi nel nostro paese, per tanto non c’è da sconvolgersi se serpenti, iguane, camaleonti, gechi sono sempre più presenti nelle nostre abitazioni con rischi praticamente assenti per i proprietari. Si sorprenderà nell’apprendere il contrario che gli animali classici definiti “da compagnia” sono in realtà molto più pericolosi degli esotici. I cavalli fanno in media 10 morti l’anno nel nostro paese mentre con i cani saliamo a 20, senza contare i gravemente feriti o gli sfregiati permanentemente.
Per quanto riguarda l’alimentazione del serpente, non posso che essere contrario alla spettacolarizzazione della morte, quindi sono molto restio a foto e filmati dei pasti.
Fortunatamente la gente del genere rappresenta una minima parte dei terraristi, quasi sempre appassionati serie che studiano meticolosamente la stabulazione tutt’altro che semplice di questi animali provenienti da ogni parte del pianeta. Questo sia per ragioni etiche che pratiche.
Ricordiamoci che i roditori, sono delle prede, ma non sono delle prede disarmate! Sono in grado di ferire anche seriamente i rettili. Non sono rari i casi di serpenti uccisi dalla propria preda. Proprio per questo si usa esclusivamente alimentarli con animali morti.
Mi scuso per l’immagine così forte ma volevo far notare cosa può fare una innoqua preda
Da medico veterinario devo però dire che in rari casi, ci si trova obbligati ad alimentare i rettili “problematici” con prede vive, poiché questi rifiutano fino a farsi morire di alimentarsi senza prima fare una prefazione attiva.
Dal punto di vista legislativo, eccezion fatta per alcuni comuni, non è assolutamente vietato alimentare con prede vive i rettili e dove lo è, come per esempio nel comune di Padova, vi è la possibilità, sotto giudizio di un veterinario di poterlo fare se l’animale rifiuta altri tipi di alimentazione e quindi lo si farebbe per tutelare il benessere dell’animale”.
Antonino Marcianó medico veterinario
amarciano.exovet@hotmail.com
www.facebook.com/reptilehunter
Instagram : dr_reptilehunter
Clinica veterinaria San Giorgio RC – Clinica Vetlife CS
Per essere ancora più meticolosa ho chiacchierato con un altro collega campano , Francesco de Filippo, sempre esperto in esotici, il quale mi faceva notare che per queste specie animali, se tenute con il loro regolare documento ( il CITES ), il condominio non può assolutamente opporsi alla loro regolare detenzione e mi ha aggiunto che ormai, il 90% delle specie che viene venduta è riprodotta in cattività e, con la selezione che hanno subito, molte volte sono inadatti a vivere in natura, proprio perché sono albini, pezzati bianchi, e sarebbero subito individuati dai predatori, quindi devono vivere in cattività.
A quanto detto io posso solo aggiungere che, oltre a dover esser in regola con la documentazione necessaria per la detenzione di questi insoliti animali, il “proprietario” deve assolutamente creare, con non poche spese, un ambiente quanto più ottimale per questo animale, acquistando una teca o, per i più appassionati costruendola personalmente, in cui si devono garantire i parametri di temperatura, umidità ed arricchimento ambientale necessari per il benessere di questi animali.
Cara Antonietta, spero di averla rassicurata e soprattutto delucidata sulla detenzione di questo insolito animale, ma, se dovesse avere ancora qualche dubbio mi contatti in qualsiasi momento.
Il mio indirizzo di posta elettronica è : immavet1973@libero.it.
Un saluto
Dr. Imma Paone
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