Foto Hans Linsen.
Nei Paesi Bassi hanno aspettato troppo a decidere come comportarsi nei confronti del virus killer, cattivo e molto furbo nel mutare e nell’attaccarsi alle persone più deboli per rafforzarsi. Il 27 febbraio il covid-19 è stato diagnosticato per la prima volta ad un paziente della regione Nord Brabant, in seguito risultata la più colpita dal virus. Il 2 marzo i pazienti positivi erano 38, dopo di che il numero è cresciuto, raddoppiando sino ad oggi, 17 marzo, in cui sono stati segnalati 1705 contagiati di cui 389 lavorano nel campo dell’assistenza sanitaria e 43 pazienti deceduti, secondo il rapporto del RIVM (Istituto di ricerca affiliato al ministero della sanità) aggiornato sino alle ore 15 e 50. Si sospetta che 6000 persone ne siano state infettate in forma lieve, non essendo state sottoposte al test di conferma; ecco perchè rimane una supposizione, credo in base alle telefonate arrivate ai medici di famiglia da parte di coloro che lamentavano sintomi simili a quelli del covid-19.
La prima domanda che rende inquieti i cittadini è questa: perchè nei Paesi Bassi si sta risparmiando sui tamponi? La seconda è: per quale motivo se una persona telefona al dottore di famiglia, affermando di tossire molto, di aver mal di gola, febbre, mal di testa la risposta è che…forse si tratta di una “normale”influenza, per cui l’unico rimedio consigliato è di assumere il paracetamolo e di stare a casa sino a che non passa. E se non passa? Allora se “manca il respiro e non si riesce più neanche ad alzarsi dal letto” è concesso di richiamare. Vorrei vedere come si riesce a ricontattare lo studio medico senza voce e respiro!
Io stessa una settimana fa ho dovuto recarmi in ospedale per un esame clinico che mi avevano detto era meglio non rimandare. Ebbene: le infermiere non portavano le mascherine, preciso che mi dissero che “non potevano indossarle:” nessuna precauzione nemmeno nei loro confronti, quindi! I pazienti che si risvegliavano dall’anestesia dopo la suddetta indagine clinica erano stati messi tutti in una grande camera, ogni letto diviso da alcune tende, che però rimanevano aperte. Parecchi tossivano. Ho raccomandato l’anima a Dio, pensando che se ne uscirò viva, accenderò un enorme cero a Lui, alla Madonna, a Suo figlio, e pure allo Spirito Santo, visto che ci siamo!
Perchè in Olanda si fanno così pochi test?
Quando finalmente il governo si è deciso a prendere provvedimenti ho chiamato il reparto e chiesto ad un’infermiera se almeno a loro avrebbero fatto il test per sapere se erano state contagiate dal coronavirus. Mi ha risposto che “purtroppo non possono richiederlo. Nè per loro nè per i loro familiari.” A meno, appunto, che stiano molto molto male! Ma che senso ha tutto questo? Verranno sicuramente contagiate, se non lo sono ancora state, e potrebbero contagiare altri degenti.
La terza domanda che noi cittadini abitanti nei Paesi Bassi ci stiamo ponendo è: come mai il governo non si è preparato ad una pandemia che già aveva già colpito pesantemente, tragicamente, altri paesi, prima fra tutte la Cina e poi l’Italia? Che cosa pensavano? Che l’Olanda sarebbe stata l’unica nazione miracolata? Solo ieri, 16 marzo, il premier Mark Rutte ha parlato ai cittadini, “giustificando” il fatto che sino a due giorni prima non erano state chiuse le scuole, gli asili, i bar, i ristoranti, coffee-shop, sex club, sex shop. Una scusa piuttosto debole: “noi vogliamo andare con i piedi di piombo, ha dichiarato, per meglio affrontare la situazione di giorno in giorno.”
Den Haag (Paesi Bassi). Il premier olandese Mark Rutte durante la conferenza stampa del 16 marzo.
“Perchè dovevamo subito seminare il panico? Non ci sentiamo ancora di isolare il Paese, osserviamo ovviamente quello che stanno facendo altre nazioni, come l’Italia e da loro stiamo imparando molto; purtroppo devo darvi la notizia che ci aspettano tempi duri e sicuramente mesi e mesi, forse un anno di lotta impari contro il coronavirus, per cui siamo dell’idea, sulla base di quanto ci riferiscono esperti, virologi, specialisti in malattie infettive che è sempre meglio che ognuno di noi provi a costruirsi da solo le sue difese immunitarie contro di esso, visto che, se si prende una volta, poi sembra che ci si possa considerare guariti. Inoltre se chiudiamo adesso gli accessi al nostro Paese, come sarà possibile emarginarci così a lungo dal resto del mondo,” ha concluso il premier Rutte.
Preciso che scuole ed asili resteranno aperti comunque per i bambini i cui genitori “lavorano in un settore sanitario di importanza vitale.” Entrambi i genitori. Per il resto è proprio vero che il virus non si possa prendere anche due volte? Ho sentito pareri discordi a riguardo. E sino a che punto è valida l’asserzione sul fatto che dobbiamo provare ad irrobustire il nostro sistema immunitario? Lo ha detto anche il premier inglese Boris Johnson, riferendosi all'”immunità di gregge.” Più o meno lo stesso discorso fatto in Olanda ma sempre più i virologi smentiscono questa teoria, in certi casi valida ma che ora potrebbe causare una tragedia maggiore! Il Regno Unito della Gran Bretagna ha assunto ancora meno regole che da noi, meno restrizioni, con un’incoscienza spaventosa; mi auguro che capiscano presto il pericolo che sta correndo tutto il loro Paese!
L’Olanda è un piccolo Paese con un’economia stabile, costruita anche perchè da sempre gli olandesi, abili commercianti, hanno saputo trarre grandi profitti dal lato economico. La storia insegna…. Ma che cosa è più importante? La vita, la salute di un uomo o un’esistenza agiata, un sistema finanziario che continui a reggere bene? Personalmente preferirei mangiare patate tutti i giorni, come fecero gli olandesi in tempo di guerra (compresa l’attrice Audrey Hepburn, come ha scritto in un suo libro) che perdere i miei figli, le mie nipotine, mio marito, le mie sorelle, i miei amici e assistere alla sofferenza di tanti altri esseri umani..
Sinceramente qui mi sento abbandonata, noto una mancanza di efficienza che non mi sarei mai aspettata da una società ben strutturata dove vivo da ben 38 anni. Termino dicendo che non sopporto più che si critichino le decisioni prese dal governo italiano, soprattutto da parte di chi non è al governo; perchè in questo caso è facile parlare! Non si ha alcuna responsabilità. Il giornalista Alessandro Sallusti, che dirige Il giornale, una testata che è sempre stata contro l’attuale coalizione di governo, sempre contro il premier Giuseppe Conte, per la prima volta in televisione gli ha fatto un applauso. L’ho trovato molto corretto da parte sua.
Foto di Maria Cristina Giongo
Indipendentemente dalla propria fede politica credo che in Italia sia stato fatto tutto il possibile per aiutare il popolo a combattere contro questo terribile virus, con misure drastiche ma mirate, intelligenti, necessarie. Per cui unisco il mio applauso al suo, inviando un abbraccio immenso al mio bel Paese, tanto coraggioso. Oltre ad un doppio abbraccio a chi si sta dando anima e corpo per salvare più persone possibili. Sono certa che il sole tornerà presto a rischiarare il buio!
Aggiornerò ancora questo articolo, quindi memorizzate il link, non perdetelo di vista, se volete nostre notizie! In quanto la stampa italiana, i media, ci stanno ignorando; si parla di tutte le altre nazioni escluso Olanda e Belgio. Eppure anche nei Paesi Bassi ci sono centri, ditte e industrie come per esempio l’ESTEC, centro europeo di ricerca spaziale e tecnologico che fa parte dell’ESA, sito a Noordwijk, dove lavorano professionisti provenienti da tutta l’Europa (e il Canada). E soprattutto l’ASML, dove sono impiegate 23.219 persone fisse, di 102 nazionalità diverse e 1681 a tempo limitato; se continuerà a rimanere aperta e il temibile virus killer dovesse insinuarsi, sarebbe una strage. Annunciata!
Maria Cristina Giongo
CHI SONO
Intervista radiofonica di RadioInBlu, a Maria Cristina Giongo dell’11 marzo 2020
In Spagna i contagiati sono 40.000 di cui 6584 nelle ultime ore. 2700 i morti.
In Francia più di 1000 decessi.
Ora il problema sono gli Stati Uniti che potrebbero superare l’Europa e diventare il nuovo epicentro della pandemia. Così sostiene la portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Margaret Harris. L’85% dei nuovi casi di Covid-19 registrati nella notte arrivano da Europa e Usa, “i due principali centri di trasmissione dell’epidemia. Gli Usa hanno un focolaio molto grande e che aumenta di intensità”.
Per gli amici olandesi link al RIVM (Istituto di ricerca affiliato al ministero della sanità) dove potete leggere i dati su questa pandemia in Olanda.
Inoltre una petizione da firmare contro la decisione del governo olandese di non assumere altre misure necessarie in Olanda.
AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS IN OLANDA: secondo le fonti dell’Istituto di ricerca affiliato al Ministero della sanità, RIVM.
Oggi, 25 marzo 2020 i contagiati sono 6412, i morti 356. 1836 sono in ospedale. La zona rossa, da dove è partito il focolaio, è il Nord Brabant. Vengono fatti i tamponi solo ai malati che presentano seri e chiari segni di infezione da coronavirus. Da una settimana sono state finalmente attuate le prime misure restrittive, fra cui restare a casa. Non riunirsi in gruppi fuori casa.
30 marzo: 11.750 contagiati, 864 morti. Stranamente non ci dicono mai il numero dei guariti. Molti dei contagiati sono nella provincia Nord Brabant, parecchi fra il personale sanitario ospedaliero.
Finalmente il governo stabilisce regole ancor più precise e severe: stare a casa. Uscire solo per fare la spesa ed una persona per volta. Niente nipotini in visita dai nonni e riunioni casalinghe con più persone, idem nei parchi. Distanza con altre persone nei supermercati di 1 metro e mezzo.
2 aprile 2020. Contagiati 14.697 ( 1.083 più di ieri)
Ricoverati in ospedale 5.784 (625 più di ieri)
Deceduti: 1.339 ( 166 più di ieri)
22 aprile, contagiati: 34.842 fra coloro che sono stati testati, soprattutto del personale sanitario.
Ricoverati:10.021
Deceduti:4054. Da ieri 138 in più.
Dall’11 maggio riapriranno le scuole! Parrucchieri, estetiste, negozi.
Vi ricordo che si parla di una popolazione di 17 milioni di abitanti, quindi si deve fare una proporzione nella comparazione con altri Paesi a maggior densità di popolazione.
7 maggio. Contagiati a cui è stato fatto il tampone:
In totale:41.774
Ad oggi, 455 in più.
Ricoverati:
11.192
(+39)
Decessi:
5.288
(+84 ad oggi)
28 maggio
Positivi
45.950*
Ricoverati
11.713
Deceduti
5.903**
Negli ultimi giorni il numero dei deceduti è calato sensibilmente; sino a 10.
Dal 1 giugno riapriranno i locali pubblici, escluse le palestre. Alcuni negozi e tutti i supermercati sono stati sempre aperti.
Dati del 30 giugno 2020:
Positivi al test: 50.273 ( 57 in più in un giorno)
ricoverati: 11.877 ( 3 in più)
deceduti: 6.113 (6 persone in più in tutta l’Olanda)
AGGIORNAMENTO DI DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020, ORE 15, 33.
OGGI I CONTAGIATI SONO SALITI A 925 (I GIORNI PASSATI ERANO FRA I 650 E I 750 )
MA IL PREMIER RUTTE HA DETTO DI NON PREOCCUPARSI!!!!!!! IL PERSONALE SANITARIO TEME UNA SECONDA ONDATA E DICHIARA DI NON ESSERE PREPARATO AD AFFRONTARLA. MANCANZA DI REAGENTI PER I TEST IL MINISTRO DELLA SALUTE HUGO DE JONGE HA FIRMATO UN CONTRATTO CON UNA DITTA TEDESCA PER AVERLI A DISPOSIZIONE ENTRO OTTOBRE. DUE DITTE OLANDESI PENSANDO DI PRODURRE DA SOLE LE MASCHERINE, ANCOR OGGI NON AMMESSE NEI PAESI BASSI.
AD OGGI I CONTAGIATI SONO 61.840 I MORTI 6.275. I GUARITI 1.554
Preoccupante la situazione in Olanda; mercoledi 9 settembre i contagi sono stati 1140, poi saliti a 1740 e così via con una media di 1000 e più al giorno. Questo vuol dire che si arriva a 80.000 contagi. Inoltre i test sono quasi esauriti ed il reagente per continuare a farli arriveranno, dalla Germania, solo in ottobre.
Ultimo aggiornamento dell’anno 2020:
16 dicembre 2020 siamo in completo Lockdown. Nuove regole più severe a causa della crescita del virus nonostante il mese precedente fosse stato imposto e seguito un mezzo lockdown. In attesa del vaccino previsto in Olanda per l’8 gennaio 2021.
Molte polemiche nei confronti del governo e del premier Rutte, anche da parte di virologi e medici che lo accusano di aver indugiato troppo nell’optare per la chiusura totale del paese.
17 dicembre 2020. I contagi sono saliti a quasi 13.000 al giorno, aumentati pure i decessi, i ricoveri in ospedale ed in terapia intensiva. Allo stato attuale i decessi sono in media di 58 al giorno.
Testo in olandese di aggiornamento:
Het begon in Loon op Zand. Toen Diemen. Eind februari werden daar de eerste twee coronabesmettingen van Nederland vastgesteld. Daarna breidde het nieuwe coronavirus zich als een olievlek uit over het land. Zondag is de 200e dag van de uitbraak.
Het aantal bevestigde besmettingen is zaterdag uitgekomen boven de 80.000. Dagelijks komen er ongeveer 1000 nieuwe gevallen aan het licht. Als dat zo aanhoudt, wordt eind september de 100.000e besmetting vastgesteld. Maar het werkelijke aantal patiënten is die grens waarschijnlijk allang gepasseerd, omdat in de begindagen van de uitbraak lang niet iedereen werd getest.
Ricordiamo che il Ministero della salute olandese via l’RIVM comunica i dati ogni giorno ma non sono aggiornati, e che le cifre sono riferite soltanto a chi muore per coronavirus diagnosticato.Tanti altri decessi avvenuti a casa vengono considerati sospetti…. ma non li fanno rientrare nelle statistiche, in quanto non sottoposti a test per il coronavirus. Niente mascherine, solo su autobus, metro e treni. Inoltre non vengono mai segnalati i guariti, in quanto, come ha comunicato lo stesso Ministero, per loro l’importanza è di concentrarsi su chi risultata positivo, chi viene ricoverato in ospedale e chi muore. Inoltre non sussiste neanche la certezza delle guarigioni avvenute e certe, sino a che non saranno fatti più tamponi. Previsti dal 1 giugno anche per chi ha sintomi riferibili al covid-19 e si trova a casa. Dal 1 luglio 2020 non verranno neppure più pubblicati giornalmente i dati ma solo il maretedi dopo le ore 14.00.
Infine, rispetto allo stesso periodo dell’anno, il numero dei decessi è raddoppiato, come hanno denunciato alcuni istituti di ricerca e medici di famiglia, ma, appunto, non vengono inseriti nelle statistiche come conseguenti al covid 19, in quanto non erano stati testati per questo specifico virus.
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Che tristezza, speriamo in bene. Un abbraccio grande grande