Comportandosi come le acque con la luna, la vita, attratta da Dio e dalla dimensione parallela dell’eternità, era stata, per quadrilioni di ere, l’alta marea del tempo. Ma adesso che si stava ritirando, “prosciugata” dall’entropia crescente e fatale dell’universo, l’Astrofisico Supremo si recò al simposio annuale, per lanciare un messaggio di speranza al mondo intero.
Fu così che, dinanzi ad una platea di scienziati e giornalisti, illustrò meticoloso l’essenza caotica del creato. E quando arrivò al termine del discorso, riprese fiato brevemente, aggiungendo poi: «Tutto nel cosmo procede, insomma, per stadi sempre più avanzati di disordine; ma questa marcia continua verso la massima entropia, cioè la fine, condurrà invece ad un nuovo Big Bang, ne sono certo! Infatti nulla è più disordinato di una storia che si chiude con l’inizio!».
Pietro Pancamo
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