Festival di Sanremo. Massimo Ranieri e Irama i veri vincitori! Bocciati e promossi. Inopportuni i saluti a Zia Mara.

Ogni anno commento il Festival di Sanremo quando è terminato e non se ne parla più in televisione, sui social e le varie testate giornalistiche. Anche quest’anno eccomi ad annunciare e sottolineare dati da record: se si conta che la prima serata è stata vista da 10,9 milioni di telespettatori, con uno share del 54,7%, la seconda da 11 milioni (55,8% di share) e via…in salita: la quarta da 11,4 milioni con uno share del 60, 5%. Non si assisteva ad un successo simile dal 1995. La finale ha raggiunto cifre che non si “vedevano” dal 2020 per una finale di Sanremo, secondo il sito Davide Maggio: 13, 14 milioni di telespettatori ed uno share del 64,9%.

Festival di Sanremo 2022. Un successo per Amadeus.

Sicuramente il merito è ancora di Amadeus che ha presentato con molta sicurezza, senza strafare, in modo professionale. Discrete le canzoni, ma a questo punto si tratta di una questione di gusti, non solo di competenza e tecnica musicale. Infatti a me è piaciuta molto la canzone di Irama, soprattutto per il testo, che mi ha trasmesso un’emozione. La parola giusta è proprio questa: emozione, dal latino e-movere: un movimento interno, un’ondata composta da sentimenti, ricordi che si infrangono su anfratti poco conosciuti, nel profondo delle nostre coscienze. Solo in seguito ho scoperto che è dedicata alla nonna scomparsa.

Quindi io promuoverei Amadeus; e tutte le conduttrici che ha voluto accanto a sè. Persino la criticata Ornella Muti, decisamente sottotono, timida. Tuttavia è sempre meglio che se si fosse posta come una grande diva, esigendo di venir considerata come tale. Oppure con la vanità che ostentano altre conduttrici!

Promosse a pieni voti Drusilla, Sabrina Ferrilli, elegante, garbata, intelligente e Maria Chiara Giannetti, 29 anni, di Foggia, la mia prefertita; diventata famosa con la serie televisiva Blanca trasmessa da Rai 1. E’stata molto spontanea, brava, simpatica. Lo stesso vale per Lorena Cesarini, che si è commossa parlando di razzismo, anche nei suoi confronti.

Promossi poi Fiorello, che una volta tanto non è stato eccessivo; ho riso tanto per la sua battuta sul Covid per cui il prossimo anno potranno esibirsi solo i vaccinati, a cominciare dagli over 70, con anche il richiamo; poi i sessantenni, cinquantenni, ecc. Checco Zalone poteva fare di meglio ma è rimasto comunque all’altezza della sua fama.

Festival di Sanremo 2022. Fiorella Mannoia e Sangiovanni nella quarta serata dedicata alle cover, mentre cantano un brano di Pierangelo Bertoli, “ A muso duro.” Un pezzo indimenticabile, cantato con molta bravura.

Fra i cantanti, come ho già accennato, mi sono piaciuti Irama e Massimo Ranieri, per il bel testo della sua canzone, forse poco capito. Ranieri è un artista completo, un vero signore, intelligente. E nonostante ciò umile!

Bravi anche Highsnob e Hu, con “Abbi cura di te”. Poi Fabrizio Moro, e naturalmente Elisa, arrivata seconda. Gran successo dei vincitori, Mahmood e Blanco, che hanno presentato una canzone originale. Piacevole quella di Ana Mena, carina, elegante (in particolar modo l’ultima sera), un motivo orecchiabile. Eppure ha avuto pochi voti e pochi applausi.

Promossa la serata delle cover, molto seguita. Tutti bravi, a cominciare da Gianni Morandi, arrivato terzo nella competizione, sempre amato da tutti, in coppia con Jovanotti. Sino a Fiorella Mannoia che ha cantato una splendida canzone di Pierangelo Bertoli con Sangiovanni, intitolata “A muso duro.”

Festival di Sanremo 2022. Elisa, arrivata seconda con una bella canzone, interpretata con molta passione ed emozione.

Comunque, secondo me, nessuna canzone di quest’anno era a livello di quella di Diodato, del festival 2020, “Fai rumore.” A parte la mia preferita, “Ovunque sarai” di Irama.

Bocciato Achille Lauro, che presentava una melodia non eccezionale ma ascoltabile. Peccato che abbia di nuovo provato a confondere la bella musica con il dover scioccare a tutti i costi. La qual cosa non è un valore aggiunto ma levato. Anche slacciarsi i pantaloni e mimare un gesto di autoerotismo non so che senso avesse in quel contesto.

Niente contro l’autoerotismo, per carità, ma era proprio necessario? Per non parlare del gesto dissacrante di auto…battezzarsi. Lui si giustifica asserendo che è se stesso; io gli rispondo che li trovo atti inutili, non capendo che tipo di “libertà”personale vogliano esprimere. Come se al giorno d’oggi fosse proibito fare determinate cose! Caso mai sarebbe più intimo farle da soli, senza renderli gesti eclatanti solo per aggiungere un pizzico di trash in più a favore di chi lo ama; oppure “raccattare”qualche punto di share alla sua performance.

Bocciati: non i cantanti, ma certi loro look, veramente inguardabili. Va bene l’originalità, tuttavia alcuni completi degli uomini (mentre le donne erano tutte eleganti, compresa la bravissima Emma), erano brutti. Chi ha badato al risparmio si è presentato a torso nudo. Vestito solo dei suoi tatuaggi.

Oppure addirittura in cannottiera, come Giovanni Truppi; sul palco di un festival dove ha sempre sfilato l’eleganza; non solo delle canzoni ma anche nell’abbigliamento. Perchè cambiare una tradizione testimonianza di gusto e bellezza? Idem per i fiori di Sanremo, che per fortuna erano ancora presenti come omaggio agli artisti.

Festival di Sanremo 2022. Una bella immagine di Emma, con i fiori di Sanremo. Molto elegante in tutte le serate!

Bocciati anche coloro che facevano “sviolinate” zuccherose e mielose nei confronti della moglie di Amadeus, che durante i collegamenti esterni non sdegnava di ricordare il suo “privilegio” di moglie di…. mentre svolgeva il suo ruolo di inviata; ma è comprensibile, da parte sua! Meno i salamelecchi nei confronti del direttore di Rai 1, Coletta.

Per non parlare di quelli per Mara Venier che nessuno (e forse neppure lo stesso presentatore) comprendeva bene perchè dovesse essere riverita e salutata da alcuni cantanti con un “ciao zia Mara” al termine della loro esibizione. Il motivo sfuggiva anche a me. In seguito è stato svelato il mistero; pare che fosse un gioco. Un gioco molto criticato dai giornalisti presenti; infantile ed esagerato. Non è piaciuto a nessuno: ragazzi, eravamo in Eurovisione e dubito che all’estero conoscano Zia Mara!

E… visto che ci siamo, mi sfugge pure il motivo per cui Zia Mara (ultimamente sempre più accentratrice e assai vanitosa) chiami ogni suo ospite “amore”; una parola importante e degna di essere usata per poche persone, invece che sprecata; sottolineando sempre (seguita a ruota da Alberto Matano) che la maggior parte dei suoi ospiti sono amici suoi, organizzano cene insieme, si trovano a casa l’uno dell’altro.

Ad ognuno di loro poi dice “ti voglio bene”, fa la ragazzina, la svenevole, abbracciata agli ospiti, con una risatona finale di contorno. Il suo idolo è Achille Lauro; sembra quasi che lo abbia “scoperto”lei; e se ne vanta, come se fosse… Beethoven!!!!

Di sicuro non sono l’unica che ha notato che Zia Mara ripete la parola amore centinaia di volte nel corso del programma, a quanto leggo sui social, riferendosi ai suoi ospiti preferiti: fra cui un tale Pretelli, un ragazzotto simpatico che però non mostra il talento di cui dovrebbe essere dotato.

Ancora una volta l’Italia è all’ultimo posto nei confronti di una parola tanto importante come MERITOCRAZIA. Sta a dire arrivare ad aver riconosciuto il proprio talento senza essere amico di nessuno. Senza essere raccomandato da nessuno!

Senza partecipare, appunto, a cene fra pochi intimi famosi, e sconosciuti servili, sbandierate in tv. Cene di cui, detto fra noi…non interessa niente a nessuno! Come per gli aperitivi di Barbara D’Urso; la quale nelle sue pagine social posta sue foto con bene in mostra pantofole, borse, foulard, stivali e vestiti di marche famose e carissime, che costano quanto un mese di stipendio, anzi due, di un operaio, di un impiegato.

Proprio in questi tempi duri, tristi, faticosi, in cui la maggior parte delle famiglie e degli imprenditori italiani fanno fatica ad arrivare a fine mese! Anche a causa della pandemia virale.

Come potete leggere non sono certo la cosiddetta “leonessa da tastiera”, non insulto e non offendo, cose che detesto; ma critico democraticamente (ripeto, senza usare parole offensive) chi, dopo aver raggiunto una certa posizione, dimentica il valore dell’umiltà, sinonimo di intelligenza e cultura.

Festival di Sanremo 2022. Irama, che ha cantato una canzone intensa, bella musica, bel testo: “Ovunque sarai,” dedicata all’amata nonna scomparsa, sempre accanto a lui. Secondo me avrebbe meritato di vincere. Invece è arrivata quarta.

Tornando a zia Mara, anche nelle domande che pone agli invitati di Domenica in, Zia Mara non fa che interrompere per parlare di sè; e del suo passato. Ecco perchè uso il termine di accentratrice. Proprio come Matano e Barbara D’Urso, che devono per forza essere al centro dell’attenzione. Barbara D’Urso da tre anni annuncia che la prossima a presentare il Festival di Sanremo potrebbe essere lei….Una volta zia Mara chiese ai ragazzi del Volo di raccontarle il loro incontro con papa Francesco.

Ebbene: ancor prima che potessero rispondere cominciò a raccontare del suo incontro con Francesco (mi pare che disse addirittura di 4 ore! 4 ore con un Papa? Da sola? Meraviglioso!). Però a me interessava conoscere la storia del LORO incontro con il sommo Pontefice! In altri Paesi d’Europa i presentatori e presentatrici conducono in modo essenziale, dando più spazio alla professionalità che a se stessi. Non si mettono sempre in mostra.

Festival di Sanremo 2022. Quarta serata. Gianni Morandi e Jovanotti vincono il premio per la migliore cover. Il nostro Gianni Morandi nazionale ha vinto pure il terzo posto della competizione! Nella fotografia, oltre ad Amadeus, c’è l’attrice Maria Chiara Giannetti che lo ha affiancato molto bene nella conduzione.

Mi pare quindi che ci siano più promossi che bocciati; chi ama il Festival di Sanremo, soprattutto nel ricordo di serate in famiglia guardandolo tutti insieme, ha trascorso di sicuro delle piacevoli serate, felici. In un periodo in cui ne abbiamo tanto bisogno: chi non aveva interesse in esso avrà di sicuro visto un bel film o letto un libro appassionante!

Questa è la forza della vera libertà individuale, per cui non ci sarebbe neanche bisogno di litigare sui social; in quanto ognuno è dotato di un telecomando per seguire i programmi preferiti!

Pertanto termino con… tanti complimenti alla Rai, (ma, io, senza eccessive “sviolinate”!!!), per i programmi che ha trasmesso di recente; a cominciare dalle belle fiction di Rai 1, sino agli speciali (come quelli sulla rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica), condotti egregiamente dalla direttrice del tg 1, Monica Maggioni, e alle trasmissioni sulla natura e i beni naturali, fra cui Geo. E tanti altri.

Maria Cristina Giongo
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