Questa volta voglio raccontarvi un mio errore di sottovalutazione, a dimostrazione che, nonostante tanti anni di esperienza e lavoro da medico veterinario anche io ho commesso un errore molto comune tra i proprietari di animali.
Finalmente inizia la “bella stagione”, come siamo soliti noi napoletani indicare il periodo estivo, caratterizzata da giornate sempre più lunghe e calde, tanto sole, mare e passeggiate.
Premessa: io adoro passeggiare, soprattutto farlo nella natura e con un cane tutto diventa ancora più bello.
Ho da poco più di un annetto una nuova “compagna” di passeggiate, Nirvana, una setter irlandese, tutta peperina, che non riesce a star ferma nemmeno un secondo.
Il 2 giugno, festa della repubblica e perciò festa anche a lavoro, io ed il mio compagno decidiamo di portare Nirvana al Sentiero degli Dei, per evitare il mare, considerando che sulla spiaggia avremmo sicuramente avuto problemi con i decreti regionali relativi alla presenza dei cani in spiaggia.
Questo sentiero è un percorso naturalistico lungo circa 9 kilometri situato all’interno della costiera amalfitana, ideale per fare escursioni e trekking. Il percorso parte da Agerola per terminare a Positano, una passeggiata immersi nella natura più incontaminata che dura all’incirca 7 ore.
Il nome con cui viene chiamato questo percorso naturalistico deriva da fatti storici e leggende secondo le quali le divinità greche passarono proprio di qui per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli. Anche lo scrittore Italo Calvino descriveva questo sentiero come “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”. Questa stessa frase è possibile leggerla anche su mattonelle di ceramica situate proprio all’inizio del Sentiero degli Dei.
La bellezza di questo sentiero risiede anche nella quasi assoluta mancanza della mano dell’uomo, tutto l’intero percorso è cosi come madre natura l’ha concepito e successivamente plasmato nel corso dei secoli. La mano dell’uomo è possibile apprezzarla solo per la presenza di barriere protettive (in alcuni punti), la presenza di un’ottima segnaletica lungo il percorso, qualche punto di acqua, assolutamente necessario ed una piccola baracca dove una persona del luogo, simpaticissima e cordiale, dispensa, a prezzi onestissimi, acqua, bibite e caffè.
La Campania è una terra bellissima, piena di storia e di scorci naturali, ed il sentiero degli Dei è uno di tanti che è possibile percorrere qui, ma abbiamo scelto questo proprio perchè ci affascinava la storia e pensavamo di poterlo affrontare tranquillamente con Nirvana, visto che le piace tanto camminare.
Mi ero attrezzata di tutto punto: uno zainetto sulle spalle, un litro e mezzo di acqua per me e Vincenzo, un altro litro per la cagnetta, 2 panini farciti con la rinomata provola di Agerola, assolutamente da assaggiare, bandana per me e cappello per il mio compagno per evitare una insolazione ed una crema protettiva 50.
Abbiamo iniziato il percorso con lo spirito frizzante dell’avventura ma con lo svantaggio dell’orario, infatti erano quasi le 12 ed una temperatura di 35 gradi, insolita per i primi di giugno.
Avendo fatto in passato altri sentieri dove alle zone di sole picchianti si alternavano zone di sottobosco all’ombra, ero convintissima che anche questa volta sarebbe stata così….ed invece no.
Dopo poco più di 30 minuti, passando letteralmente tra pecore e caprette locali, Nirvana ha iniziato a respirare affannosamente, con la lingua completamente fuori che quasi rasentava il terreno. Fortunatamente ci siamo imbattuti nella prima fontanella, approfittando subito per bagnarla completamente, farla bere e riprendere il percorso. Ovviamente anche io e Vincenzo ci siamo bagnati la testa, perché il caldo era decisamente asfissiante.
Dopo un’altra oretta di cammino, cercando di star attenti al sentiero fatto di rocce, alcune anche scivolose, terra battuta e, a tratti, a strapiombo sul mare, siamo arrivati ad un’altra fontanella, ripetendo il bagno, riempiendo le borracce di acqua, che intanto avevamo finito. La stanchezza di Nirvana iniziava ad essere evidente ma riprendemmo lo stesso a camminare. La mia povera cagnolina non tirava più al guinzaglio come all’inizio del sentiero; riusciva a mala pena a starmi al fianco perché stanca e soprattutto accaldata. Dopo quasi un’altra oretta di cammino, sempre sotto il sole cocente, ho sentito letteralmente Nirvana piangere e sdraiarsi per terra sotto l’unico alberello presente, posto in un punto di passaggio del sentiero, quindi non proprio adeguato per una sosta. Ma ormai Nirvana non voleva nemmeno più alzarsi: completamente sdraiata continuava a respirare a bocca aperta. Ovviamente ci siamo fermati affianco a lei preoccupati, bagnandola ancora una volta. Poi, toccandola, ci siamo accorti che, non solo la temperatura del corpo era altissima, ma anche i cuscinetti delle zampe erano rossi e bollenti. La mia povera signorina si era letteralmente bruciata i piedi. Mi sono sentita in colpa come non mai. Messi praticamente i piedi in ammollo, abbiamo aspettato oltre un’ora per risentire il respiro di Nirvana tranquillizzarsi e, nonostante fossimo solo a metà percorso, siamo tornati indietro. Rientrati a casa Nirvana, senza nemmeno mangiare, si è addormentata stanca sul divano.
Ho pensato di raccontarvi questa mia disavventura sperando che possa essere di aiuto ad altri proprietari che, come me, vivono a stretto contatto con il proprio cagnolino, decidendo di portarlo ovunque insieme.
L’estate è un periodo dell’anno, a mio avviso, bellissimo, ma, come noi, anche i cani hanno bisogno di attenzioni per evitare il colpo di calore.
Oltre a bagnare continuamente Nirvana avrei dovuto applicare una crema densa, come Elastopad, sui cuscinetti plantari, proprio per creare una sorta di barriera e ridurre la possibilità che potesse bruciarsi.
Altro errore che ho commesso è stato non informarmi adeguatamente sul percorso naturalistico ed evitare di portarla in questo sentiero così soleggiato o, al massimo, scegliere un’altra fascia oraria come magari le primissime ore del mattino oppure il tardo pomeriggio.
Sono stata molto fortunata a trovare quell’unico alberello che creava ombra perché la gestione di un colpo di calore sarebbe stata difficile, anche per me che sono un medico veterinario, non avendo nulla a disposizione.
Il colpo di calore è un’emergenza acuta, progressiva e potenzialmente letale caratterizzata da un aumento della temperatura corporea dei nostri amici animali superiore ai 41°C. Si verifica con maggiore frequenza proprio durante l’estate, quando sono presenti temperature torride e afa.
Per riconoscere un colpo di calore basta interpretarne i sintomi: respirazione accelerata, alta temperatura corporea, vomito, mucose arrossate e difficoltà a camminare. In casi estremi si può arrivare al collasso e alle crisi convulsive.
È necessario intervenire subito perché se il cane raggiunge la temperatura dei 40-43°C entra in coma e rischia di morire entro brevissimo tempo.
Se malauguratamente dovesse capitare, cercate di abbassargli la temperatura e portatelo immediatamente dal veterinario. Ecco che cosa fare:
- mettetelo immediatamente all’ombra
- bagnatelo abbondantemente con acqua fredda su testa, pancia e zampe (20°C circa) o immergetelo e tamponatelo. Usate delle borse del ghiaccio appoggiandole sulla testa o sotto le ascelle
- fategli prendere aria ed appena possibile portatelo da un veterinario.
Anche se ci sono razze più a rischio come le razze con la canna nasale corta ( tipo i bulldog, i boxer, i pechinesi o quelli che hanno un manto particolarmente spesso e folto come Terranova, San Bernardo, i Collie) in realtà possono incorrere in questo pericolo tutti i cani e soprattutto quei cani che hanno problemi cardiaci o respiratori e cani anziani.
Nonostante io non sia stata brava vi elenco alcune regole che eviteranno al vostro amato cane di stare seriamente male:
- Acqua fresca sempre e dovunque
- Mai portarli a passeggiare dopo le 11,00 del mattino e prima delle 16,30 del pomeriggio.
- Se devono espletare i bisogni limitatevi allo strettissimo necessario e rimandate la camminata in orari più sicuri.
- Mai lasciare il cane su un terrazzo o terrazzino di casa ma in una stanza fresca e ben ventilata.
- Se intendete lasciarlo in giardino è fondamentale creare una zona (possibilmente rivolta a nord) ben ombreggiata dove collocare abbondante acqua fresca.
- Rispettare i suoi ritmi: quando fa molto caldo il cane potrebbe cominciare a dormire di più e a mangiare di meno. In quest’ultimo caso è importante rispettare i suoi ritmi e non forzarlo a mangiare.
Spero tanto che la mia brutta esperienza possa essere di aiuto a tutti voi con l’auspicio che nessun cagnolino possa incorrere in questo pericoloso problema.
Vi ricordo il mio indirizzo email: immapaone@gmail.com in modo che possiate scrivermi per qualsiasi informazione in merito ai nostri animali.
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Tags: Animali, caldo, campania, cane, collasspasseggiata, colpo di calore, imma paone, morte, sentiero degli Dei
This entry was posted on martedì, luglio 12th, 2022 at 06:07 and is filed under Animali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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Un articolo importantissimo, in questa stagione e con questo caldo soprattutto!
Che articolo interessante e molto utile!
Grazie dottoressa Imma Paone, per averci raccontato questa storia, (per fortuna a lieto fine) e per averci regalato queste pillole di esperienza per I nostri amici.
Un caro saluto a lei e una coccola a Nirvana.
Maristella
Grazie mille, Nirvana adora le coccole e ringrazia con un bacetto