Una colonia di botrilli, invertebrati marini che hanno un ciclo e ricambio generazionale che ha del miracoloso.
Cari amici, cari Cofanetti magici,
buon mese di agosto! In cui spero finisca il periodo torrido che abbiamo vissuto in quello di luglio. Temperature sino a 42, 45 gradi in Italia, con perdite di vite umane per il caldo! Anche nei Paesi Bassi siamo arrivati a sfiorare i 40 gradi, ma per fortuna solo per pochi giorni. In Spagna ed in altre parti del mondo ci sono stati gravi incendi boschivi che hanno devastato e distrutto preziosi patrimoni naturali.
La natura si ribella all’inquinamento, all’incuria umana, e ci punisce. Ma la sua magia, il miracolo da cui è scaturita va avanti. Come ho già scritto altre volte, è talmente appassionante il mondo della flora e della fauna, che ci si chiede da quale ingegnoso cervello, da quale mano sia stata predisposta. Pensate agli animali che si adattano ai cambiamenti evolutivi, trasformandosi per sopravvivere, e lottando per la sopravvivenza.
Questa rana (Lithobates sylvaticus) può tollerare il congelamento del 65% del suo sangue e tessuti, grazie ad alte concentrazioni di urea e glucosio che agiscono da antigelo durante il letargo.
Dalla rana del legno Alaskana, che d’inverno “congela” il suo cuore, smette di respirare e riprende il battito cardiaco in primavera, scongelandosi, e, ancora, ai camaleonti, che cambiano colore a seconda delle “circostanze” (da qui il detto “sembri un camaleonte”); ad alcuni mammiferi che si nutrono di scorpioni, ma per non essere punti dal loro veleno, posto nella coda, hanno imparato (ed insegnano ai loro cuccioli) come prenderlo alla sprovvista e subito staccargliela con un morso per poter cibarsi. Oppure a mamma polipo che dà la vita per i suoi piccoli, arrivata allo sfinimento per il continuo portare loro ossigeno necessario per la sopravvivenza.
Poi ai Triops, piccoli crostacei, animali viventi che hanno bisogno solo di un po’ d’acqua affinchè le loro uova, rimaste al secco anche per anni, si dischiudano. E dopo un ciclo vitale di appena 2, massimo 3 mesi, in cui cambiano la corrazza per diventare sempre più belli in vecchiaia…. appena sentono arrivare la fine della loro vita depongono immediatamente le uova e poi, dopo aver scavato nella sabbia strani circoli ed essersi esibiti in un’armoniosa danza…. muoiono di colpo.
Ho sempre pensato che questa sarebbe veramente la morte ideale anche per noi! Diventando sempre più belli in vecchiaia e poi, di colpo, dopo aver concluso il nostro utile ciclo vitale… nel giro di pochi minuti spegnendoci senza soffrire, danzando!
Una colonia di botrilli, ascidie marine, che sembrano petali di fiori.
E a proposito di miracoli vi segnalo l’interessante ed importante articolo della bravissima giornalista Paola D’Amico, pubblicato lo scorso luglio sul Corriere della sera, in cui ci racconta tutto sul BOTRILLO (botryllus sclosseri), un invertebrato che vive in colonie nel mare, anche nei nostro mari. Esso manifesta geni caratteristici dei processi neurovegetativi umani: quali quelli dell’Alzheimer e del morbo di Parkinson.
I botrilli vivono in piccole colonie che paiono petali di fiori ed hanno un “ricambio generazionale” a dir poco magico. Utilissimi per la ricerca sulla vecchiaia e sulle citate patologie degenerative. Ecco il link.
Buona lettura, buone vacanze senza preoccupazioni, ma solo tanto sano riposo e sana natura intorno a voi. Infine…. buon ferragosto, a voi lettori e a tutti i nostri validissimi ed affezionati collaboratori del Cofanetto magico!
La vostra, come sempre vostra,
Maria Cristina Giongo
CHI SONO
Link ad articoli precedenti:
Rana dell’Alaska che si autocongela.
Heiko Bleher, esploratore, il padre dei Triops.
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