Già da giorni i giornali olandesi davano per scontata la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni politiche italiane: definita leader di un partito “radicale di destra, nazionalista, ultraconservativo.” Ricordiamo che nei Paesi Bassi da anni impera il partito dell’inaffondabile premier Rutte (al suo terzo mandato), il Vvd, dei conservatori liberali (con 34 seggi); le scorse elezioni del 17 marzo diventato alleato del D66, progressista liberale (che aveva ottenuto 24 seggi). In realtà gli olandesi sono sempre stati per la continuità, liberali, pigri nel votare lo stesso partito o coalizione di partito “per non finire in mani peggiori.” Con un’economia solida, a cui stanno ben ancorati, senza nessun desiderio di dividerla con…nessuno! La prima moderna economia del mondo sin dal diciassettesimo secolo.
Ricordiamo che una delle più grandi borse d’Europa è quella di Amsterdam, ribattezzata nel 2000 “Euronext Amsterdam”, il principale mercato finanziario dei Paesi Bassi. Ed anche la più antica del mondo, fondata nel 1607 per permettere alla compagnia olandese delle Indie orientali di trovare fondi per finanziare il trasporto delle merci dall’Estremo Oriente.
Dopo questa nota storico-culturale, torniamo alle elezioni politiche italiane di ieri, 25 settembre 2022. Stamattina le testate nazionali olandesi, prima fra tutte il quotidiano Ad, ponevano l’accento sul “trionfo di un partito conservatore nazionalista”, sottolineando le parole pronunciate stanotte da Giorgia Meloni al momento di festeggiare la “sua”vittoria; “è la notte dell’orgoglio, la notte della liberazione e della libertà.”
Pochi gli accenni alla sconfitta della Lega, rappresentata da Matteo Salvini e di Forza Italia da Silvio Berlusconi, considerati poco interessanti; più attenzione invece al “risveglio di Giuseppe Conte”, dato per disperso; che tuttavia si è ripreso una fetta dei suoi simpatizzanti del movimento Cinque Stelle.
Elezioni politiche del 25 settembre 2022. Giorgia Meloni ringrazia l’Italia per il successo del suo partito, Fratelli d’Italia.
Sul sito di notizie più seguito, Nu.nl, un lettore ha scritto di essere “stupito che in un Paese si possa eleggere un partito che nega la necessità di intervenire immediatamente sui cambiamenti climatici, uno dei più drammatici problemi su cui si deve cominciare a fare qualcosa da subito.” Tanti altri hanno cliccato il loro “mi piace”di assenso.
Un video di Nos, seguita televisione nazionale, inizia con la Meloni che urla: “sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana. Non me lo toglierete.” Poi scandaglia il suo passato, sin da quando una giovanissima Giorgia dichiarava alla televisione francese che “Mussolini era un bravo politico. Tutto quello che fece lo fece per il bene dell’Italia.” Aggiungendo che la fiamma verde, bianca e rossa che appare nel loro logo “ricorda” quella che si trova sulla tomba del Duce.
A questo punto secondo alcuni, gli ideali espressi da Fratelli d’Italia sarebbero proprio quelli di “tornare indietro nel tempo”. Alla famiglia naturale, al genere sessuale “naturale”; però annullando tante battaglie delle donne, hanno detto alcune femministe che criticano una donna premier “ che non vede di buon occhio la legge sull’aborto, il diritto degli omosessuali e lesbiche di sposarsi. Che dice no a quella che definisce un’ “ideologia di genere.”
Criticata un po’da quasi tutti i partiti al governo è la sua politica contro l’immigrazione.
Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, la prima donna in Italia a diventare presidente del consiglio. Secondo partito è risultato il Pd, reo confesso di aver condotto una campagna elettorale sbagliata, senza alleanze di sostegno: terzo, il Movimento cinque Stelle di Giuseppe Conte.
In poche parole fra piuttosto tiepidi dissensi e consensi (ovviamente da parte dei conservatori) non ci sono stati segnali di allarme e pericolo immediato per il futuro dell’Italia. In un articolo di fondo del prestigioso quotidiano nrc si legge che “se anche Fratelli d’Italia è un partito del post fascismo non è detto che chi ha votato per esso sia un fascista o un nostalgico di quel periodo. Sono voti che indicano una trasformazione radicale.” Rassicura il fatto che (per ora) Fratelli d’italia si sia dichiarato contro l’aggressione della Russia all’Ucraina.
A proposito di mutamenti, significative le riflessioni del professor Jean Tillie, riportate dal quotidiano AD, docente di scienze politiche all’Università di Amsterdam (UvA), il quale da anni ha notato l’avanzare dei radicali di destra: la qual cosa, secondo lui, dipende dal cambiamento del mondo, sin dalla tragedia dell’11 settembre e ancor prima, con la crisi bancaria del 2008; poi quella dei rifugiati politici, di quelli in fuga dai Paesi in guerra.
Adesso dell’inquinamento atmosferico, il surriscaldamento della terra con la conseguenza dei cambiamenti climatici; oltre alla guerra in Ucraina e nuovi profughi in arrivo.
Le persone si sentono “ impotenti di fronte a tutto questo e cresce sempre più il desiderio di chiarezza; il mondo è disgressivo, non si sa dove aggrapparsi ad un punto solido. Chi sono io? A chi appartengo? Questo conduce velocemente ad un etnico nazionalismo…”
“Di conseguenza”, sottolinea il professor Tillie, “aumenta il bisogno di un leader carismatico, di persone che fanno promesse precise e chiamano le cose con il loro nome”. Come esempio ha citato la Svezia. “I radicali di destra svedesi hanno puntato la loro campagna elettorale su due specifici e precisi scopi: immigrazione e criminalità. In conclusione: i tempi sono cambiati e la ribellione adesso viene dai partiti di destra.”
Un dato rilevante riguarda le elezioni politiche nella circoscrizione Estero, appena rilevato da EuNews, da cui si evince che il Pd è il primo partito, con 7 parlamentari eletti (su 12).
Gli italiani residenti all’estero ribaltano il risultato del voto sul territorio nazionale e puntano sul Partito Democratico (28 per cento), tallonato dalla coalizione di destra (26); mentre nella ripartizione Europa il terzo deputato è del Movimento 5 Stelle.
Tuttavia, similmente al risultato delle elezioni in Italia preoccupa il tasso sull’astensionismo,, come si legge in un articolo di Federico Baccini, in cui pubblica anche una tabella in cui gli italiani nella Federazione russa hanno votato per la coalizione di destra, in cui appare il nome “Lega Salvini premier”: ben il 50%
Partito democratico
305.759
28,2%
4 seggi
Lega – Forza Italia – Fratelli d’Italia
281.949
26,0%
2 seggi
Maria Cristina Giongo
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