La festa di tutti i santi, il giorno dei morti. Guardiamo in alto, guardiamo il cielo. Quando si colora all’alba e al tramonto, quando si riempie di stelle e ci sentiamo tanto vicini a loro.

Un tramonto mozzafiato. Eindhoven (Paesi Bassi). Foto di Maria Cristina Giongo

Oggi voglio ricordare il giorno di tutti i Santi e quello di domani, il giorno dei morti. Desidero farlo parlando proprio del cielo. Niente è più bello che guardare il cielo. Eppure lo facciamo poco, sempre con gli occhi fissi davanti a noi, e, metaforicamente, dietro di noi, spesso troppo occupati ad iniziare la giornata con mille cose da fare, da organizzare; dalle più semplici, a quelle necessarie, a quelle che ti riempiranno la giornata.

Eindhoven (Paesi Bassi) Foto di Maria Cristina Giongo

Soprattutto se viviamo in città abbiamo poco tempo per alzare gli occhi al cielo e renderci conto, quando non è grigio, quanto sia spettacolare! Quante albe dorate ci siamo perse durante la nostra vita! Quanti tramonti infuocati, di quelli che ti lasciano senza fiato per la loro potenza: per le tinte che passano velocemente dal rosa, al giallo ocra, a quel tipo di rosso aranciato che viene chiamato cinabro olandese, al rosso tiziano, al rosso vermiglio, al rosso violaceo, porpora, al rosso Persia, acceso da sfumature ambrate.

Olio su tela di Tiziano Vecellio, nato a Pieve di Cadore nel 1488, deceduto a Venezia il 27 agosto 1576, uno dei protagonisti della pittura rinascimentale del Cinquecento. Il titolo è: “Madonna e bambino in un paesaggio serale” È del 1560 e si può ammirare all’ Alte Pinakothek di Monaco, in Germania. Da notare il colore della veste di Maria ( oltre che alla sua “morbidezza”) simile a quelli del tramonto dietro di lei.

Tutti questi colori li ritroviamo per esempio nei quadri di Tiziano (come quello qui sopra), usati da lui per richiamare un’atmosfera calda, sensuale. In quelli di Vincent van Gogh, tanto abile nel renderli reali da darci l’impressione di poterli quasi toccare, entrare nel dipinto per distendersi in un prato, in un campo di grano e guardare oltre, guardare in alto.

Lo stesso vale per il dipinto di Joseph Mallord William Turner, Il tramonto scarlatto, 1830-1840, acquerello, che si trova nel museo Tate a Londra. Mentre lo contempli la luce che emana ti fa sentire subito bene! Oppure quello di William Stanley Haseltine, Santa Maria della Salute tramonto, 1870-1885, olio su tela, Museo MET, New York.

E anche lo splendido olio su tela di Claude Monet, San Giorgio maggiore al crepuscolo, Venezia, del 1908 , da ammirare al National Museum of Wales, a Cardiff, dove il mare si confonde con il cielo in un tripudio di colori. Poi il Tramonto in Svezia dove il sole cala illuminando la neve che si sta sciogliendo, di Edvard Rosenberg (1858-1934).

E, ancora, lo stupendo dipinto di Félix Ziemn, nell’immagine sopra, con soggetto Il porto di Marsiglia al tramonto, 1890-1895, che si trova al Museo di belle arti di Parigi, con “l’ombra”di un uomo ritratto sulla spiaggia forse intento a seguire con lo sguardo l’ultima barca che entra in porto (o si sta allontanando da esso?) che in me ha suscitato un sentimento di profonda, dolce, ineluttabile malinconia, una velata nostalgia di qualcosa di recondito, misterioso, indefinito che non riesco ancora a…definire!

Sono stati talmente tanti gli artisti che hanno dipinto albe e tramonti, immensi cieli stellati che non posso citarli tutti; vi invito quindi a fare voi stessi una ricerca, che vi assicuro sarà interessante, entusiasmante e magica, come le loro opere.

Vincent van Gogh, è nato il 30 marzo 1853 a Zundert, nei Paesi Bassi, morto ad Anversa il 1890. Questa sua opera si chiama “Salici al tramonto” ed è del 1888. Si tratta di un Olio su tela applicata su cartone, che si può ammirare al museo Kroller-Muller di Otterlo (nei Paesi Bassi)

Eindhoven, uno straordinario cielo rosa, dopo la pioggia, verso sera. Nel quotidiano olandese Ad ho letto che anche nei Paesi Bassi possiamo vedere l’aurora boreale, quel fenomeno che si manifesta dall’incontro, o meglio collisione magnetica terrestre con le particelle cariche (elettroni e protoni) emesse dal sole. Le aurore boreali, dette anche luci del nord appaiono di notte quando il cielo è buio. Foto M.C.Giongo

Nel corso della mia vita ho visto tante albe, tanti tramonti! E quanti viaggi in aereo ho compiuto, seduta accanto al finestrino, ogni volta affascinata dalle soffici nuvole nel cielo terso, da quello spettacolo immenso, sempre diverso, che velocemente mi scorreva accanto e mi lasciava un senso di tranquillità, di serenità. Mi faceva sentire un po’ più vicina a Dio, a quella Mente Suprema che ha saputo creare una natura tanto perfetta!

26 luglio 2023, ritorno in Olanda da Pesaro. Foto di M.C.Giongo

Ricordo poi quei tramonti a Cellino San Marco, in Puglia, nella dimora del mio amico cantautore Albano, quando il sole scaldava le pietre salentine e le pennellava di oro, di color terracotta; tutto era così piacevole, rilassante… Come quel senso di pace che ti avvolge quando sei in mezzo alla natura e ne senti soltanto i suoi suoni vitali; il frinire delle cicale, il cinguettio degli uccellini. Il fruscio delle foglie mosse dal vento che ti culla con il suo sommesso, melodioso sospiro.

In effetti io sono sempre stata una persona che cammina con il naso all’insù…Ho sempre amato guardare il cielo e fotografarlo, divertirmi a vedere passare le nuvole che assumono nel contempo forme strane; farmi scaldare dai raggi del sole, osservarli quando entrano dalle finestre in una camera con le piastrelle di cotto e le irradiano, osservando il pulviscolo che si forma nella stanza, danzando in piccoli vortici luminosi.

Sudafrica, 11 gennaio 2018. Foto di M.C.Giongo.

Allora inizio a fantasticare, a sognare, la mia anima si placa, non più scossa dai temporali della vita; in attesa che dopo la pioggia spunti l’arcobaleno e poi arrivi ancora un tramonto mozzafiato, una notte di luna piena, un cielo stellato, una nuova lucente alba che ti faccia sentire vivo, al risveglio. Parte integrante di ciclo vitale in cui, come quello della natura, si nasce e si muore nel modo più naturale possibile. Attendendo il futuro senza più paura, angoscia, timore del buio.

Allora buona giornata. oggi, per la festa di tutti Santi, loro che hanno la loro dimora lassù, nel cielo, insieme ai defunti. Ai nostri cari che ci hanno preceduti adesso spero tanto felici in mezzo a quei tramonti mozzafiato, a quei cieli stellati, albe luminose… guardando le quali e pensando a loro possiamo sentirli ancora vicini, tanto vicino a noi!

Maria Cristina Giongo
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