Cari Cofanetti magici, amici virtuali e non, affezionati lettori, buon anno!
Ogni volta ripetiamo lo stessa augurio, tipo: con la speranza che sia un anno migliore di quello passato. Oppure il medesimo messaggio colmo di fiducia nel futuro, come, per esempio: che il nuovo anno vi porti tante soddisfazioni nel lavoro, successo, amore, salute. Pace e serenità. Terminando con un bel….anno nuovo vita nuova!
Anche il Capodanno può iniziare in modo semplice, con una cena in famiglia, nel calore della propria casa.
Quest’anno però voglio provare a non augurare niente; a parte la salute, fondamentale per la vita nostra e della nostra famiglia.
In quanto comincio a pensare che sperare in un anno migliore di quello passato, che ci porti la pace nel mondo, successo, serenità quasi quasi mi fa temere che invece… porti sfortuna! A parte gli scherzi: non perdiamo la speranza, per carità, soprattutto nella fine di ogni guerra, ma comunque non illudiamoci troppo!
Proviamo piuttosto a fare il nostro meglio, questo sì, per raggiungere i risultati che vorremmo nell’amore, nel lavoro, nel campo professionale; continuando a lottare per quello in cui crediamo, nei valori in cui abbiamo sempre creduto. Non dimenticando che anche l’amore, l’amicizia sono una conquista; non tanto per ottenerli ma per mantenerli.
Insegnando ai nostri figli, nipoti a fare altrettanto; crescendoli rispettosi verso tutti, incitandoli a conquistarsi le proprie soddisfazioni lavorando sodo, senza invidiare chi magari ha più talenti di noi, ma piuttosto a trarne uno stimolo per fare sfruttare i nostri di talenti. Grandi o piccoli che siano. Ognuno ha in sè capacità, potenzialità spesso impensabili.
Museum Van Gogh di Amsterdam. Anche Vincent van Gogh, come si legge nel testo sopra il suo quadro, a Parigi cominciò ad arricchire il suo talento, osservando i dipinti di altri pittori, imparando ad usare i colori e le famose righe che in seguito impreziosirono ulteriormente i suoi quadri. La vita è un continuo cercare, osservare, prendere esempio dagli altri, lavorare incessantemente per raggiungere i risultati che ti meriti e che desideri.
Ai giovani insegniamo inoltre a leggere; invece di stare incollati al proprio telefonino, continuare a chattare, vedere la televisione, navigare sul web. Stiamo perdendo la capacità di apprendere, di starcene tranquilli su un divano a leggere un libro che ci interessa, che ci piace, che ci fa sognare. Soli con noi stessi, in silenzio.
24 novembre 2024. Pierre Auguste Renoir (1841-1919) Young Girl Reading, foto scattata al Museum Van Gogh di Amsterdam, dove quel giorno si teneva pure una mostra speciale di impressionisti.
Quindi non termino neppure con un’altra tipica, ripetitiva frase augurale di inizio anno: anno nuovo vita nuova! In quanto forse una vita nuova neanche la vorremmo! Preferendo piuttosto che la nostra vita continui senza troppe sofferenze, delusioni, cambiamenti repentini. Andando avanti con quel percorso iniziato con tanto coraggio: senza scoraggiarci mai.
Un abbraccio, cari amici virtuali e non, cofanetti magici, lettori, preziosi redattori, buon anno 2025 a tutti, anche da Hans, infaticabile direttore tecnico ed infaticabile marito.
Dalla vostra solita, come sempre solita affezionata,
Maria Cristina Giongo
CHI SONO
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