L’evento più bello ed emozionante per la maggior parte dei genitori é la nascita del proprio figlio, ma vi posso assicurare che adrenalinico é anche vivere il parto di una “cagnetta”.
Questa che vi voglio raccontare é la storia di Neve, bellissima e “mastodontica” meticcia di maremmano.
Mentre tornava a casa in autostrada, dopo una lunga giornata di lavoro, Massimo, un affezionatissimo cliente, notó in una scarpata una cagnolona emaciata che non riusciva a risalire in superficie per il terreno scivoloso.
Bisogna premettere che Massimo é una persona dall’animo gentile come poche che ho conosciuto; ma non piu un ragazzino.
Nonostante tutto, senza demoralizzarsi, animato dal desiderio di salvare quella povera bestiola, riescì a farla risalire e, caricandola in auto, a portarla in ambulatorio.
Neve,così chiamata perché il suo manto,anche se sporchissimo, era bianco, impaurita ed affamata, pesava poco più della metà di quanto teoricamente avrebbe dovuto pesare una maremmana o presunta tale.
Aveva però una ” strana” pancia che ci lasciava un po’ interdette.
Massimo ci chiese la gentilezza di ospitarla in ambulatorio e di rimetterla in sesto per poterle trovare una buona adozione.
Ormai in questi ultimi anni siamo diventate quasi bravissime in adozioni anche a distanza.
Attraverso foto, internet, Facebook e passaparola abbiamo trovato casa a tantissimi cani e gatti.
Fortunatamente tanti amici e conoscenti, amanti degli animali, mi aiutano molto in questa opera di sistemazione.
Neve però era, nella sua magrezza, enorme e temevo che la cosa non sarebbe mai stata semplice.
Iniziammo il nostro lavoro di “restyling“: una grande lavata, una ciotolona di buona pappa ed un abbondante prelievo di sangue per testare anche quelle malattie infettive che ancora oggi spingono persone ignoranti ed incivili ad abbandonare il proprio cane invece di curarlo.Nulla.. Sana come un pesce ( se posso usare questa metafora).
Quella strana pancia era ancora lì e la voglia spasmodica di cibo di Neve era inarrestabile.
Passavano i giorni e lei, nonostante l’abbondante alimentazione, non metteva su peso tanto che ancora si potevano notare le costole e tutte le altre sporgenze ossee.
A questo punto iniziarono seri sospetti su quella pancia.
Unanime decidemmo di eseguire una ecografia.
Chiamammo Pasquale, il nostro amico ecografista, che subito si precipitó in ambulatorio per far luce sui nostri sospetti.
Ebbene si.. Mistero risolto.. Neve era incinta.
L’ecografia ci permetteva di capire che erano diversi cuccioli ( ma ovviamente non poteva dirci il numero preciso) sani e vitali e che eravamo in quarantesima giornata.
Non sapevo come prender questa notizia.
Una parte di me era emozionatissima, mi era già capitato di gestire una gravidanza ed il suo parto e sapevo quanto fosse bello; ma l’altra parte ero avvilita perché sarebbe stato impossibile trovare una famiglia così larga di vedute da adottare una cagnolona incinta.
Non c’era molto da fare.
Si decise di farle completare la gravidanza e farla partorire con noi.
Nacque però spontanea la domanda: possibile che questa cagnolona fosse stata abbandonata semplicemente perché incinta?
I giorni passavano e la pancia di Neve aumentava in maniera sconvolgente.
Pochi giorni prima del presunto parto, iniziammo a preparare una sorta di sala parto, con materassino, traversine e lenzuola per renderlo più accogliente possibile.
Neve fu precisa come un orologio svizzero ed in sessantacinquesima giornata durante le primissime ore della mattina mise al mondo il primo cucciolo.
Fu Laura, la mia collega, ad assistere silenziosamente al parto.
In una pozza di sangue ed in una sofferenza dignitosa, Neve riuscì a mettere alla luce, senza l’aiuto di nessuno, ben nove cuccioli.
Il parto duró tutto il giorno perché tra una nascita e l’altra Neve riusciva a tranquillizzarsi, liberare dalla placenta il cucciolo, pulirlo e stimolarlo.
Nel frattempo giungemmo tutti in ambulatorio.
La dolcissima Neve ci permetteva di accarezzarla,coccolarla e soprattutto controllare che i piccoli stessero tutti bene.
Finito il parto riuscirono tutti,senza alcun genere di problema, ad essere allattati e Neve, nonostante la sua mastodontica mole, delicatamente riusciva a posizionarsi per dare posto ad ognuno di loro.
Nove stupendi cuccioli…giganti come la mamma.
I problemi di adozione si erano elevati al cubo.
Come trovare sistemazione in meno di due mesi a 9 futuri cani enormi e a Neve?
Con la lattazione la fame di Neve era ulteriormente aumentata.
Sacconi da 15 kg venivano consumati in pochi giorni.
Dopo pochi giorni questi cuccioli meravigliosi iniziavano ad esplorare l’ambiente e, con la stessa rapidità, riuscirono anche a svezzarsi.
Ora era il momento di iniziare il “tam tam“.
Amici, parenti, conoscenti, tutti ci diedero un grandissimo aiuto e fortunatamente riuscimmo a sistemarli tutti.
Massimo, da buon padrino, ha tenuto con sè Neve e la sua figlia Miele ed oggi vivono felicemente in un ampio giardino munito di tutti i confort per loro.
Sono stati fortunati tutti e lo sono stata anch’io perché ho potuto rivivere l’emozione del parto e soprattutto toccare con mano la solidarietà di tutti gli amanti degli animali.
Con questa storia fortunatamente a lieto fine volevo sottolineare che la scelta di una gravidanza del proprio cane deve essere ragionata prendendo in considerazione a priori la necessità di trovare una adozione ai piccoli nascituri.
Per chiunque sappia di non poter gestire questa fisiologica fase della vita non resta altro che la sterilizzazione che, per molti motivi migliora la qualità della vita della propria cagnolina.
Imma Paone
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