Sudafrica, gennaio 2018. Foto Hans Linsen
Nella presunzione tipica di noi umani, crediamo di essere gli unici in grado di osservare la natura e gli animali che ne sono parte integrante. Ma il fatto di non poter leggere nelle loro menti non vuol dire che siano incapaci di pensare. Non vuol dire che non siano intelligenti, non provino emozioni, persino empatia.
Sudafrica, gennaio 2018. Sembrano umani i bellissimi occhi di questo bufalo.
Avete mai notato come certi animali comunicano fra di loro? Anche a distanza di chilometri? Come la mamma riconosce il suo piccolo fra altri mille e come i genitori gli insegnano a cacciare per procurarsi il cibo? Sapete che i polipi riconoscono i volti umani? Che gli elefanti hanno una memoria portentosa e le tartarughe marine tornano a morire nel luogo dove sono nate? Conoscete come è strutturato il cervello di un delfino e come questi magici mammiferi acquatici conversano fra di loro?
E sapete come certi animali controllano la loro ansia, dovuta a paura, a suoni che li preoccupano o disturbano? Rilassandosi ed uscendo ad esplorare. Esistono tali e tanti libri di biologi e ricercatori che per leggerli tutti avremmo bisogno di tante vite in più. Ogni volta che ne ho finito uno mi sono arricchita di nuove idee, incantata dal miracolo della natura, dal suo equilibrio, dalla sua perfezione.
Sudafrica, gennaio 2018. Foto M.C. Giongo. Questo pinguino si era nascosto dietro un cespuglio e passava il tempo ad osservare i turisti di passaggio. Me ne sono accorta per caso, girando lo sguardo…Ho preso subito la macchina fotografica, mi sono inginocchiata davanti a lui ed ho scattato, dopo che si era messo pure in posa!
Perchè tutto quello che è stato creato in natura, tutto quello che gli animali fanno ha un senso. Anche quando il nostro cane si mette con il pancino in su al nostro passaggio, significa che vuole essere accarezzato. Quando invece assume questa posizione al passaggio di un altro simile più grande che sa di non poter combattere, vuol dire che alza bandiera bianca e gli fa capire che non vuole la lotta, che è innocuo. La stessa cosa vale per il gatto, curioso, intelligente, indipendente, legato alla sua casa. Gli animali sanno amare, sanno sostenersi a vicenda, formare nuclei familiari solidali fra di loro.
Questi ed altri esempi potete trovarli nel bel video del biologo marino Carl Safina, autore di parecchi libri, che vale la pena di visionare. Ecco il link.
Foto M.C. Giongo
Vi lascio con una foto scattata agli inizi del mese di aprile in Olanda, dove vivo. Stavo passeggiando e…mi sentivo osservata. Eppure tutto intorno a me era brullo, spoglio. Lo scorso inverno il tempo è stato rigido, impietoso, gelido. Mi pareva che non ci fosse una sola gemma sugli alberi e cespugli, un solo animale. Per cui ho scattato una fotografia, soltanto per documentare il grigiore dell’ambiente circostante.
Eppure sui rami secchi “qualcuno”c’era. E mi osservava. Mettete le due foto a confronto, la prima e la seconda, ingrandita, e lo scoprirete, come l’ho scoperto io, una volta rientrata a casa, guardando bene l’immagine!
Quindi, come ben dice il professor Safina nel suo video, “gli animali hanno cominciato ad osservarci prima che noi osserviamo loro.”
Buon mese di maggio a tutti dalla vostra, come sempre vostra, affezionatissima,
Maria Cristina Giongo
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Tags: Animali, cane, carl safina, editoriale, elefanti, empatia, gatto, maria cristina giongo, natura, olanda, polipi, Sudafrica, tartarughe