Il garzone della macelleria del paese scriveva versi sulla carta gialla per impacchettare le fettine.
Così i clienti portavano a casa lonza e poesia.
Qualcuno trascrisse le rime e le conservò.
Quando il garzone improvvisamente morì, al suo funerale furono lette le sue poesie.
Il macellaio, dopo qualche giorno, affisse sulla vetrina del negozio il seguente cartello:
CERCASI POETA
Mauro Almaviva
Mauro Almaviva
CHI SONO
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