Gentile dottoressa,
il mio veterinario ha detto che il mio gatto ha i denti cariati e fa fatica a mangiare. Ha 16 anni e mi consigliano di levarglieli. Ma la mia cagnolina, di soli 5 anni, secondo il veterinario, ha i denti cariati, per cui mi consiglia di farli pulire sotto anestesia tutti e nel caso levare quelli che non sono a posto. Costo: 258 euro. Che cosa ne pensa? E’ proprio necessario?
Cari saluti dall’Umbria.
Paolo U.
Caro Paolo,
mi meraviglia leggere che sia il tuo gatto che la tua cagnolina hanno i denti cariati, visto che le carie sono un problema più frequente in campo umano piuttosto che veterinario, per la nostra tendenza a consumare grandi quantità di zuccheri ed alla possibilità che il cibo si depositi tra i denti stessi.
Molto più frequentemente i nostri animali domestici sono colpiti dalla paradontite: un’infiammazione delle gengive che se trascurata, può portare alla caduta dei denti e a gravi infezioni che arrivano a coinvolgere il fegato, i reni e il cuore.
La parodontite è causata dall’eccessiva riproduzione di alcuni batteri presenti normalmente nella bocca dei cani. Questi batteri provocano la formazione della placca che, se non viene rimossa, da luogo ad una infiammazione delle gengive.
Se la gengivite non viene curata in tempo l’infezione progredisce trasformandosi in paradontite. Nei casi più gravi, questa infiammazione porta alla perdita dei denti e del tessuto osseo della mandibola ed infatti mi capita di fare radiografie alla bocca prima di un intervento di detartrasi e scopro erosioni così profonde dell’osso da esser prossime alla frattura dell’osso stesso.
La placca che si deposita sui denti fa arretrare le gengive e apre sacche presso le radici dei denti diventando un ambiente favorevole allo sviluppo di infezioni batteriche. Inoltre se la placca non viene asportata con un’igiene regolare, con il tempo può solidificarsi per deposito di sali minerali e diventare tartaro, quello strato scuro e duro che riveste completamente il dente.
Il primo sintomo che spinge un proprietario ad eseguire una visita è l‘alitosi, seguito da salivazione abbondante, dolore durante la masticazione, sangue e nei casi più gravi secrezione nasale e mascella gonfia. A volte si può osservare la fistola odontopatica : si forma praticamente uno sbocco sulla superficie cutanea sotto l’occhio a causa di un ascesso creatosi a livello delle radici del dente ( più spesso il carnassiale, uno degli ultimi molari ).
La parodontite può essere prevenuta con una corretta igiene orale quotidiana, che deve prevedere una dieta sana composta da cibi duri e secchi, lo spazzolamento frequente dei denti ( ovviamente con spazzolino e dentifricio studiato x i nostri animali ) e una visita dentistica periodica con regolari interventi di detartrasi.
Questa, con successiva lucidatura, si esegue purtroppo, previa visita clinica ed analisi del sangue, in anestesia generale.
Molti miei clienti tentennano proprio per la necessità dell’anestesia, ma spiego loro che intubare il nostro animale serve per proteggere le loro vie respiratorie dal passaggio involontario dell’acqua spruzzata dall’ablatore. Ovviamente l’anestesia serve anche per tenerli fermi a bocca aperta e, nella necessità di dover estirpare qualche dente, per ridurre il dolore.
Può sembrare una esagerazione, ma trascurare l’igiene orale comporta non solo una serie di problemi locali ma, nel tempo, anche patologie sistemiche gravi.
Esistono infatti le cosiddette endocarditi batteriche, infezioni a carico del cuore conseguenti alla diffusione dei batteri attraverso il circolo sanguigno.
Spiegato tutto ciò ai miei clienti io suggerisco alcune cose:
1) eseguire un esame del cavo orale almeno 2 volte l’anno
2) abituarli fin da cuccioli allo spazzolamento dei denti
3) utilizzare bastoncini antitartaro ( tipo dentastix )
4) non utilizzare giocattoli non adatti ai nostri pet ( come palline da tennis, rami di albero, pezzi di legno, pietre perchè possono danneggiare denti e gengive )
5) una sana alimentazione.
Per quanto riguarda il costo non posso esserle di grande aiuto perchè questo dipende da tante cose : anestesista e protocollo anestesiologico, analisi e radiografie pre-operatorie, specializzazione del chirurgo e soprattutto, se ci sono e quanti sono, i denti da dover estrarre.
Tutto questo fa oscillare parecchio il costo dell’intervento.
Spero di esserle stata di aiuto ma per qualsiasi ulteriore informazione mi contatti all’indirizzo di posta elettronica : immavet1973@libero.it
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