Cari amici del «Cofanetto Magico»,
facciamo tesoro, e subito!, dei versi in calce a queste righe e, prima di “salpare” nuovamente per “riapprodare” alla nostra vita di sempre, vediamo di recitarli a mente per salutarlo, il mare, col dovuto affetto e la giusta nostalgia (senza dimenticarci, ovviamente, di ringraziarlo per i molti doni che ci ha sin qui elargito con grande generosità: le ferie tanto desiderate, innanzitutto, e poi la spiaggia, gli scogli, le nuotate, la schiuma, le onde, il sole, il cielo, l’orizzonte e, come negarlo?, il ritorno della speranza…).
Pietro Pancamo
CHI SONO
ARRIVEDERCI FRATELLO MARE
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Nazim Hikmet
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