Che cosa sono i sogni? Da dove arrivano? Qual è il loro significato? Queste domande che hanno accompagnato l’uomo nella sua storia evolutiva, continuano a suscitare interesse, curiosità e a confrontarci con le manifestazioni della psiche e le profondità dell’inconscio.
Affrontando l’argomento “sogni ” è quasi impossibile non farsi domande. I sogni sono per loro natura “misteriosi” ed anche le teorie più o meno accreditate che li vogliono semplici impulsi che si producono in una porzione subcorticale della corteccia cerebrale, non riescono a rispondere in pieno a chi si interroga sulla loro origine e sul loro scopo, e non possono spiegare i fenomeni più strani legati alla dimensione onirica.D’altra parte è innegabile che i sogni siano profondamente connessi al sognatore ed alla sua realtà, intessuti come sono di frammenti di vita vissuta quasi fossero una coperta patchwork; così da mettere in discussione alcune analisi rigidamente esoteriche che li vedono come messaggi giunti da altre dimensioni o come un’altra realtà cui si avrebbe accesso durante lo stato onirico.
Al presente possiamo solo affermare con sicurezza che il sogno attinge all’inconscio dell’individuo. Sappiamo che il concetto di inconscio è centrale in ogni dottrina di psicologia del profondo e che indica una zona della psiche individuale in cui avvengono processi e funzioni che sfuggono alla coscienza. Ma come possiamo definire la spinta propulsiva interna che dall’inconscio “ogni notte” crea un sogno?
Questo il mistero che attiene ai sogni e questo la domanda che mantiene vivo il dibattito, l’interesse ed il fascino dei sogni.
Così in questo spazio riservato ai sogni “danzeremo” cercando un equilibrio fra la visione scientifica, psicoanalitica e meccanica che dall’“Interpretazione dei sogni” di Freud conduce alle moderne analisi di neurofisiologia di J. A. Hobson, agli esperimenti dei laboratori del sonno e ad una visione più transpersonale: che dall’ampliamento all’inconscio collettivo di Jung, arriva alle tecniche di attualizzazione dei sogni della psicologia umanistica. E da qui all’approccio euristico all’immagine onirica di J. Hillman… fino al presente.
Ci muoveremo insieme in questo territorio affascinante, attenti a non svalutare i sogni come “scorie mentali”, ma nemmeno relegarli nei territori della profezia o della premonizione. Consapevoli dell’importanza di questo “atto creativo” della psiche che si compie ogni notte proprio con i sogni.
Ogni mese questa categoria proporrà un articolo sui sogni che mi auguro possa stimolare la curiosità e rispondere ad alcune domande in quest’ambito. Mentre la rubrica “La chiave dei sogni” entrerà nel merito dell’interpretazione dei sogni affrontando l’analisi di un sogno scelto fra quelli inviati dai lettori.
E se “noi sogniamo per destarci alla vita”, come asserisce S.K. William, analista junghiano ed emerito studioso di sogni, io mi auguro che anche questo nostro discorrere di sogni possa diventare una riflessione più ampia e profonda sulla nostra misteriosa, appassionante esperienza umana.
Marzia Mazzavillani © Vietata la riproduzione totale o parziale del testo
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sono d accordo con quello che ha detto lei…