Nonno Lorenzo
Un annuncio speciale: domani sul quotidiano AVVENIRE il racconto del mio lungo incontro con il BEATO PAPA WOJTYLA.
Oggi la commovente lettera di nonno Lorenzo a sua moglie dalla trincea, prima di morire.
Cari lettori, per la rubrica “raccontami una storia” pubblichiamo la bellissima lettera di nonno Lorenzo Brena, un soldato dal fronte, che risale al 1917; di grande valore storico ed umano. Intrisa di amore, disperazione, sconforto, fede cristiana. Con la speranza che, “nel caso gli dovesse succedere una disgrazia”, la sua sposa vegli sui loro figli e non “si lasci scaldare la testa da quei demoni che sono sulla terra”.
Ringraziamo Silvia e sua mamma Lucy Frazza Brena ( sua nipote) per averla divisa con noi.
Vorrei anche ricordarvi che domani, venerdi 29 aprile, uscirà, allegato al quotidiano AVVENIRE, un inserto speciale sulla beatificazione di Papa Wojtyla, con un mio articolo in cui racconto un lungo incontro avvenuto proprio con Lui….tanti, tanti anni fa. Parlai con Papa Giovanni Paolo II per quasi più di un’ora, seduti uno accanto all’altra, da soli: un avvenimento unico, indimenticabile, fantastico, con particolari che non ho mai raccontato prima.
E ora leggete questa commovente lettera…
Nonna Teresa
Cara Cristina, con la mamma abbiamo ritrovato una vecchia (vecchissima) lettera datata 03/06/1917 che il mio bisnonno aveva scritto a sua moglie Teresa dalla trincea sul Carso. Questa è stata l’ultima lettera che ha scritto. Nonno Lorenzo infatti è stato dato come disperso sul Carso. Sono molto felice che tu voglia raccontare questa storia. In fondo è lo specchio di ciò che succedeva e succede tutt’ora in guerra. La guerra, quella vera, quella che ti uccide e ti fa uccidere chi è uguale a te ed ha i tuoi stessi sentimenti….Te ne riporto il testo integralmente per il Cofanetto Magico.
Silvia e Lucy Frazza.
Questa è la foto di Lucy Frazza Brena, che ci ha mandato la lettera di suo nonno; Lucy è la moglie del noto e bravo artista Duilio Frazza, pittore e musicista, purtroppo scomparso alcuni anni fa.
“Trincea”, lì 3/06/1917
Carissima sposa, dopo tanto tempo che non ti scrivo, oggi finalmente ti fò sapere le mie notizie.
Prima ti assicuro che mi trovo di perfetta salute, come credo e spero di te e dei nostri cari figli e tutte le nostre parentele.
Mia cara mi spiace dirti che mi trovo in mezzo al fuoco dal giorno 26 maggio però, ringrazio Dio e la B. V. Maria che sono ancora sano e salvo, alcuni dei miei comagni sono già caduti e molti feriti.
Cara moglie una cosa sola ti prego e ti raccomando di continuare a pregare e a raccomandarmi alla B.V. della Pace che possa ritornare alla mia casa.
Cara Teresa termino di scrivere colla penna ma non col cuore, vorrei dirti tante cose importanti ma il tempo non mi permette perchè è troppo breve e mi ritrovo in mezzo ad un inferno e si vedono le pietre volare in aria come uccelli.
Cara Teresa non posso più scrivere altro mi resta di raccomandarti i nostri cari figli e se succede qualche disgrazia della mia vita ti prego di non abbandonarli e non lasciarti scaldare la testa da quei demoni che stanno sulla terra.
Ciao Ciao saluti e baci a te e ai nostri cari figli.
Questa carta è molto bagnata di lacrime e sudori e temo molto della mia vita. Ciao e baci lacrimosi sulla tua faccia. Prega, prega per me che sono il tuo disgraziato Lorenzo.
Di nuovo ti dico di pregare Gesù e Maria per me, e per tutti i poveri soldati che si trovano in questa posizione infernale del Carso.
Bacia questa lettera.
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