Archive for the ‘Categorie’ Category

Editoriale di novembre. Cammina sempre a testa alta. Anche quando comincia a calare il sole e arriva la nebbia.

giovedì, novembre 1st, 2018

Paesi Bassi, Winterefteling. Foto Hans Linsen.

Cari lettori online, cofanetti magici,

Buon mese di novembre, fra nebbie e foschie. L’importante è trovare sempre la strada giusta per uscirne. Allora gli alberi ti sembrano belli anche quando perdono le foglie, il freddo ti fa venire voglia di accendere il camino o indossare un maglione caldo. E anche uscire all’aria aperta; aspettando il Natale, la prima neve, e poi ancora la primavera. Questa è la vita, che segue i ritmi della natura: bisogna riuscire ad amarla anche quando pensi di odiarla. Cominciando innanzitutto a rispettare se stessi.

Paesi Bassi, il nostro direttore tecnico (e marito) Hans Linsen, nel Parco Efteling. Molto bello, da visitare. Per grandi e piccini. Foto M.C. Giongo

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Poesia di ottobre: “Spesso banale”

sabato, ottobre 27th, 2018

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Come tutti gli abitanti della vita, ciascuno di noi artisti cerca una risposta ai propri interrogativi esistenziali. O almeno una poesia, un racconto, un romanzo, un quadro, una scultura, una sinfonia, una canzone.
Io di poesie (che spesso, ultimamente, mi sforzo d’incrociare con la prosa ritmica) ne trovo sempre molte. Moltissime. Forse troppe. E dato che non so più dove metterle o stiparle, le scarico a voi, cari amici del «Cofanetto Magico». Che dire? Spiacente davvero d’importunarvi così tanto…

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La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. La cannabis terapeutica

mercoledì, ottobre 24th, 2018

Cara dottoressa Imma,
mi chiamo Chiara, sono italiana, della provincia di Caserta, ma ormai vivo da anni negli Stati Uniti.
Ho il piacere di leggere questo giornale web da anni ormai e seguo con interesse la sua rubrica sugli animali.
Avevo una curiosità da chiederle per avere ulteriori informazioni e magari anche un suggerimento.
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Alberobello. Il culto dei Santi Medici

lunedì, ottobre 22nd, 2018

Fotografia di Gianfranco Ricupero

Ricordo di aver avuto 5 o 6 anni quando, un pomeriggio, mentre giocavo in bicicletta con le mie amichette nel tratturo di casa, vidi allo sbocco della statale una miriade di gente a piedi.
Scena che si ripete, ogni anno, negli ultimi giorni di settembre e che si dilunga per una decina di giorni con maggiore affluenza nei fine settimana. Una tradizione che prevede il pellegrinaggio alla volta di Alberobello, in onore dei Santi Medici Cosma e Damiano, il cui culto inizia nel 1600. I fedeli, ma anche soli curiosi, provengono dai paesi limitrofi come da Martina Franca, Locorotondo, Cisternino, Fasano, Noci, e dalla regione in genere.
L’usanza del pellegrinaggio, risalente al XVIII secolo, continua a rinnovarsi grazie al rimando da padre in figlio.

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Esserci adesso. Storia curiosa di una antica avventura fotografica londinese

giovedì, ottobre 18th, 2018

Questa storia ha 21 anni e qualche mese. Ma è iniziata 22 anni fa. Ed è assolutamente vera. Posso dirlo con granitica certezza, perché è capitata a me.

Più o meno in questi stessi giorni di ottobre del 1996 ero a Londra per una vacanza organizzata dal mio amico Franco, che quasi senza avvertirmi, anzi più esattamente senza aspettare una mia conferma, un po’ a sorpresa aveva prenotato volo e hotel, consapevole di una mia debolezza del resto inconfutabile: ad una vacanza a Londra io non so mai dire di no. Ci sono stato, per periodi che variano da un giorno a un mese, ben otto volte, e sto pensando di tornarci prestissimo, forse già nel prossimo novembre.

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Rampina, una favola dei nostri giorni (7° episodio)

lunedì, ottobre 8th, 2018

Immagine realizzata da Marica Caramia, ispirata dalla
favola di Rampina di Valentino Di Persio

In questo capitolo, la nostra Rampina non si lascia sfuggire l’occasione per compiere un atto eroico che salverà il suo benefattore da una situazione di pericolo. L’episodio è propedeutico a quello finale nel quale la nostra eroina dovrà fare una scelta obbligata per il suo futuro.
Buona lettura!

Clicca qui per l’episodio precedente.

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Olanda. Polemica sul taser, pistola elettrica, usata anche per pazienti psichiatrici. E’una questione etica. Sono malati. Non criminali!

mercoledì, ottobre 3rd, 2018

L’anno scorso nei Paesi Bassi è iniziato un esperimento che dava la possibilità a 300 agenti dei reparti mobili di usare il taser non solo sui malfattori ma anche su pazienti particolarmente aggressivi, affetti da patologie psichiatriche.

Il taser, o dissuasore elettrico, è una specie di pistola che genera scariche elettriche in grado di stordire ed immobilizzare una persona. Quando si preme il grilletto vengono sparati due piccoli dardi di metallo entrambi collegati ad un filo, da cui non si distaccano neanche quando toccano l’obiettivo, il quale viene colpito da una scossa di corrente che passa da un puntale di metallo all’altro creando un’immediata paralisi dei muscoli. Il corpo si irrigidisce e cade a terra. Questi due dardi saettano a 55 metri al secondo. Non è necessario che si conficchino sotto la pelle, è sufficiente che tocchino i vestiti.

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Editoriale. Il dolore negli animali e l’elaborazione del lutto.

lunedì, ottobre 1st, 2018

Commovente: un’orca ha continuato a nuotare per due giorni tenendo fuori dall’acqua il suo baby morto poco dopo la nascita, non riuscendo a staccarsi definitivamente da esso, lasciandolo andare a fondo…

L’orca della specie J35 di cui parlo in questo articolo, mentre cerca di tenere in superficie il corpo del suo baby appena morto. Andrà avanti per ben due giorni a nuotare provando a mantenerlo a galla, una specie di tentativo di rianimazione e di elaborazione del lutto, non riuscendo a separarsi definitivamente da esso. FOTO: DAVE ELLIFRIT & KEN BALCOMB, CENTER FOR WHALE RESEARCH

Più volte nel mio editoriale ho parlato dell’amore materno negli animali, a cominciare da quello di mamma polipo che si sfinisce di fatica sino a morire pur di mantenere in vita i suoi piccoli appena nati. Oggi vi parlo di un episodio altrettanto commovente ed eccezionale, avvenuto lo scorso 24 luglio: si tratta di un’orca marina che è stata seguita lungo la costa canadese Victoria, nell’Oceano Pacifico, dall’organizzazione americana per la difesa delle balene Center for Whale Research.

Dopo il parto purtroppo il suo cucciolo è vissuto soltanto 45 minuti. Ma mamma orca non è riuscita a separarsene subito; anzi, ha cercato in tutti i modi di rianimarlo spingendolo con il muso in modo da mantenerlo sulla superficie dell’acqua, così da non farlo cadere dentro e affondare. Tutto questo per due giorni interi. Instancabilmente, senza avere la forza di lasciarlo andare.

Un bellissimo esemplare di orca. I figli delle orche sono noti per rimanere insieme alle madri anche dopo aver raggiunto l’età adulta. Esse li aiutano nella ricerca del partner, per assicurarsi di avere una discendenza. Vivono dai 30 ai 50 anni. Emettono vari tipi di suoni per comunicare tra loro: si tratta di fischi e grida usati a seconda delle diverse circostanze. Ogni pod ha un suo suono distintivo che viene tramandato di generazione in generazione, per un massimo 6 generazioni.

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“Che la forza (della fantascienza) sia con voi!”. Intervista ad Angelo Paratico, romanziere della Mursia Editore

giovedì, settembre 27th, 2018

Angelo Paratico (fotografia)

Angelo Paratico

 

Ha pubblicato due romanzi con Mursia Editore e ogni tanto scrive anche per i blog del «Corriere della Sera»; mi riferisco ad Angelo Paratico, un autore che vive ormai da tempo nel Sud-Est asiatico e i cui libri, oltre a guadagnarsi spesso l’attenzione d’importanti quotidiani internazionali come ad esempio il «Telegraph», la «Pravda» e l’«Huffington Post», s’incentrano su argomenti sempre vari e interessanti, fra i quali una mia grande passione: la fantascienza. Di questo genere letterario così controverso, eppure affascinante, Paratico stesso mi ha gentilmente e ampiamente parlato proprio nell’intervista che segue, cari amici del «Cofanetto Magico», ed è con vero piacere che la offro a tutti voi.

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Intervista al tenore genovese Fabio Armiliato, una voce per il sociale, prestigioso ed eclettico artista. Attore in un film di Woody Allen.

sabato, settembre 22nd, 2018

Una bella ed intensa espressione del tenore Armiliato.

Foto © Johannes Iskovits

Uno dei tenori più importanti della scena lirica internazionale ha accettato di farsi intervistare per il Cofanetto Magico. A completamento di un percorso artistico lungo e prestigioso iniziato nel 1980, protagonista di diversi programmi televisivi diretti alla divulgazione dell’arte operistica, Fabio Armiliato ha debuttato nel 2012 come attore nel film di Woody Allen “To Rome with love.” Per circa un ventennio il tenore ha formato, con il soprano Daniela Dessì, una delle coppie più amate ed acclamate nel campo del bel canto.

Attivo nell’impegno sociale e nel campo della prevenzione sanitaria, dal 2012 fa parte della Nazionale Italiana cantanti.

foto © Fidelio Artist – BERNARD

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