Questa volta vorrei raccontarvi la storia del mio gatto Benny, bellissimo gattone bianco e rosso con dei baffi lunghissimi e dei cosciotti da atleta.
Benny. Io ho sempre adorato quel visino così dolce.
Questa volta vorrei raccontarvi la storia del mio gatto Benny, bellissimo gattone bianco e rosso con dei baffi lunghissimi e dei cosciotti da atleta.
Benny. Io ho sempre adorato quel visino così dolce.
Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
vi do il consueto benvenuto nella mia rubrica e –da Poeti romantici inglesi, l’antologia di traduzioni curata da Franco Buffoni per Mondadori– riprendo e vi offro altri due splendidi componimenti, degni senza dubbio della massima attenzione: infatti il primo ci spiega che contemplare la natura –per poi, all’occorrenza, richiamarne alla mente tutta la bellezza– è una pratica spirituale sempre in grado di donare un po’ di consolazione e pace; mentre il secondo, pur intitolato Pioggia, è un quadretto visionario capace di aprire, persino nel cuore più “rannuvolato”, uno squarcio di sereno. O, meglio, serenità!
Pietro Pancamo
CHI SONO
Eindhoven (Paesi Bassi), Philips Museum. Foto Hans Linsen.
Lo scorso mese, vi ho parlato della visita dell’Ambasciatore italiano nei Paesi Bassi S.E. Giorgio Novello ad Eindhoven, nel Noord Brabant, conosciuta proprio come la città della luce e della Philips, che, se vogliamo usare un termine simbolico, “le ha dato luce” creando un’impresa fra le più famose del mondo. Vi avevo promesso di riparlarne approfondendo la storia di questa azienda: partendo dal suo fondatore Gerard Leonard Frederik Philips.
Eindhoven, durante la festa delle luci, chiamata Glow.
Franco Buffoni (a cura di), Poeti romantici inglesi,
Mondadori, Milano, 2022
Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
in calce a queste righe troverete due delle tante liriche che arricchiscono Poeti romantici inglesi, vale a dire un’antologia che il noto scrittore Franco Buffoni ha curato nel 2022 per Mondadori; si tratta di un volume quasi enciclopedico che –introdotto da un ampio saggio critico, davvero illuminante ed esaustivo– offre ai lettori una fitta serie d’accuratissime traduzioni, appositamente concepite e realizzate per consentire al pubblico italiano di riprendere confidenza, da una parte, con i versi di grandi personaggi come Wordsworth, Coleridge, Byron, Shelley e Keats e d’accostarsi, dall’altra, ad autori oggi dimenticati, ma capaci anch’essi, a suo tempo, di produrre piccoli capolavori e segnare dunque un’epoca.
Pietro Pancamo
CHI SONO
E torniamo a parlare di uomini e donne: ma stavolta (mi perdonino i miei lettori) non sarò propensa all’ironia. Da sempre osservo chi vive in coppia e talvolta mi chiedo il perchè l’apparenza nasconda spesso tanta fatica, tanta sofferenza, per cui il quotidiano diventa sopportabile se vissuto per lo più nella lontananza, nel vedersi solo la sera. Intuisco che vi è un errore d’avvio, una mancanza di comunicazione dall’inizio del rapporto (forse perchè l’attrazione fisica e gli ormoni prevalgono) a cui non è estraneo anche chi circonda la novella coppia. Conclusione alla quale io stessa sono arrivata tardi, ripercorrendo anche il mio vissuto di giovane donna alla ricerca della famosa persona giusta.
Gentile Dottoressa, ho una cagnolina, bastardina di piccola taglia, sterilizzata. Ha 8 anni e, a parte la perdita di alcuni denti, levati dal nostro veterinario, da circa un mese, fa la pipì in cucina, davanti alla porta del giardino e qualche volta anche nella sua cuccetta. In realtà è come se la perdesse durante il sonno perché la cuccetta la vedo bagnata prima ancora che lei si alzi. Preciso che mio marito la porta sempre fuori alle 7 e 20. Ma in questo caso lo precede ed è come se stesse facendo un “dispetto”. Non lo ha mai fatto prima e le assicuro che nulla è cambiato nella sua dieta (a base di crocchette) e nel suo stile di vita. Alla sera, come da 8 anni, esce verso le 20 e 30. È sana, mangia con appetito, beve acqua fresca, dorme molto di giorno ed esce comunque 4 volte al giorno. A mezzogiorno per mezz’ora di passeggiata e corse. Devo farla visitare dal veterinario o potrebbe trattarsi di un avvenimento passeggero? Grazie per la risposta e per quanto fa per i nostri amici animali, anche scrivendo per noi padroncini.
CARI SALUTI,
Giulia da Milano
(altro…)
31 marzo 2023. Eindhoven (Paesi Bassi) al Philips Museum.
Alla luce, onda elettromagnetica, fenomeno fisico che permette la visione degli oggetti, associamo tanti termini suggestivi; da fonte di vita, a calore, energia fisica e spirituale: “Mi illumino di immenso.” Ricordate “Mattina”, la più breve poesia scritta da Giuseppe Ungaretti (1888-1970) il 26 gennaio 1917 sul fronte del Carso, durante la prima guerra mondiale? Poche parole per descrivere la luce come rinascita e poi anche come immensità spaziale. In tema con la prossima Pasqua, in quanto la Pasqua è proprio il simbolo della rinascita. Inoltre racchiude in sè il “concetto, o meglio il mistero” di immenso; dove torneremo, forse, quando avremo terminato il percorso terreno a noi destinato.
Per poi risorgere, magari; oppure riposare a lungo laddove una nuova luce ci illuminerà. Ancora più bella, intensa.
Eindhoven, 31 marzo 2023, al Philips Museum. L’ambasciatore Giorgio Novello con la moglie Biancamaria De Vivo, Maria Cristina Giongo e Pasquale Adesso, rispettivamente giornalista ed ex console onorario, ascoltano la spiegazione della guida Jan Sweere. Foto Hans Linsen.
La malaria, malattia infettiva parassitaria, colpisce probabilmente l’uomo da millenni anche se le più antiche testimonianze scritte risalgono attorno al 2700 A.C.
Nel 2019 è stato stimato a più di duecento milioni gli individui colpiti nel mondo (la grande maggioranza in Africa sub-sahariana); più di quattrocentomila i decessi.
Il chinino, il primo medicamento antimalarico noto, è un alcaloide naturale ricavato dalla corteccia della pianta andina cinchona e la sua scoperta è circondata da un alone di mistero, tanto che numerose sono le leggende.
cinchona in un’antica riproduzione
“[…] nella notte ossidiana/ […] spaziano i ricordi”
Per fortuna la mia antologia di autori vari Senza tema! di cui ho già parlato a febbraio e che, come dimostrano i versi in calce a questo paragrafo, cerca sempre di proporre liriche caratterizzate da un profondo e intenso afflato umano, si discosta radicalmente dalle tendenze più recenti della poesia italiana: una poesia ahimè presuntuosa, attualmente in preda a imbarazzanti derive intellettualoidi, che la rendono troppo fredda e cerebrotica, togliendole qualunque capacità effettiva di coinvolgere il lettore e arricchirlo almeno un po’.
Pietro Pancamo
CHI SONO