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Una collana di perle preziose, forgiata dall’Ambasciatore Gaetano Cortese con i suoi preziosi volumi sulle residenze diplomatiche italiane all’estero, dell’Editore Carlo Colombo. Quest’anno si festeggia il venticinquesimo anniversario della collezione, con un calendario molto speciale.

giovedì, febbraio 8th, 2024

Le foto inerenti le ambasciate nel mondo che vedrete in questo articolo fanno parte del Calendario 2024, di cui vi parlerò. Questa si riferisce all’ Ambasciata italiana di Lisbona

All’Ambasciatore Gaetano Cortese, come ho scritto in passato nei miei articoli sia per il quotidiano nazionale Avvenire che per Il Cofanetto magico, si deve il merito di aver valorizzato il patrimonio architettonico ed artistico delle residenze diplomatiche all’estero in una collana di volumi pubblicata dall’editore Carlo Colombo di Roma.

L’Ambasciata italiana a Dublino

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Che cosa dobbiamo “Ricordarci di non dimenticare”? Ce lo racconta il giornalista Alberto Caprotti in un bel libro intessuto di passato, presente, personaggi ed eventi che hanno segnato la sua vita. E, dopo averlo letto, hanno lasciato un segno anche nella nostra.

lunedì, gennaio 8th, 2024

Nell’immaginario collettivo il giornalismo è una professione appassionante, spesso ben retribuita, talvolta frutto di raccomandazioni, quasi privilegiata. Nel libro di Alberto CaprottiRicordati di non dimenticare”, si sfatano questi miti, escluso uno. Se ce l’hai nel sangue, se lotti per portarla avanti, anche a costo di tanti sacrifici, è sicuramente una passione e un’avventura che ti completa e arricchisce. Così la penso pure io dopo anni di onorata carriera, cominciata dalla gavetta, senza “spinte” di alcun genere: un “talento”che a distanza di tempo penso di aver veramente posseduto e seguito, fra illusioni, delusioni ma anche momenti unici di vita e di lavoro.

Il giornalista scrittore Alberto Caprotti.

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Meraviglioso incontro con Papa Francesco. Auguri per i Suoi 10 anni di pontificato! Che cosa mi ha detto. La Pro Petri Sede. Un pellegrinaggio indimenticabile.

venerdì, marzo 10th, 2023

Venerdi 24 febbraio 2023, Roma, Città del Vaticano. Sala Clementina, udienza privata con Papa Francesco concessa al gruppo rappresentante della Pro Petri Sede. I diritti di questa immagine sono © Vatican Media. Proibita la diffusione senza il loro permesso scritto.

Quando penso alla splendida Associazione Pro Petri Sede, “Amis du Pape, vrienden van de Paus”, mi vengono subito in mente le parole di San Francesco di Sales, vescovo francese patrono dei giornalisti: “non parlare di Dio a chi non te lo chiede. Ma vivi in modo tale che prima o poi te lo chieda.” Questo è lo scopo della Pro Petri Sede, di cui ho l’onore di far parte: testimoniare la fede con i fatti, sempre accanto ai Pontefici sucessori di San Pietro.

Essa è stata costituita 150 anni fa ma le sue origini sono molto più antiche; infatti risale alla fine dell’anno 1860, quando un gruppo di volontari cattolici, fra cui belgi, olandesi e lussemburghesi partì alla volta di Roma al servizio di Papa Pio IX per difendere lo Stato Pontificio in caso di attacchi militari del Regno d’Italia che voleva occuparlo al fine di completarnee l’unità. Si chiamavano Zuavi. L’interessante storia degli Zuavi la racconterò in un prossimo articolo che uscirà nel quotidiano nazionale italiano AVVENIRE.

Roma, Città del Vaticano. 24 febbraio 2023. Papa Francesco entra nella Sala Clementina per ricevere “i suoi amici”, come li definisce Lui, della Pro Petri Sede. Foto di Ignace de Corswarem. È pensieroso, pare quasi preoccupato, stanco, anche a causa di un’influenza che lo aveva colpito il giorno precedente, per cui alcune udienze private erano state rimandate, mantenendo la nostra, quella con i Monaci delle Chiese ortodosse orientali e la conferenza episcopale messicana.

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Una bella giornata in un parco giochi olandese finita in un incubo per una famiglia belga. Umiliato un bimbo autistico. Insultata la madre con commenti razzisti.

domenica, novembre 1st, 2020

Nei Paesi Bassi ci sono tanti bei parchi giochi che vale la pena di visitare, sia per i bambini che per gli adulti!

Per una famiglia belga di Bruxelles una spensierata, felice giornata in un bel parco giochi olandese si è conclusa in un vero e proprio incubo. Una madre, con il figlio autistico di 8 anni, che aveva urgentemente bisogno di recarsi al bagno, stava aspettando in fila per potervi accedere quando, arrivati al termine della coda, la donna delle pulizie ha annunciato che il parco stava chiudendo per cui non poteva entrare più nessuno.

La famiglia di cui si parla in questo articolo. La mamma, di origini indonesiane, svolge un lavoro da manager a Bruxelles. Con il suo bambino più grande, autistico, ha vissuto una triste esperienza in un giorno per loro cominciato bene ma terminato male. Da notare il bel sorriso dei loro bambini, dolcissimo; soprattutto quello del maggiore, tanto tenero!

Impensabile che si sia potuto impedirgli di andare in bagno!

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