Foto Hans Linsen.
Nei Paesi Bassi hanno aspettato troppo a decidere come comportarsi nei confronti del virus killer, cattivo e molto furbo nel mutare e nell’attaccarsi alle persone più deboli per rafforzarsi. Il 27 febbraio il covid-19 è stato diagnosticato per la prima volta ad un paziente della regione Nord Brabant, in seguito risultata la più colpita dal virus. Il 2 marzo i pazienti positivi erano 38, dopo di che il numero è cresciuto, raddoppiando sino ad oggi, 17 marzo, in cui sono stati segnalati 1705 contagiati di cui 389 lavorano nel campo dell’assistenza sanitaria e 43 pazienti deceduti, secondo il rapporto del RIVM (Istituto di ricerca affiliato al ministero della sanità) aggiornato sino alle ore 15 e 50. Si sospetta che 6000 persone ne siano state infettate in forma lieve, non essendo state sottoposte al test di conferma; ecco perchè rimane una supposizione, credo in base alle telefonate arrivate ai medici di famiglia da parte di coloro che lamentavano sintomi simili a quelli del covid-19.