Posts Tagged ‘cure palliative’

Eutanasia. Olanda. Una sentenza allarmante, angosciante.

giovedì, ottobre 3rd, 2019

L’articolo qui sotto è stato pubblicato dal quotidiano AVVENIRE il 4 settembre scorso ( pag 12, “Mondo”,notizie dall’estero) Oggi desidero riportarlo anche sul Cofanetto magico, aggiornato, in quanto tratta un tema molto importante.

L’11 settembre infatti si è concluso, al tribunale di Den Haag, nei Paesi Bassi, il processo contro la dottoressa che nel 2016 aveva praticato l’eutanasia ad una donna demente, ricoverata in una casa di cura della stessa città, nonostante avesse lanciato segnali di non volerla più. Secondo il PM non fece il possibile per accertare se era ancora valido il desiderio di eutanasia espresso dalla paziente in una precedente dichiarazione firmata quando era ancora cosciente. In caso di dubbio non avrebbe dovuto attuarla. Il processo si è concluso con la formula “non luogo a procedere“. In parole semplici non si può neanche parlare di”assoluzione” in quanto secondo il giudice non si è trattato di un reato, l’imputata infatti, secondo le motivazioni della sentenza, ” ha eseguito il volere della paziente, espresso con una dichiarazione firmata quando era ancora cosciente e di nuovo aggiornata tre anni dopo prima di essere colpita da demenza, seguendo scrupolosamenente tutte le regole imposte dalla legge.”

Per ricordare quanto è accaduto precedentemente ecco quindi riportato il mio pezzo sui fatti accaduti che hanno portato al processo, pubblicato dal quotidiano Avvenire:
Nei Paesi Bassi la legge sull’eutanasia, in vigore dal 2002, prevede che per prima cosa il paziente, in pieno possesso delle sue facoltà mentali, compili una dichiarazione ufficiale, insieme al suo medico curante, firmandola dopo essere stato chiaramente informato sul suo contenuto. Seguono altre regole che il medico che accetta di praticarla deve osservare scrupolosamente.

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L’eutanasia? Una sconfitta. Intervista al medico olandese Jaap Schuurmans

martedì, ottobre 3rd, 2017

Jaap Schuurmans, 56 anni, è un illustre medico olandese consulente nel campo delle cure palliative. Dal 1997 al 2012 è stato membro di Amnesty International. Ha studiato in Inghilterra e nei Paesi Bassi, dove ha conseguito la laurea all’Università statale di Groningen. Ha pubblicato parecchi scritti sul tema dell’eutanasia. Il suo studio si trova a Groesbeek, un paese vicino a Nijmegen, con 3000 pazienti. Il salotto di casa sua è dominato da una grande e bella scultura che rappresenta Caronte, l’ “orrendo nocchiero” mitologico (come viene descritto da Virgilio nell’Eneide) che trasportava le anime dei morti da una riva all’altra del fiume Acheronte: “con gli occhi di bragia” (Dante). Nella foto qui sopra.

Olanda. Una bella immagine simbolica creata dal Dottor Schuurmans su una sua scultura, che ben delinea il tema dell’intervista.

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Intervista a Giovanna Cavazzoni fondatrice di VIDAS, che dà assistenza gratuita ai malati terminali.

giovedì, novembre 7th, 2013

Giovanna Cavazzoni, 81 anni, nella bilioteca di Casa Vidas, la sede dell’associazione da lei fondata nel 1982. Si tratta di una realtà unica. In questi trent’anni, la Vidas ha dato assistenza, in Lombardia a oltre 27 mila i malati.

Esistono realtà che lasciano a bocca aperta per lo stupore e la commozione e che, in questa epoca che pare fatta solo di ruberie e violenza, brillano come gioielli al sole. VIDAS è una di queste meravigliose realtà.

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Eutanasia in Olanda. Dottore, mi aiuti a morire!

mercoledì, aprile 3rd, 2013

Un particolare della Pietà di Michelangelo: il viso di Gesù.

In tutto il mondo si continua a pensare che in Olanda l’eutanasia sia una pratica comune, nonostante sia stata approvata, il 1 aprile 2002, una legge con lo scopo di porre fine ad azioni illecite compiute senza controllo medico e le cure necessarie. Fra le più importanti regole da rispettare per l’attuazione dell’eutanasia c’è quella che il paziente dichiari di voler morire in piena lucidità e convinzione, che sia un desiderio non improvviso e meglio se con un precedente testamento biologico. Quindi non può essere applicata ad anziani dementi, a bambini nati deformi, ad handicappati. Inoltre la sua sofferenza deve essere insostenibile; sta a dire che non si può lenire nemmeno con le cure palliative. Altro fattore indispensabile è quello che la sua malattia sia incurabile e, per l’applicazione dell’eutanasia, terminale. Infine il paziente non deve essere depresso in quanto il suo desiderio di morire potrebbe essere momentaneo.

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